TROFEO SERIE A1: LA PAROLA AI PROTAGONISTI BISSOLI, TASTI E ALESSANDRI

Il Trofeo di serie A1 si è appena concluso e come sempre noi di M.F. cerchiamo di dare la voce ad alcuni dei protagonisti.
Con il nostro Simone Ravizza abbiamo intervistato per primo uno dei vincitori della squadra Campione, la Tritium Tubertini di Milano, e precisamente Ivan Bissoli e poi Simone Tasti della Lenza 2000 Zeccone e il campione primo assoluto individuale Dario Alessandri.

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Ciao Ivan, ancora tanti complimenti per il gran bel campionato disputato, una serie A1 sempre difficile dove i migliori e i più costanti alla fine la spuntano e alla fine è andato tutto per il meglio.

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Si ciao Simone, grazie per i complimenti che però vorrei girare a tutti i partecipanti del trofeo A1 e a tutte le squadre che fino all’ultimo hanno lottato per il loro traguardo e ovviamente ai miei compagni di squadra con i quali abbiamo lottato per ottenere questo successo.

La stagione agonistica è stata nel complesso soddisfacente anche se a livello personale per qualche distrazione e per un pò di sfortuna nelle prime tre prove mi sono trovato a dover portare dei risultati non proprio ottimali.

Fortunatamente mi sono ripreso nelle ultime due prove nelle quali abbiamo poi avuto modo di rimanere incollati al trenino delle prime e poterci giocare le nostre chance per la vittoria finale.

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Mi faresti una analisi dei campi gara che avete affrontato?

Analizzando i campi gara devo dire che sono stati tutto sommato regolari e abbastanza pescosi, anche se il format della stagione passata secondo me era più appropriato (Bormida e Masio per esempio nella data di settembre aveva veramente appagato tutti).

Ritornando a quest’anno la prima prova di Peschiera esigeva di una preparazione molto accorta e personale per ogni singola zona, ma quello che ha fatto per noi la differenza come squadra è stata la pescata a bigatti, sia a roubasienne, che a bolognese sulla linea dei 20 metri.

Nella seconda prova del cavo lama avendo due zone completamente diverse avendo io pescato a Ponte Ascona – Ponte Ceccona posso dire che a senso unico la pescata è stata 13 metri dando della pastura e dei bigattini incollati passando sulla roba con una trattenuta regolare.

La terza prova ha visto il fiume Bormida e il Tanaro a Masio. Le nostre pescate sono state preparate all’alborella per quanto riguardava Bormida e a raccogliere tutto invece a Masio utilizzando lenze abbastanza leggere e bigatti incollati morbidi per insidiare cavedanelli e barbi.

La quarta prova ha visto un Navigabile di Spinadesco molto incerto. Plaquette? Pesci di taglia? Noi abbiamo cercato sin dalle prove di impostare una pescata corta a 6 pezzi per le plaquette utilizzando terra e fouilles e a 13 metri solo pastura e qualche bigattino a fionda per insidiare dei carassi e delle bremes di grossa taglia.

Nell’ultima e decisiva prova ovvero il Fissero, avendo a che fare anche qui con zone abbastanza diverse abbiamo optato per la Garolda una pescata a senso unico a 6 pezzi con terra e fouilles per insidiare placchette e gardon mentre a Cavecchia avendo i settori iniziali della terza zona e i finali della quarta negli slarghi si è optato per una pescata a 13 al pesce di taglia mentre nello stretto sia a 13 che a 6 pezzi a plaquette.

Una vittoria di squadra quindi ma quali sono i segreti?

Beh, facendo una riflessione finale posso dire che da due anni pesco con tre ragazzi straordinari che sono prima di tutto amici e poi pescatori, Ivano Colò, Giacomo Chiarini e Paolo Paolillo i risultati si ottengono con il gruppo, con la preparazione con il sacrificio e con una giusta dose di fortuna. Ecco questi sono i segreti. L’anno scorso ci siamo andati vicino, quest’anno ce l’abbiamo fatta!

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E per il futuro?

La speranza e l’augurio di poter rivivere anche il prossimo anno l’ennesima esperienza. Arrivederci a tutti all’A1 2016…..la TRITIUM C’E’!

Ed ora la parola a Simone Tasti della LENZA 2000 ZECCONE MAVER il quale con la sua squadra si piazza sul secondo gradino del podio. 

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Simone anche per voi un bel campionato. Un tuo commento per i lettori di M.F….

Quest’anno il prestigioso trofeo di a1 l ho iniziato con i miei compagni di squadra Stefano Morini, Fabio Sammarchi e Paolo Fortuna consapevoli di partecipare al trofeo stesso con spirito vittorioso ma sapendo allo stesso tempo che il trofeo tutti gli anni diventa sempre più tecnico e con partecipanti sempre più preparati.

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E’ stato un buon campionato in fatto di resa di pescato, non trovi?

Si, è stato tutto sommato un anno pescoso. Siamo partiti con le 15 penalità in un Peschiera difficile e li abbiamo avuto modo di convincerci che poteva essere una bella annata, infatti abbiamo sempre avuto l’onore di stare nel gruppo di testa fino alla fine, dove ci siamo trovati davanti all’ultima prova, dove poteva accadere di tutto visto la difficoltà e la pescosità del canale Fissero-Tartaro.

Prima dell’ultima prova eravate li nel gruppo di testa, che approccio avete deciso di adottare?
Trovandoci quarti in classifica prima dell’ultima prova abbiamo deciso di non rischiare molto. Valutate le due zone partendo da Garolda abbiamo deciso di impostare la gara a sei pezzi partendo a ver de vase per poi passare a scodellare qualche cagnotto alla ricerca di qualche pesce di taglia con lenze più leggere e ben appoggiate al fondo, passando alla zona di Cavecchia dopo varie prove abbiamo deciso di impostare la partenza a 13 metri a ver de vase alla ricerca di bremette, abbiamo visto nelle prove che a 13 metri le bremette erano di taglia superiore anche se di poco ma la cosa più importante che abbiamo notato è stata che nel tenere alimentata sempre la linea del 13 metri con la pasturazione si aveva più possibilità di insidiare qualche pesce di taglia, cosa che a sei pezzi si aveva meno probabilità.

Ottima scelta, ma che pasturazione e terre avete utilizzato?

Abbiamo usato in entrambe le zone terre scariche di esche bagnate poco per poi caricarle nel corso della gara così da potere girare la pescata alla ricerca di pesci importanti.

E le lenze?

Riguardo alle lenze nella zona di Garolda pescando e impostando la gara a sei pezzi abbiamo usato lenze da un grammo ben raggruppate dal bulk all’amo 25 cm per intenderci per poi passare a lenze più leggere come dicevo in precedenza, al contrario di Cavecchia dove abbiamo deciso di usare lenze un pó più aperte e con finali più lunghi,

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Nella pesca serve anche un pò di fortuna e la dea bendata una mano ve l’ha data..

beh che dire il sorteggio ci ha anche un pó aiutato dandoci un primo di campo a Garolda e un penultimo a Cavecchia ma la convinzione delle terre pasture e lenze da noi decise ha fatto il resto regalandoci 10 punti. Ci siamo ritrovati secondi nella prova di giornata e secondi nella classifica generale, risultato che è stato ancora più congratulante dalla magnifica premiazione organizzata dalla società Team 2000.

Un ringraziamento a chi lo vuoi rivolgere?

Beh concludo ringraziando i miei soci e il nostro presidente onorario Attilio Montagna che ci ha accompagnato in questo splendido risultato.

Ed ora la parola a Dario Alessandri, un pescatore da diversi anni nell’ambiente dell’agonismo con risultati di rilievo che di questo trofeo di serie A1 ha vinto la classifica individuale, niente male!.

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Dario ti vuoi presentare ai lettori di Match Fishing? 
Si volentieri, ciao Simone e un saluto anche a tutti gli amici di Match Fishing; sono Dario Alessandri, ho 58 anni e gareggio da piu’ di 30 anni nella societa’ DANY CLUB HYDRA di Castellanza.
Ho partecipato 3 volte al club azzurro, nel 1997 nella finale del campionato italiano individuale sulla fiuma a Brescello sono salito sul podio classificandomi al terzo posto con 3 primi e un terzo dietro a Bergonzoni camp. italiano e Trabucco secondo.
Da diversi anni gareggio in A1 con la mia società ottenendo discreti risultati. In particolar modo nell’individuale nel 2013 sono arrivato 2° nel 2014, 13° e quest’anno finalmente 1° classificato.

Raccontaci il tuo campionato dall’inizio…
Il 2015 inizia così: prima gara a maggio a Peschiera capito nel settore A7 della quarta zona dove ho impostato la gara con una pasturazione su due linee, una a rouba a 13 m e una a bolognese sui 20 mt buttando della pastura con dei caster e poi alimentando durante la gara con dei bigatti con molta ghiaia.

Ho pescato per circa 2 ore a rouba con grammature da 4 a 6 grammi catturando 2 scardole e 2 cavedani sbagliando diverse mangiate, nell’ultima ora a bolognese porto a guadino un cavedano sui 2 kg e totalizzo kg.5,755 vincendo il settore.
Nella seconda prova al Cavo Lama capito a ponte Ascona / Ceccona nella prima zona nel settore D 4. Impostazione di gara solo a rouba scodellando della pastura più corta per eliminare il disturbo dei pesciolini dalla linea di pesca e sotto punta ho scodellato tanta ghiaia con pochi bigatti, ho pescato con grammature da 2/3 grammi con lenze molto chiuse catturando circa 50 carassietti per un totale kg.3,310 che mi fanno vincere il settore.
Nella terza prova a luglio a Masio sul Tanaro capito E7 settore terminale in un campo molto difficile da interpretare. Ho pescato a rouba a 11 mt per un paio di ore buttando dei bigatti in colla con molta ghiaia pescando con delle vele da 10g e poi alleggerirmi col trascorrere della gara, nell’ ultima ora ho pescato a 11 mt a canna fissa con un galleggiante da 4 g catturando una carpetta sui 300g e dei cavedanelli, aggiunti ai barbetti e qualche piccolo clarius che avevo preso totalizzo kg. 2,840 classificandomi terzo.

Nella quarta prova a Spinadesco a settembre capito nella terza zona nel primo settore delle piantine A10 ho pescato a testa bassa avendo i primi di campo favoriti quindi gara a senso unico alle bremettine da 15 g circa l’una impostata a rouba a 6 pezzi. Ho scodellato solo terra e fouilles impongato innescando un filo di vdv e pescando con galleggianti molto sensibili da 0,5 a 1 grammo e ami piccoli. Ho preso circa una novantina di pesci per un peso di kg. 1,495 e così mi piazzo secondo a soli 15 g dal primo.

Nella quinta prova a Garolda domenica scorsa altro settore difficile prima zona settore E al n° 4 con ancora i terminali di campo, altra gara a senso unico impostata solo alle piccole plaquette(con la preparazione del fondo anche a 13 m nel caso di catture di pesci di taglia da parte degli avversari) a rouba a 6 pezzi con un galleggiante da 1 g con piombi molto raggruppati e un amo del n.18 del 601 Hydra per poi diminuire verso la fine.

Ho bocciato della pastura all’inizio e poi solo scodello con terra e fouilles impongati, ogni qualvolta le mangiate diminuivano bisognava riscodellare.

Ho preso 101 pesci contati per un peso di kg. 2,340 che mi fa vincere il settore con 300 grammi di vantaggio sul secondo classificato, con i complimenti della bella pescata di diverse persone presenti sul campo.
Così ho vinto il campionato di A1 2015.

Beh devo dire che sei stato un grande, una vittoria meritata e da grande pescatore. Ti ringrazio anche per la disponibilità a raccontare tutto nei minimi particolari e questo ti fa veramente onore. Complimenti e un grande in bocca al lupo per il futuro.

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