Bracconaggio 2.0 un anno dopo: i fatti”: la parola a RIPAMONTI e MATTEOLI
In occasione della Fiera del Carp Fishing di Gonzaga che si è tenuta questo fine settimana, abbiamo incontrato due importanti personaggi che hanno fatto parte del Convegno “Bracconaggio 2.0 un anno dopo: i fatti”.
Da una parte la voce e il volto di questa crociata, che da anni si sta impegnando in prima persona a fianco dei pescatori per denunciare il degrado causato dalla piaga del bracconaggio selvaggio, che risponde al nome di Roberto Ripamonti e dall’altra il Presidente della Federazione Italiana Pesca Sportiva Claudio Matteoli.
Abbiamo chiesto loro un commento che vi proponiamo in questa intervista di Alessandro Scarponi.
Allora Roberto, una giornata stupenda non solo in termini di affluenza a questa kermesse ma anche per i risultati che si stanno concretizzando dopo anni di lotte e battaglie…
Si, sembra che la luce in fondo al tunnel sia finalmente visibile; un risultato impensabile, fino ad un anno fa: riuscire a portare ad un tavolo una platea di parlamentari della Repubblica, non semplici Amministratori locali con tutto rispetto, un anno fa era un’utopia e invece oggi ci siamo riusciti. E’ stato un lavoro di squadra enorme, che ha coinvolto tante persone, dai pescatori alla stampa, e adesso la politica nazionale ha preso finalmente coscienza del problema, acquisendo veramente conoscenza di cosa rappresenta il fenomeno della pesca sportiva ricreativa in Italia.
Le implicazioni che il bracconaggio ha prodotto sul nostro mondo lavorativo, sull’ambiente, sui danni irreparabili che ha cagionato e sta cagionando e di conseguenza la politica si sta facendo parte diligente varando una serie di norme che andranno incrementate, migliorate, inasprite, fungendo da deterrente affinché nel giro di uno-due anni il problema venga risolto.
Ripeto, se questi risultati me li avessero preannunciati due anni fa avrei manifestato molti dubbi ma ora dico è possibile e come diceva Frankestain Junior in un film “si può fare!”
Roberto ieri nel convegno hai denunciato numeri che sono drammatici…
Si purtroppo il quadro è drammatico: i predoni (almeno 200 soggetti provenienti per la gran parte dalla Romania) nel corso dell’ultimo anno hanno impoverito del 30% la fauna ittica (dati Università di Ferrara rilevati su 8 tratti d’acqua). “Di questo passo nel giro di due anni la pesca ricreativa, un mercato da 1,5 milioni di appassionati e 2 milioni di euro di indotto, non esisterà più.
Bene Roberto, ti ringrazio per quello che hai fatto e stai facendo e adesso chiediamo al Presidente Matteoli di commentare questi risultati arrivati dopo anni di grida di dolore da parte della base dei pescatori.
Insomma, possiamo finalmente dire che un pò di luce in fondo al tunnel si inizia a intravvedere? Possiamo dare una bella notizia di speranza ai nostri amici pescatori?
Guarda Alessandro, credo che Alessandro Pagliarini ieri abbia centrato perfettamente nel segno quando diceva che siamo alla svolta e di questo ne avevamo parlato insieme ed eravamo più che d’accordo.
Io mi ricordo perfettamente il convegno dell’anno scorso, e l’ha ricordato ieri ancora Alessandro Pagliarini, quando l’On. Carra disse in modo chiaro queste parole: “sapete voi siete un insieme di associazioni, un mosaico di personaggi divisi”… e su questo la politica ci sguazza.
Nella platea di ieri non c’è stato nessuno che fosse contrario ad una associazione piuttosto che ad un’altra perché ieri c’era la PESCA tutta insieme, compatta e a questo punto la politica è stata messa con le spalle al muro.
La politica, anzi i politici probabilmente hanno finalmente compreso cosa rappresenta in fatto di numeri o di voti il sistema pesca, chi dice un milione e mezzo, noi diciamo due milioni, ma è uguale, sono sempre tanti voti e quindi vederle compatte e tutte unite e un filino arrabbiate, che si lamentano tutte nella stessa maniera e che fanno pressione, creano di fatto una sorta di lobby e le lobby quando vogliono pesano.
Questo milione e mezzo di persone sono sparse in modo trasversale tra tutti i partiti ed è questa la situazione che ha costretto la politica a muoversi.
Matteoli ma la politica ora è tutta allineata, giusto?
Pare di si, anche se va detto che per primi si sono mossi quelli della Lega a livello regionale Emilia Romagna con Alan Fabbri e poi gli è andato dietro l’On. Guidesi a livello nazionale facendo la proposta.
La Fipsas ha suggerito di chiedere l’inserimento delle norme di inasprimento contro il bracconaggio nel Collegato Agricoltura perchè se pensiamo di risolvere il problema con una proposta di legge, tra 25 anni siamo ancora qua mentre il Collegato hanno urgenza di farlo nel giro di poche settimane.
Il problema non era il Collegato in quanto tale ma riuscire a far inserire gli emendamenti dentro il Collegato. Abbiamo scritto gli emendamenti, li abbiamo mandati ad un politico, poi tutti ci hanno chiamato, da Guidesi a Lupi, alla Bianchi e alla Venittelli che per il PD è responsabile del settore pesca.
A quel punto si è messo in moto un meccanismo a catena che credo ci porterà da qualche parte. Sono ottimista perché, devo dire la verità, sotto c’è la lotta contro i delinquenti che praticano il bracconaggio mentre sono meno ottimista sulla lotta contro la licenza in mare, perché c’è da scontrarsi contro i professionisti e la gara sarà molto più dura perché in questo caso i politici sono più di là che di qua.
Quindi Matteoli pensa che tra un anno ci possiamo trovare qua a Gonzaga a completare un percorso che è iniziato già qualche anno fa?
Guarda, il Collegato va in discussione il 17 febbraio, cioè mercoledì prossimo quindi io, già domani mattina, mi farò mandare gli emendamenti più restrittivi e pesanti e li trasmetto subito nella stessa mattinata ai parlamentari e questa volta non ci saranno situazioni di fraintendimento perché subito dopo li pubblicherò anche sul sito della Federazione.
Comunque credo che l’aria di oggi sia migliore di quella di un anno fa e se il Collegato passerà alla Camera poi andrà al Senato per l’approvazione finale. Però ho avuto rassicurazioni da tutte le forze politiche che quando arriverà al Senato il pacchetto sarà blindato e quindi, se tanto mi da tanto, nel giro di un mese avremo la nostra norma di legge a tutela dei nostri interessi.
Bene speriamo di essere qua tra un anno a festeggiare il coronameto di un percorso difficile…
No, noi tra un anno dovremo tornare qua a fare nuove proposte su questa che sarà la piattaforma iniziale sulla quale appoggiare i piedi per fare qualche cosa ancora in più. Non deve essere l’arrivo ma il punto di partenza, perché abbiamo ancora tanto da fare.
Grazie Presidente, in bocca al lupo e incrociamo le dita.
elenco partecipanti (clicca qui)
Nato nel 1999 da un’idea di un gruppo di amici, Carpitaly giunge quest’anno alla 16^ edizione. Affermatasi nel tempo come una delle più rilevanti manifestazioni del settore a livello europeo, con una superficie espositiva in continua crescita di oltre 12000 mq, vede la partecipazione dei maggiori produttori italiani ed europei, oltre a distributori e numerosi negozi.
Attualmente Carpitaly è organizzato in partnership fra Fiera Millenaria di Gonzaga Srl e La Mincio, che ogni anno lavorano con l’obiettivo di soddisfare le aspettative di espositori e visitatori, per proporre interessanti e ricchi contenuti intorno al carpfishing e alla pesca al siluro.
Alla fiera del CarpItaly si sono ancora una volta catapultate alcune migliaia di appassionati ed oltre 100 espositori sono stati presi d’assalto da pescatori arrivati da diverse regioni d’Italia.
Ottimi gli affari per i negozi presenti, attrezzati per vendere di tutto e forse è proprio questo format a rendere vincente questa Fiera Mercato.
Il sabato non si girava e nei corridoi le file dei visitatori erano interminabili. Abbiamo sentito al riguardo il commento di un commerciante, Stefano Calzolari di Sport Fishing di Reggio Emilia:
“Per noi di Sport Fishing è stata la prima partecipazione, siamo rimasti impressionati da quanta gente è accorsa. Noi abbiamo venduto molto bene sia al sabato che alla domenica. Molto materiale per il carp fishing che abbiamo esposto è andato a ruba grazie ai prezzi Fiera che abbiamo applicato. canne, mulinelli, filo, accessori, pasture e ingredienti vari sono stati i preferiti dai pescatori. La coabitazione con Reactor Bait e i formidabili prodotti che offrono ai carpisti e grazie anche alla grande competenza di Sebastiano Brunelli ha aiutato molto. Con questa premessa non mancheremo certamente anche alla prossima edizione”.
Non potevano mancare anche nomi illustri dell’agonismo del feeder nazionale, niente meno che il CT della nazionale feeder e il suo fido vice. Stiamo parlando di Maurizio Setti e Marco Manni.
Anche quest’anno ha marcato presente Milo con la linea da Carpfishing M Class e le tante novità sia per il carp-fishin g che per il feeder:
Davvero tante le novità in fatto di esche e pasture: qui vediamo alcune dimostrazioni da parte di commessi…
Trabucco è stato presente con i suoi marchi famosi
Nello stand della FOX……
Luca Caslini di Match Fishing sta testando un lettino della FOX sotto gli occhi attenti di Diego Da Riol, e dalla foto pare gli sia piaciuto così tanto al punto da meditare se lasciare la pesca al colpo per dedicarsi esclusivamente alla pesca alla carpa. Chissà se avremo in futuro un nuovo campione del carp-fishing.