INCONTRO CON IL COMITATO DI SETTORE A.I.: ECCO LA SINTESI DELL’ASSEMBLEA DI FORLI’
In occasione della Fiera di Forlì, a margine del Caccia&Country Fishing Expo, è stato organizzato anche un incontro con i vari rappresentanti del Comitato di Settore Acque Interne al quale hanno partecipato Maurizio Natucci, Antonio Fusconi, Severino Busacchini e Gianni Breda.
Tra il pubblico presente anche Massimo Rossi Presidente FIPSAS Emilia Romagna e una trentina di partecipanti tra i quali agonisti del colpo e del feeder.
In questa riunione sono stati esaminati diversi temi ai quali sarebbe stato necessario dedicare un tempo più ampio, ma in ogni caso è venuto fuori un dibattito molto costruttivo al quale ha partecipato anche il pubblico presente con domande e interventi.
L’intento era quello di confrontarsi con i rappresentanti del C.d.S. per capire le tante novità per quanto riguarda l’agonismo del futuro presenti nella nuova Circolare normativa 2016 ormai in dirittura d’arrivo.
Match Fishing si è fatto portavoce anche di alcune domande che in queste settimane erano giunte in redazione con l’invito ad esporle alla riunione.
Il dibattito ha toccato temi caldi come il bracconaggio, ottime le notizie che ci arrivano in questi giorni dal fronte Giudiziario, di agonismo e problemi di alcuni campi gara per via della bassa pescosità, vedi Ostellato, la scelta dei campi gara per il prossimo anno e i periodi giusti.
L’attività agonista è notevole da nord a sud, i campi di gara sono più o meno i soliti e quindi a volte non è facile trovare i giusti compromessi per accontentare tutti. Ma si è parlato anche di Federazione e della nostra nazionale seniores colpo.
Il primo ad essere intervistato è stato Maurizio Natucci in qualità di Presidente del C.d.S. al quale è stato chiesto di fare un bilancio sull’annata che sta per concludersi oltre ad un commento sul canale di Ostellato anche in previsione del mondiale per Club in agenda per il prossimo anno.
Natucci ha detto:
” il 2015 è stata una stagione eccezionale per la Federazione e per i quattro settori agonistici che sono le acque interne, il mare, la subacquea e il nuoto pinnato. Siamo l’unica federazione che nel 2015 ha fatto 101 medaglie tra campionati del mondo ed Europei.
Per quanto riguarda il canale di Ostellato penso che passerò la parola a Massimo Rossi perchè è la persona più indicata per dare delle risposte precise avendo seguito da vicino tutta la problematica. Inoltre Massimo sta lavorando intensamente con San Marino anche per l’organizzazione del mondiale colpo per club del 9 – 10 luglio 2016.
Per quanto riguarda la stagione agonistica non posso che essere felice di quanto raccolto e se solo penso che un anno fa eravamo qui a rispondere a tutte le critiche che puntualmente erano arrivate dopo il mondiale per nazioni in Croazia beh credo che ci siamo presi una bella rivincita.
Esistono ben 17 campionati del mondo e 2 europei solo nel settore acque interne e avere ricevuto tutte le critiche per un cattivo risultato senza guardare le altre discipline dove siamo andati bene mi sembrava irriguardoso.
Purtroppo quest’anno, dopo il mondiale vinto in Slovenia, non ho visto nei soliti detrattori, lo stesso entusiasmo che invece avevo riscontrato l’anno prima con tutto il carico di critiche.
E questo mi fa pensare che in giro ci sono persone che saltano fuori e godono solo quando le nostre nazionali vanno male.
Scusate la vena polemica ma dopo l’anno scorso un capellino ci stava pure.
In ogni caso lavoreremo per migliorare laddove scontiamo qualche ritardo, come ad esempio nel feeder, e confermiamo l’assetto organizzativo dove invece andiamo bene.
In fondo se siamo la Federazione più titolata del CONI vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto in questi anni.
Devo dire che dal 2017 ci saranno nuove regole a livello internazionale, ad esempio gli Over 60 diventeranno Over 55 e altre novità nella categoria ragazzi con le nuove under che diventeranno 15, 20 e 25.
Comunque noi stiamo lavorando intensamente alla nuova circolare normativa 2016, il vangelo per quanto riguarda l’attività agonistica, sulla quale lascerò la parola ad Antonio Fusconi perchè sul piano tecnico è la persona più indicata per illustrare le novità.
Ringrazio anche gli altri componenti del CdS Busacchini che si occupa del settore trota torrente, lago e spinning e Breda che ha in carico la delega del settore giovanile”.
Per quanto riguarda la situazione del canale Circondariale di Ostellato Massimo Rossi ha detto:
“le difficoltà del canale sono note a tutti e nessuno le vuole nascondere. Adesso siamo concentrati a lavorare su quella che sembra essere la problematica maggiore, il bracconaggio, e a questo proposito il 12 dicembre è in agenda a Ferrara un Convegno pubblico dal titolo “alloctonia” .
Noi pensiamo che i pesci alloctoni siano una risorsa per la pesca e per la vita di un canale e quindi dobbiamo fare in modo che le specie alloctone vengano riconsiderate e non eliminate.
Contro il bracconaggio a Ferrara abbiamo organizzato recentemente un corso per Guardie volontarie e alla fine sono tati rilasciati 26 titoli di Guardia. Mandiamo in perlustrazione squadre di tre guardie e nel controllare i canali hanno trovato una decina di punti dove sono state messe delle reti.
Purtroppo i bracconieri conoscono il territorio alla perfezione e sono molto più avanti di noi, ma dobbiamo alzare la guardia perchè questi personaggi non hanno paura di niente e ci provano di continuo perchè purtroppo nessuno gli fa niente.
Occorre elevare il livello delle pene con leggi ad hoc e spostando la sanzione da amministrativa a penale.
La prima risultanza con conseguenze penali c’è stata proprio in questi giorni contro alcuni rumeni finiti in carcere perchè presi in flagranza di reato.
Purtroppo questo problema lo stiamo subendo anche in altri canali come la Fiuma, anche se da quelle parti chi pratica il bracconaggio sono per lo più pescatori di mestiere.
I pescatori di professione ci portano via quantitativi di pesce, oltre il limite a loro concesso, e alla fine i canali si svuotano.
Su Ostellato si sono dette tante cose in questi mesi, qualcuno ha insinuato che siano state effettuate immissioni di pesce e questo è stato pensato perchè da metà giugno c’è stata una impennata della pescosità.
Io faccio parte della Commissione ittica regionale, quell’organismo che decide come investire soldi per i ripopolamenti per le varie province . Vi posso garantire che per Ferrara non è stato destinato nessun finanziamento per ripopolamento ittico così come per altre visto che da due anni non vengono fatti investimenti in tal senso.
Molti ci chiedono di buttare del pesce per ripopolare il canale ma la gente deve sapere che non possiamo immettere del pesce alloctono , non possiamo farlo perchè la Legge ce lo vieta.
E poi va detto che se potessimo anche buttare del pesce, senza prima avere risolto il cancro del bracconaggio, non avremmo fatto altro che un regalo a questa gente che poi ce lo porta via con le reti. Quindi pesci ad Ostellato non ne abbiamo buttati.
Cos’è successo in quel periodo visto che si sono presi tanti carassi e carpette come non si erano mai viste prima?
Presto detto, i Consorzi di bonifica hanno dovuto allagare la Valle del Mezzano per spegnere gli incendi della torba e l’acqua l’hanno presa dal Circondariale il quale a sua volta ha preso acqua dal Po di Volano portando dentro anche tanto pesce.
Il pesce nasce nelle risaie, che sono dei veri e propri incubatoi naturali e da Ostellato verso il Delta ce ne sono parecchie e così attraverso i reticoli dei canali buona parte del novellame è finito nel Circondariale.
Il canale in passato è stato svuotato dai pescatori sportivi perchè la Legge obbligava a distruggere il pesce alloctono esempio i carassi e quei pesci arrivavano, ieri come oggi, dalle risaie e dalla rete di canaletti collegati.
Oggi abbiamo la breme che è un pesce molto delicato e quindi meno resistente del carassio poco indicato per essere trasferito a scopi di ripopolamento.
In provincia di Ferrara l’anno scorso c’erano otto squadre di pescatori di professione che poi sono state ridotte a sei perchè a due è stata revocata la licenza avendo violato la Legge.
Quest’anno pensiamo di intervenire con questi pescatori di professione per togliere i siluri che sono ancora molto presenti e in particolare i tolstolobich che sono ancora più devastanti dei siluri stessi.
Faremo questi prelievi con massimo due-tre gruppi di lavoro, accompagnati dalle Guardie volontarie, quei 26 ragazzi che hanno fatto il corso, e vedere l’anno successivo che risultati ci porterà.
Accompagneremo questi pescatori di professione per i loro prelievi solo di giorno per distinguerli da coloro che delinquono solo di notte e così intervenire direttamente anche con le forze dell’ordine.
Dobbiamo sapere che questi bracconieri intervengono anche con gli elettrostorditori e in questo modo cambiano la vita del canale stesso per tre – quattro mesi. Dove passa un elettrostorditore non c’è più vita per diversi mesi”.
E dopo Rossi che ringraziamo per la sua proverbiale chiarezza passiamo ad Antonio Fusconi, reduce da giorni di duro lavoro per scrivere e riscrivere la nuova circolare normativa e i calendari gare del 2016.
A questo riguardo Fusconi ha detto:
“Grandi novità per il 2016 non ci sono. L’attività di quest’anno è stata improntata al confronto con i gruppi di lavoro sulla struttura dei campionati per capire quanto fossero più o meno adeguati.
Perchè vedi se leggo i commenti sui vari social media il CIS colpo sembrerebbe che non lo voglia nessuno mentre io che sono in mezzo agli addetti del CIS mi sono fatto una impressione un pò diversa.
dalla serie A sembra che non ci voglia andare nessuno però l’anno scorso su 40 squadre abbiamo avuto 3 rinunce di cui perchè si è fusa con un’altra società ed ha partecipato con l’altra squadra, quindi alla fine è stato un pò difficile per noi fare una sintesi di quelle che erano le esigenze e le richieste degli agonisti in genere.
Mi sono fatto l’idea che i nostri interlocutori il più delle volte si approcciano con noi partendo dalle loro personali esigenze mentre invece dovrebbero avere spirito super partes come invece abbiamo noi del settore quando ci apprestiamo a prendere una decisione.
Vedete, l’Italia è lunga e stretta e ha situazioni molto diversificate e quindi anche per noi non è mai facile prendere delle decisioni che possano andare bene a tutti.
Per quanto riguarda il CIS colpo, lo abbiamo riconfermato perchè se lo chiamiamo Campionato italiano deve valere in modo uguale dal nord al sud per tutti coloro che vogliono o che possono parteciparvi.
Noi del CdS non abbiamo mai costretto nessuno a partecipare, anzi quando è stato possibile abbiamo anche aiutato qualche squadra molto lontana con contributi dati tramite il Comitato Regionale che li rappresentava, però detto questo non ci è sembrato giusto tornare alle vecchie eccellenze come abbiamo avuto qualche anno fa perchè oltre ad essere un passo indietro perchè quanto si torna al vecchio non è mai una soluzione adeguata al nuovo, il problema è che fatta una botta di conti, a partecipare ad un CIS colpo che porta ad un mondiale possano partecipare le squadre più forti del paese, quelle che hanno le possibilità tecniche ed economiche per emergere.
Ripeto nessuno è costretto a partecipare e il nostro agonismo è strutturato al punto da poter dare risposte a tutti ad ogni livello dal nord al sud.
Noi non possiamo fare della promozione ad un campionato che ha dei costi che richiede degli impegni notevoli e al quale non tutti possono partecipare.
Non dimentichiamo che chi vince lo scudetto deve andare a fare un campionato del mondo che costa dai 20 ai 30 mila euro e la gente ci pensa solo dopo.
Sicuramente l’anno scorso ci siamo resi conto di avere fatto un errore nel redigere la circolare normativa e io in primis mi assumo le mie responsabilità.
Io sono uno di quelli che sposava la teoria che nel CIS doveva partecipare un numero ridotto di squadre per cercare di colpire economicamente meno squadre possibili, ma mi sono reso conto che un CIS da 30 squadre nona veva nessuna ragione di esistere perchè c’era dalla serie A tanta richiesta di partecipazione.
In poche parole l’eccellenza nord in cinque prove come avevamo una volta e tre prove di finale con weekend che quindi erano sei prove voleva dire spendere di più di oggi in un CIS in otto prove.
Quindi abbiamo cambiato poca roba dal punto di vista regolamentare visto che il campionato di quest’anno è stato avvincente fino all’ultima gara, perchè se a Spinadesco le cinque squadre più importanti, tolta la Lenza Emiliana, vincono o fanno il loro dovere fino in fondo ..parlo dell’Oltrarno, della Ravanelli, della Valdera che aveva due squadre in lizza, parlo dei Sommesi che erano in testa dopo la sesta prova, ci troviamo nella gara finale dell’Ufente, campo di gara interessante su cui la federazione pensa di contare ancora per il futuro, ci trovavamo con sette squadre che si giocavano il campionato italiano.
L’anno prima non dimentichiamoci della finale ad Ostellato era morto con la Lenza Emiliana che aveva dominato dalla prima al’ultima prova.
Nel 2015 si sono divertiti tutti e questo ci ha dato forza per tenere le cose come erano.
Oggi le cose sono cambiate, per strutturare i campionati si vive alla giornata, non è più come sette o otto anni fa con regolamenti che duravano per un quinquennio ed eri tranquillo, oggi ci sono situazioni economiche sempre in evoluzione.
Come sono sempre in evoluzione le scelte dei campi di gara e alla necessità di individuarne di capienti per contenere anche 50 squadre. Non è facile perché molti vorrebbero sempre gli stessi campi gara ma noi abbiamo necessità di utilizzare tutti quelli che esistono in giro per l’Italia.
Per il 2016 abbiamo fatto quindi la scelta di strutturare il CIS su 40 squadre.
Per le serie A ci sono delle novità in futuro la novità è che tutte le gare di competenza del Comitato di settore passano a 4 ore, quindi tutte le serie A e tutti i campionati italiani.
Questa scelta nasce dal fatto che abbiamo fatto delle verifiche e delle statistiche e ci siamo accorti che alla terza ora di gara cala pesantemente la pescosità per poi riprendersi nella quarta ora.
Per contenere i costi abbiamo deciso di mantenere gli stessi litri di pastura perché per noi sono più che sufficienti.
Quest’anno abbiamo avuto qualche problema per l’elaborazione dei calendari gare perché a livello internazionale le date di alcuni mondiali sono state modificate dopo la composizione dei calendari.
Quindi ci troveremo con gare dello stesso campionato a distanza di 15 giorni l’una dall’altra ma non abbiamo potuto fare diversamente. Ci piacerebbe iniziare i campionati molto presto ma non abbiamo campi di gara adeguati e d’altra parte non possiamo fare tutte le gare ad Adria.
A Medelana ci possiamo andare al massimo con 80 persone quindi non possiamo sfruttarlo per trofei con tante squadre.
Comunque l’anno scorso i campi gara sono stati tutti rispondenti ai requisiti fatto salvo l’ultima prova dell’A3 dello Scolmatore di Pisa con gara sospesa per via di un improvvisa tromba d’aria.
Abbiamo creduto nel Brian , lo abbiamo utilizzato e continueremo a farlo anche nel prossimo anno.
Ostellato per noi è una risorsa e non ce lo dimenticheremo mai che è una risorsa anche perché abbiamo avuto dei rapporti importanti di affiancamento con l’Amministrazione comunale.
Quindi non possiamo dimenticarci chi ci ha dato una mano così come non ci dimentichiamo del Brian e di Umbertide.
Una cosa mi preme sottolineare, ci lamentiamo dei nostri campi gara ma se andiamo a vedere quelli che abbiamo frequentato all’estero dove la pescosità a volte è bassissima ebbene li nessuno si è mai lamentato. Perché le gare sono così, a volte si prende di più e a volte di meno. In altri tempi le gare si vincevano anche con uno o due pesci in quattro ore di gara e allora? Siamo stati in certi campi gara di mondiali dove si doveva stare li con la lenza per tre ore e se si vedeva una mangiata era un pesce da tre chili.
Abbiamo anche alcune novità per quanto riguarda il settore feeder: il CIS Feeder da quest’anno viene strutturato in modo diverso, ci sarà un campionato di eccellenza nord e un campionato centro sud a squadre articolato su tre prove ognuno.
Le migliori classificate partecipano ad una finale fatto da un weekend al centro sud e un weekend al nord, quindi 4 gare di finale, per decretare la squadra campione d’Italia.
Per il feeder individuale non c’è più la possibilità di fare due gare su tre, visto che in passato ci ha creato qualche problema e non è stato capito, di conseguenza si faranno tre prove con mezzo scarto, la metà dei concorrenti vanno alla prova di finale e di li partono quattro gare di finale e non più tre cosi strutturato: un week end con la metà della gente che uscirà dalle selettive, un altro weekend dove partecipano 80 concorrenti per arrivare ad una finale da 40 in doppia gara in weekend come è stato quest’anno a Peschiera anziché in una gara secca.
Si è parlato tanto di fouille e noi abbiamo deciso di ridurlo , per quanto riguarda i trofei di serie A abbiamo fatto i gruppi di lavoro e abbiamo convenuto che il problema non è ridurre le esche ma far pescare la gente con quello che serve senza strafare.
Se siamo riusciti a portare i quantitativi a 17 litri di pastura e 2,5 litri di esche a Peschiera grazie alla provincia che ha deliberato in tal senso, siamo ritornati in quel campo gara mentre prima lo avevamo messo un po’ da parte.
Noi cerchiamo di contingentare le esche in base al tipo di campo gara che abbiamo come ad esempio sul Cavo Lama dove i quantitativi sono stati ridotti mentre nei campi di gara dove sono presenti le breme non si può prescindere dall’uso del fouille e del ver de vase.
Abbiamo inserito il campo gara di Corbara dopo alcuni anni che lo stiamo testando e abbiamo visto che ci sta regalando delle ottime soddisfazioni.
Quest’anno oltre alle gare dei trofei di A4 e di A5 abbiamo inserito con ottimi riscontri anche il feeder , utilizzeremo una sponda anche sul lato opposto in caso di acqua alta con paniere in acqua come abbiamo visto in Sud Africa nei mondiali di feeder.”
Dopo Antonio Fusconi passiamo il microfono a Severino Busacchini responsabile del settore Trota lago e torrente e spinning, un settore quest’ultimo in continua crescita.
Per quanto riguarda la trota abbiamo raggiunto uno standard nei vari campionati che non ha bisogno di modifiche perché per quanto riguarda i numeri dei partecipanti ormai sono pressoché appiattiti. Lo spinning invece è in forte evoluzione e non solo in Italia ma in tutta Europa, la nostra nazionale è a livello parecchio alto tant’è che i nostri atleti sono spesso sui podi.
La struttura dello spinning prevede un club azzurro articolato su 18 prove con una gara mai finita con prove con turni.
Qui siamo ad un livello altissimo. L’evoluzione ci sta portando anche nello spinning dove siamo partiti con un campionato in prova unica con una selettiva sud e una selettiva nord.
Il campionato a squadre lo concluderemo con un weekend unico e con selettive zonali.
Il settore trota lago sta crescendo e di problemi non ne ha.
A parte il calo fisiologico degli atleti con l’uscita di qualche anziano che se ne va le cose vanno bene.
Abbiamo parlato di settore giovanile e qui abbiamo anche Gianni Breda responsabile appunto dei giovani. Un commento su questo mondo:
“prima di tutto vorrei dire che per la federazione i giovani sono il nostro futuro e quindi è giusto investire sui giovani.
Noi ci impegnamo tanto anche per curare l’educazione dei ragazzi e la formazione tecnica è per i campionati del mondo . Abbiamo dei tecnici eccezionali che stanno guidando i ragazzi ad un livello molto alto tant’è che tra questi ci sono alcuni che già fanno il CIS e altri la serie A.
La scelta della nazionale dal 2016 passa attraverso lo stage di poche persone con l’ingresso ogni anno nel gruppo da parte della classifica del club azzurro dove i primi tre vi entreranno a far parte.
Dal 2017 avremo tre nuove categorie che sono le under 15, le under 20 e le 25.
Dal 2016 la partecipazione al campionato italiano sarà ad iscrizione libera quindi speriamo di formarli abbastanza bene.
Questa scelta internazionale ci ha messo in grosse difficoltà e ci ha costretto a ristrutturare tutti i club azzurri e non è stata una scelta semplice.