“SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO….”
Dopo le amarezze di un campionato andato veramente male, io e il mio amico (e da tanti anni compagno di squadra) Tiziano Meschini, una sera abbiamo detto <<perché no, sabato andiamo al lago di Polverina>>.
Arrivati al lago, sembrava un sogno…. zero vento, tempo stupendo, livello del lago perfetto e nei (purtroppo) pochi posti rimasti disponibili per pescare a causa della crescita della vegetazione, non c’era nessuno !!
Bene… piazziamo i nostri panieri ed iniziamo a preparare la pastura che nella prima parte della pescata, servirà per attirare le famose Savette del lago di Polverina.
Visto che non dovevamo fare o provare niente di particolare, abbiamo deciso di portarci qualsiasi pastura da cavedano\savetta avessimo in garage, così abbiamo iniziato a mescolare i nostri avanzi; un po’ di vecchissima Maver Fiasta, un po’ di Maver Special Fiume rossa e “dulcis in fundo” Tiziano ha detto: <<qui alle Savette piace molto il formaggio… ecco qua una busta di Maver Cefalo-Occhiata !!>> eee via !! mescoliamo tutto !!
Finita la prima bagnatura, continuiamo a preparare il rullo, aprire qualche punta ecc, ecc… Arrivati al punto di andare a ribagnare per la seconda volta la pastura ci accorgiamo che… quatta… quatta, una bella anatra con la testa infilata dentro il secchio si stava strafogando la nostra “pastura esplosiva”, ci siamo guardati sbigottiti e dopo una risata abbiamo dedotto che “se il buongiorno si vede dal mattino”…. almeno a qualcuno sicuramente questa pastura è già piaciuta.
Iniziamo la nostra pescata a 11,50mt con un buon fondo a mano di pastura, lenze piuttosto basse e bigattini pink per innesco. Il timore di uno sciame di alborelle che fino a pochi giorni fa non facevano pescare nessuno era molto, invece poco dopo la pasturazione iniziale le Savette hanno iniziato a susseguirsi a ritmo di “una a giro” arrivando a catturare bellissimi esemplari da oltre mezzo chilo. Intanto la nostra amica anatra sembrava un’anima in pena, non si dava pace perché poverina non poteva più venire a mangiare la nostra pastura. Savetta dopo Savetta abbiamo notato che gli ami Katana KM2 grazie al loro fine spessore ed al loro particolare gambo lungo, hanno ridotto notevolmente la percentuale di “slamate” riuscendo a farci portare al guadino un numero di Savette assai più alto del solito.
Verso le 10;30 vedo la prima “ombra nera” alla distanza di circa una punta a cinque pezzi….. e dico: <<Tiziano è ora…>> Lasciamo la bella pescata di Savette e prendiamo una punta a tre pezzi con una lenza fatta con del filo “SMART GENESIS” 0,08 diretto, galleggiante “MAVER JIM” 4×10, pallini (solo) n°14 ed amo senza ardiglione n°24 “KATANA KM12” e per non avere problemi due prolunghe “MAVER FIGHTER” ad arrivare ad una punta a cinque pezzi.
Che spettacolo !! Cavedani in calata (su poco più di un metro d’acqua) praticamente a rattopesca, ovviamente stiamo parlando dei Cavedani del lago di Polverina, vale a dire da 500gr ad oltre 2Kg…. Tiziano inizia con una sequenza da brivido…. io arranco, poi parto con un paio di bestioni da oltre 1,5kg e da lì in poi non ci siamo fermati mai a guadinare per oltre un ora, poi all’improvviso stop! Prova a destra, prova a sinistra, più corto, più lugno, ma niente, non si vedeva più una mangiata. Nel frattempo si era alzato un bel po’ di vento così proviamo con una lenza più pesante da 0,30gr per pescare appoggiati (prima pescavamo staccati dal fondo) e infatti cambiando il tipo di fiondata abbiamo ricominciato a vedere mangiate ed a catturare altri cavedani.
Si erano fatte le 13 e Tiziano se ne doveva andare… uniamo con molta fatica il pescato (vi assicuro che ne era veramente tanto) per le foto ed io decido di rimanere un’altra oretta perché mi sembrava un peccato non sfruttare un’occasione di fare una pescata miracolosa come quella.
Andato via Tiziano riprendo a pescare, lascio tutto il pesce nella mia nassa per non disturbare lo spot di pesca e riprendo…. poco dopo la prima fiondatona di bigattini le mangiate e le catture si sono susseguite con un ritmo forse ancora più alto di prima, sicuramente era dovuto al fatto che ero rimasto solo e potevano mangiare solo da me.
Intanto dietro di me, la nostra amica Anatra si era talmente rimpinzata di pastura che non ce la faceva più neanche ad andarsene, rimaneva accovacciata a mezzo metro tra me ed il secchio e si alzava (forse impaurita) solo quando spompavo o guadinavo un Cavedano… alla fine mi ha anche concesso un “selfie” !!.
Ore 14;30… ero veramente stanco e sinceramente molto affamato, di pesci da pescare volendo ce n’erano ancora moltissimi, ma poi quando è troppo è troppo !!
La nassa che teniamo in foto in due, si era ulteriormente riempita, tanto che era impossibile prenderla su di peso, così l’ho rovesciata pian pianino e grazie a Dio tutti i pesci se ne sono andati con le loro pinne…
Dicevamo con Tiziano che di pescate così, con quei pesci (Savette e Cavedani) in un lago così bello, non se ne fanno tutti i giorni… Purtroppo quando parlo o scrivo del lago di Polverina mi riaffiorano i ricordi nostalgici delle mie prime gare a metà degli anni ’80, dove riuscivamo ad organizzare gare anche con 120 concorrenti ed oggi è lasciato lì abbandonato, sommerso dalla vegetazione e per noi pescatori rimangono pochissimi posti, non per fare gare, ma per pescare… peccato, peccato per tutti… per noi pescatori sicuramente, ma credo che il peccato maggiore sia per tutta la zona, che a mio modo di vedere non comprende fino in fondo il grande valore di questo favoloso lago.
Ragazzi venite al Lago di Polverina a pescare, Ottobre, Novembre e Dicembre è sicuramente un ottimo periodo.
Ciao a tutti !!
Galleggianti usati: MAVER “SEVEN” per le Savette e MAVER “JIM”per la pesca dei Cavedani
Monofili usati: SMART “619” come madre lenza e SMART “GENESIS” come finale (o diretto)
Ami Usati: KATANA “KM-2” per le Savette e KATANA “KM-12” per i Cavedani