Molinella Feeder Cup 2016: il Team DePa Preston impone la sua legge
Domenica 17 gennaio
Il trofeo “Molinella Feeder Cup” , dopo due prove molto combattute è stato vinto dalla coppia dei fratelli De Pascalis del Team Preston Innovations.
Angelo e Massimiliano si sono portati in testa in gara 1 e nella seconda manche hanno amministrato conservando così la testa della classifica.
I colpi di scena al vertice della clasifica comunque non sono mancati, infatti, nella seconda manche, abbiamo assistito ad una clamorosa rimonta ad opera del duo Nizzoli – Cirilli i quali per differenza peso sorpassano le due coppie che occupavano la seconda e terza posizione ovvero Batignani – Canaccini e Costantini – Vezzalini.
Nizzoli da solo ha realizzato una super pescata da oltre 30.000 punti sfruttando al meglio il picchetto favorevole ricevuto in sorte. La grande pescata del “rosso” di Reggio Emilia fa però da contraltare al cappotto di Cirilli capitato in un picchetto difficile.
Alla fine Canaccini e Batignani, pur con non poche difficoltà legate al picchetto, riescono a resistere mantenednedo la terza piazza lasciando la quarta posizione addirittura alla coppia Venturini – Trabucco anch’essi in recupero su Vezzalini e Costantini.
Ma come hanno pescato le 12 coppie in lizza in questa Molinella Fedeerr Cup?
Tutti, anche chi è arrivato sulle sponde di questo lago per la prima volta, hanno cercato le carpe a ridosso delle isole che si trovano a centro lago con lanci da una quarantina di metri tanto è la distanza tra sponda e argine dell’isola.
Il lago di Molinella è un impianto di pesca molto bello ma tecnicamente difficile perché la capacità di lanciare bene è fondamentale per assicurarsi qualche cattura.
Poi, ovviamente, occorre indovinare l’approccio giusto in fatto di alimentazione e esche per vincere la diffidenza delle carpe.
Meglio il pellet da 2 mm da caricare sulla piastra del method oppure la pastura? meglio i bandum, il mais, le microboiles, i bigattini, gli orsetti o i vermi?
Come vedete sembra facile ma anche il colore giusto dei bandum può fare la differenza.
Dunque un lago difficile non solo come approccio ma anche per la conformazione delle isole al centro le quali esprimono picchetti più favorevoli e altri dove la scarsità di mangiate è certificata da decine e decine di gare.
In ogni caso chi trova il picchetto “buono” deve comunque guadagnarsi la pagnotta con lanci sempre precisi. Chi azzarda a lanciare senza clippare il mulinello spesso lascia qualche pasturatore sugli albero presenti sulle isole.
Purtroppo in questo periodo invernale ci sono lati dell’isola, dove non batte mai il sole, che risultano essere più penalizzati di altri e chi ci ha pescato sia ieri che oggi ha faticato non poco a scapottare.
Ma questo è normale per tutti i laghi commerciali, in questo periodo invernale dal freddo rigido i picchetti al sorteggio fanno la differenza.
Sentiamo adesso il comento di Domenico Nizzoli, oggi vero Top Player con una bella pescata dal primo peso assoluto che ha fatto divertire anche un numeroso pubblico che durante le cinque ore di gara si era assiepato alle sue spalle:
“ieri e oggi era importante fare peso e sfruttare al meglio i due picchetti esterni che ci sono capitati in sorte. Mentre ieri, pur avendo fatto una buona pescata, ho incontrato alcune difficoltà oggi ho prontamente corretto e alla fine ne è venuta fuori una super pescata che mi ha permesso di catturare pesci per tutta la durata delle cinque ore. Mentre ieri avevo dato fiducia al bandum rosso oggi ho alternato le esche dando preferenza ai bigattini e orsetti. Ho semptre pescato a method con delle piastre medie da 30 grammi lanciando sulla spalla dell’isola dove batteva sempre il sole.
Ieri avevamo chiuso in quinta posizione e quindi nella seconda manche sapevo che dovevo realizzare un peso notevole per arrivare a podio e alla fine ci sono riuscito.
Una bella due giorni di pesca in compagnia di tanti amici, il lago mi è piaciuto molto al di la del mio risultato, e ringrazio i gestori di questo impianto e tutti i concorrenti per la bella gara organizzata.
Faccio i complimenti ai vincitori di questo trofeo sicuramente tra i migliori in Italia a praticare questa tecnica”
E dopo Nizzoli chiudiamo con il commento dei vincitori di questa coppa e diamo la parola ad Angelo de Pascalis:
“sono molto contento per avere vinto in coppia con mio fratello questo trofeo arrivato dopo due gare dove non è stato facile trovare l’approccio giusto. Voglio prima di tutto fare un plauso a tutti i concorrenti che hanno deciso di sfidare freddo e i tanti disagi per partecipare. Il trofeo “Molinella feeder cup” certamente avrà anche un seguito perché a tutti è piaciuta la formula con lo scambio dei picchetti tra migliore/peggiore. Questo lago mi è piaciuto molto perché nasconde tante insidie presenti nelle fasi di lancio e per la preparazione dei prodotti. Per affrontare questo lago abbiamo preparato come pastura la Tiger Fish e il pellet da 2 mm e 1 mm del tipo Fin Perfect della Sonubaits. Per noi era la prima volta su questo lago e abbiamo così pensato di utilizzare le cose semplici e standard che ben si addicono per questo tipo di ambiente. Abbiamo aspettato i pesci e alla fine sono usciti. Non abbiamo approfondito la pesca del pesce gatto, visto che è presente in gran numero, ma alla prossima occasione non mancherò di preparare un approccio come alternativa alla pesca delle carpe. Ringrazio i gestori del lago per i sevizi offerti ai pescatori e per l’impegno a conservare un bel lago che merita di essere frequentato.”
Sabato 16 gennaio
La prima delle due prove del “Molinella Feeder Cup” è stata disputata questa mattina nel bellissimo impianto di pesca ottimamente gestito dalla società di pesca locale.
Il clima rigidissimo, sempre attorno ai zero gradi, ha rallentato non poco l’attività del pesce almeno nella prima parte della gara.
Inizio alle ore 10 con i concorrenti sistemati nei picchetti davanti gli isolotti a quattro per settore.
Le carpe sono state insidiate con la tecnica del method feeder cercando di lanciare il più vicino possibile all’argine della riva dell’isola al centro del lago.
In questo lago , come in tutti i laghi, ci sono picchetti vincenti e chi ha avuto la fortuna di capitarci davanti alla lunga si è anche divertito.
Oltre alle carpe è uscito anche qualche gattone come quelli catturati da Max De Pascalis che tra l’altro realizza anche il peso assoluto individuale di giornata con 23 kg circa e Michele Batignani che vince il settore anche grazie ad una bella carpa portata a guadino negli ultimi secondi di gara.
Sul piatto delle esche si sono visti oltre alla pastura anche il pellet nella misura da 2 mm e sull’hair rig gli inneschi più redditizi sono stati i piccoli cilindretti colorati, i bigattini oppure il verme.
La gara dopo la prima manche ha già una classifica ben delineata che rispetta in pieno i pronostici della vigilia.
In fuga quindi il Team DePa Preston di Angelo e Massimiliano De Pascalis con quasi 40 kg di pescato.
Al secondo posto la coppia formata da Andrea Canaccini e Michele Batignani con quasi 31 kg e al terzo posto con circa 24 kg Massimo Vezzalini e Marco Costantini.
Nella seconda manche si applica l’inversione dei picchetti con la prima coppia assoluta che andrà a pescare nel picchetto dell’ultima assoluto.
A metà gara il comitato organizzatore del lago ha rifocillato i concorrenti con un ottimo panino caldo e salsiccia appena cotta sulla brace e caffe caldo per tutti.