ANITA DALLE SETTE VITE

Avere sette vite come i gatti è un modo di dire per rappresentare un essere di fibra resistente. Usato anche di chi gode di ottima salute dopo avere attraversato condizioni molto precarie.

Ecco quindi che viene spontaneo affibbiare questo modo di dire anche al Circondariale sud est di Anita, un canale che in passato ha ospitato gare di importanza nazionale e regionale perché offriva una decente pescosità.

Poi il pesce è sparito, i pesi nelle gare diventavano sempre più esigui, i “cappotti” aumentavano in modo esponenziale. Così il mondo della pesca lo ha abbandonato e il colpo di grazia finale lo ha sparato il bracconaggio e l’azione predatoria dei cormorani.

A queste piaghe si è aggiunto anche il problema inquinamento con allevamenti zootecnici della zona che scaricavano nei fossi i liquami che finivano poi nel canale bruciando ossigeno e vita acquatica.

Alcuni di questi allevatori spregiudicati sono stati anche sanzionati e condannati, ma i bracconieri, i pescatori di professione, che vendono il pesce ai laghi commerciali, i cormorani, sono ancora li pronti a riprendere l’azione predatoria sul canale che probabilmente lo faranno tornare povero di pesce come è sempre stato negli ultimi anni.

Oggi però è giusto dire come stanno le cose; chi frequenta il canale si trova davanti ad una piacevole sorpresa, il pesce è tornato e le pescate sono davvero divertenti!

Da dove arriva tutto questo pesce è difficile dirlo; carassi, carpette, breme di varia taglia, ci sono, le catture sono continue e il tam tam ha fatto si che qualche nostalgico di Anita tornasse per partecipare alle garette del sabato.

Anche sabato scorso è stata organizzata una garetta sia per gli amanti del mulinello e per quelli della roubaisienne e tutti si sono divertiti catturando diversi chili di pesce.

Anche sabato prossimo si replica, ci si trova al bar di Anita, si pesca e vinca il migliore.

Occorre fare tutto il possibile per scongiurare il ritorno delle cause che hanno fatto morire il canale in passato.

I cormorani presenti in questo canale da metà novembre fino a marzo del prossimo anno arriveranno in migliaia per divorare quintali e quintali di carassi e carpette.

L’unica soluzione come avviene ad esempio in Austria è il ricorso a qualche abbattimento con armi da fuoco per impallinarne qualcuno perchè solo così se ne andranno.

Infatti, il cormorano, avendo una memoria di ferro, se sente odore di piombo caldo si trasferisce subito da altre parti.

L’altra piaga per la pesca sportiva sono i pescatori di professione che su questo canale come tutti sanno calano le reti in modo legale per prelevare tonnellate di pesce da rivendere ai laghetti.

Per questo ultimo problema c’è poco da fare, basterebbe che i Sindaci non rinnovassero le licenze o in subordine si regolamentasse meglio l’attività di prelievo del pesce con quantitativi limitati e istituire un fermo pesca nei periodi di frega.

pesi feeder
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pesi colpo
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LE CATTURE
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