Coppa Italia Fisheries 2016: la selettiva dei laghi Le Palme di Bibbona – 1a prova

Anche quest’anno è ai noti Laghi Le Palme di Marina di Bibbona (LI) che si svolgono le tre prove provinciali per la qualificazione alla finale della Coppa Italia “Fisheries”, il giovane ma già popolare campionato di pesca a feeder nei laghetti che s’articola appunto in tre prove selettive da disputare in varie province d’Italia, più una finalissima valevole per il titolo italiano, un campionato che nel 2016 giunge alla sua terza edizione e che continua a ricevere un gran numero di nuove adesioni.

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Nei giorni subito precedenti a quello della prima prova del “Fisheries” già svoltasi ai suddetti Laghi Le Palme, a gestire i quali è l’associazione omonima di cui all’inizio di quest’anno ho assunto io la presidenza, ero un po’ demoralizzato per le pessime condizioni del tempo che le previsioni meteo davano per quel giorno, e anche un po’ preoccupato per i rischi legati alla prevista presenza dei fulmini, al pensiero delle batterie di attrezzi in carbonio che i concorrenti avrebbero allestito e maneggiato in quella circostanza.

Rovesci di pioggia gelata accompagnati da raffiche di vento anch’esso gelido, il tutto “condito” con un mare di fango, col fragore dei tuoni e con un giustificato coro d’imprecazioni (!): era questo lo scenario che m’ero prefigurato per quella prima prova del “Fisheries” che si sarebbe disputata ai “miei” laghi, davvero uno scenario entusiasmante! << Stai tranquillo, domani non pioverà! >>, m’aveva detto però mia nonna con un’aria sicura la sera prima di quell’evento, previsione, la sua, che in quel momento avevo interpretato come un affettuoso tentativo di rassicurarmi, ma che con mia gioiosa sorpresa s’è alla fine rivelata azzeccata!

Il tempo infatti ha retto, e perfino meglio di quanto avevo sperato, il giorno in cui l’evento stesso s’è svolto, cioè Domenica 6 Marzo, con la grigia coltre di nubi del primo mattino che nel corso della giornata s’è pian piano dissolta, lasciando il posto a un sole primaverile che, seppur tenue, ha ravvivato non solo l’umore dei presenti, ma anche l’attività dei pesci. Carpe grosse e “gatti” di taglia media sono le catture che hanno prevalso e che, com’era previsto, sono state molto più numerose nel lago 1, il più piccolo dei due, ma che presenta sia una quantità che una densità di pesce parecchio maggiori, una disparità alla quale sono dietro a porre rimedio facendo rilasciare nel lago 2 i pesci che via via vengono pescati nel lago 1 e redistribuendo così nei due invasi lo stock complessivo di pesce.

Le abboccate assai meno frequenti e l’approccio all’esca molto più circospetto sono comportamenti del pesce che hanno reso meno dinamica la pesca nel lago 2, ma forse più interessante sul piano tecnico, considerando le tante opzioni che andavano vagliate ogni volta che c’era da uscire da una fase di stallo (c’è stato perfino chi ha “osato” montare un finale del 12 pur di riuscire a rivedere una mangiata, e pur consapevole di pescare in un lago dove la taglia media dei pesci è compresa tra i 4 e i 5 chili!). Non è stato un caso, infatti, che nel lago 2 l’impiego del method sia stato meno dominante, col pesce che spesso “rispondeva” meglio insidiandolo con un rig munito d’un cage o un open end e un terminale lungo, anche se in generale il tipo di pasturatore più efficace ai Laghi Le Palme è e rimane il “micidiale” method feeder!

Ad aggiudicarsi la vittoria di questa prima prova del “Fisheries” è stata la squadra della APSD Grosseto, che con Luca Nencioni ha portato a casa anche un assoluto strappato per poco a Michele Batignani della LOMCER, comunque vincitore del proprio settore. Avvincente il testa a testa che c’è stato tra i due, anche perchè erano proprio a fianco di picchetto, e spassosi gli sfottò che si sono scambiati amichevolmente per tutta la durata della gara! Un bell’esempio di connubio tra competizione sportiva e amicizia! La sera, appena rincasato, ritrovo mia nonna e subito mi torna in mente la sua giusta previsione riguardo al tempo, così le chiedo di spiegarmi come avesse fatto ad azzeccarla con certezza;

<< Quando alla fine d’una giornata piovosa le nubi si aprono e si vede bene il sole che va sotto, è molto difficile che il giorno dopo piova >>, mi risponde lei, e infatti il giorno prima piovve fin nel tardo pomeriggio, ma il sole fu ben visibile al tramonto. L’esperienza, dunque, può ancora aver ragione sulla scienza!

Testo e foto di Simone Vanni (simonevanni75@gmail.com – https://www.facebook.com/simone.vanni.16)

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classifica 1a prova selettiva Fisheries Bibbona

 

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