BRACCONAGGIO ITTICO SUL CANALBIANCO ROVIGO: Sugli argini parte la guerra ai predoni dei fiumi

Al via le affissioni contro la pesca di frodo. “Sono gli stessi che vi vengono a rubare in casa, chiamate il 112 oppure il numero verde 1515”

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Una affissione che, per ora, ha toccato gli argini del Canalbianco, nella zona più vicina a Rovigo. Ma che a breve potrebbe estendersi. Il messaggio è chiaro: tolleranza zero verso chi pesca di frodo e impoverisce i corsi d’acqua del Polesine, ma non solo, di risorse ittiche

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Rovigo – “Sono gli stessi che rubano nelle nostre case! Sono gli stessi che seminano paura! Sono gli stessi che rubano i nostri valori!”. Un messaggio incalzante, quello contenuto nei volantini affissi ad alcuni alberi sull’argine del Canalbianco, nel tratto più vicino a Rovigo. Il bersaglio sono i bracconieri che pescano di frodo nelle acque interne, impoverendole in maniera drammatica e non di rado rendendosi autori di vere e proprie intimidazioni ai danni dei pescasportivi. Un problema che viene segnalato da anni in Polesine, ma anche più in generale in tutte le province attraversate dal Po.

“Emergenza bracconieri”, segnala in grande il cartello. “Guarda le sponde di un canale o di un fiume – prosegue – Vedi bracconieri con le reti? Rubano! Allora non aspettare. Chiama!”. Subito sotto i due numeri ai quali è possibile passare segnalazioni del genere.

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