UN BARBO DA RECORD CON FRANCESCO GARGANTINI
Nella pesca sportiva come in qualsiasi sport, il raggiungimento di un obiettivo o il superamento di un record è una continua sfida, al di fuori degli sport, i record del mondo possono essere stabiliti in sostanza in tutto ciò che è misurabile, ma verificare questi record è spesso difficoltoso. Il Guinness dei primati raccoglie e cerca di verificare tutti i tipi di record del mondo, nella pesca l’unico ente accreditato e l’IGFA, acronimo di International Game Fish Association, che tra le altre cose si occupa di certificare i record mondiali della pesca, una procedura un po’ complicata, noi abbiamo avuto la fortuna di scoprirla nei minimi dettagli, grazie ad un recente viaggio nella splendida regione austriaca ricca di acque come la Carinzia, e ad un centro di pesatura ufficiale: l’Aktiv Hotel Gargantini, e l’abbiamo fatto partecipando al tentativo di stabilire il nuovo record per il barbo più grosso, categoria venti libbre, attualmente detenuto dall’inglese Stan Nabozny con il peso di 3,88 Kg.
La preparazione di una sessione di pesca è sicuramente uno dei momenti più emozionanti della nostra passione, in questo caso oltre a preparare le esche e le pasture, dovendo certificare un eventuale record, particolare cura è stata rivolta alla preparazione dell’attrezzatura e alla scelta del luogo di pesca.
Per l’attrezzatura ci siamo affidati alla Next Strong River con un casting di 200 grammi ideale per lanciare pasturatori pesanti e per contrastare la combattività di questo possente pesce.
Fondamentale per la certificazione del record la scelta del monofilo, ricaduta sullo 0,25 del Tatanka Evo Silver con un carico di rottura di poco inferiore alle venti libbre, con il quale abbiamo riempito le bobine dei nostri mulinelli, ed utilizzato per la costruzione dei finali, finali completati con un amo serie 229 del numero dodici di comprovata affidabilità.
Dovendo insidiare sua maestà il barbo, la scelta di un corso d’acqua con una buona portata e corrente sostenuta, era d’obbligo, per questo motivo con Francesco, il più piccolo della famiglia Gargantini, abbiamo optato per la Drava Grande in località Villach, scegliendo una postazione facilmente raggiungibile e spaziosa, dove poter sistemare, oltre alle postazioni di pesca, anche tutto il materiale necessario per la certificazione del record, composta da un tre piedi, una bilancia, una striscia metrica IGFA, un materassino e una borsa trasparente contenente dell’acqua, il tutto pensato per evitare qualsiasi danno al pesce, e poi una videocamera con la quale riprendere in presa diretta tutte le operazioni di pesatura. L’IGFA, infatti, per la certificazione di un record richiede che le operazioni di misurazione e pesatura vengano videoriprese, prevede poi l’invio del monofilo utilizzato per la cattura, e la presenza di almeno un testimone. Procedura disponibile sul sito dell’International Game Fish Association.
Dopo un’abbondante colazione, con Francesco raggiungiamo la zona di pesca, con noi ci sarà il bravissimo cameraman di HFChannel Irene, che curerà le riprese per un documentario sul feeder fishing al Barbo.
La giornata soleggiata unita al colore verde smeraldo della Drava Grande, ci rende ottimisti, le premesse per trascorrere una bella e fruttuosa giornata di pesca ci sono tutte.
Il nostro target sono i grossi barbi per questo motivo eseguiremo una pasturazione pesante a base di pastura al centro del fiume, per poi caricare i Maggot Feeder da 100-150 grammi con un mix di bigattini e pellet all’halibut da 2-3 mm.
I pesci sembrano gradire la nostra impostazione e sia io che Francesco portiamo a guadino degli splendidi esemplari di Barbo di peso superiore ai due chilogrammi, lontani però dai nostri obbiettivi, infatti, Francesco dovrà catturare un barbo di peso superiore ai 4 chilogrammi per battere il precedente record delle 20 libbre, il sottoscritto non essendo iscritto IGFA si accontenterà di catturare un barbo di lunghezza superiore ai 71 cm, per essere inserito al primo posto della classifica della “Barbo Mania”, una manifestazione ideata dai Gargantini, che premia il pescatore che avrà pescato il barbo più lungo.
E’ Francesco ad allamare il primo big fish della giornata, da come piega la Next, sarà sicuramente un pesce vicino ai quattro chili di peso, di fatti poco dopo affiora la sagoma di un bel barbo, forse ci siamo, accendiamo la telecamera e si procede alla pesatura, Francesco è visibilmente emozionato, ma la bilancia si ferma a 3,800 Kg, peccato ci siamo andati vicino.
Subito dopo e la mia canna a essere quasi disarcionata dal feeder arm, un bel pesce si dirige verso valle e guadagna la corrente principale, rendendo il recupero ancora più difficoltoso, decido di farlo scendere un altro po’ verso valle, con la speranza che poi decida, bloccando l’antiritorno e sentendo il nervo della canna, di risalire. Per fortuna sembra che abbia ascoltato le mie preghiere, e finalmente il combattimento si svolge in acque meno turbolente, e poco dopo, grazie all’aiuto di Francesco, sono io ad attendere il responso della misurazione: sono 73 cm di pura potenza, evvaiiii sono in cima alla classifica.
La giornata procede con la cattura di altri piccoli barbi, anche se definire piccoli, pesci dal peso compreso tra i 2 ed i 3,5 Kg, è forse riduttivo, ma per il record bisogna superare i quattro chilogrammi
Avendo raggiunto il mio obiettivo, decido di spostarmi verso monte, aumentando l’azione pasturante, e di conseguenza la scia di bigattini, che rotolando a valle, intercetterà il pasturatore di Francesco, aumentando le possibilità di richiamare un altro over size.
Le sensazioni avute la mattina, si rivelano fondate, ed anche in questo caso la tattica ci ripaga quasi subito, è Francesco questa volta alle prese con un pescione, intuendo che questa volta potrebbe essere la volta buona, smetto di pescare e decido di assistere a questo entusiasmante combattimento, che potrebbe regalare il record del mondo. Nonostante la giovane età Gargantini Juniors, si dimostra molto esperto e calmo, tranquillità dettata dal fatto che il suo nome già figura nel libro dei record IGFA.
Francesco non gli lascia scampo e dopo alcuni minuti riesce a guadinare un bell’esemplare di Barbo, fosse la volta buona?? per saperlo bisogna aspettare alcuni istanti, la certificazione di un record non è cosa semplice, e bisogna rispettare alla lettera il protocollo, altrimenti si rischia di vanificare il tutto.
Dall’aspetto è sicuramente più grosso del primo, e nel silenzio più assoluto Francesco depone il barbone nella sacca piena d’acqua, il peso totale è oltre i sei chili, ma bisognerà togliere la tara…….., l’urlo di Francesco, che è il solo a guardare il peso della sacca e dell’acqua, ci fa capire che è finalmente record del mondo nella categoria 20 libbre, il Barbo, infatti, tolta la tara pesa 4,340 Kg.
E’ un record ufficioso, bisognerà attendere il pronunciamento dell’IGFA, e nell’istante in cui sto scrivendo, anche il mio record è stato superato con un bel 75 cm, al di là di tutto, la giornata di pesca trascorsa “…..a caccia di record”, ci ha regalato tantissime emozioni che saranno custodite nel nostro personale libro dei record.