IL DIFFICILE CANALBIANCO ANALIZZATO DA FERRUCCIO GABBA

Così come abbiamo dato voce al leader massimo della Colmic Jacopo Falsini, altrettanto abbiamo fatto con l’alter ego di casa Tubertini, Ferruccio Gabba all’indomani della doppia sfida sul Canalbianco di Adria

Se al di là dell’Appenino si brinda sotto le due torri invece la Lenza Emiliana Tubertini si lecca le ferite per un avvio di campionato da dimenticare e subito in salita.

La Lenza ha trovato una montagna, anzi un canale di difficoltà, come non aveva mai visto prima e questa situazione ha pesato con una posizione in classifica insolita anche se nulla ancora è perduto.

In molti si sono chiesti come mai campioni del calibro di Gabba, Prandi, Ballabeni e Ravaglia, che sono un pezzo della storia dell’agonismo italico, non sono riusciti a stare al passo dei toscani?

Dietro ad ogni successo, così come ad ogni sconfitta, c’è sempre una ragione, un motivo, e noi di Match Fishing, per par condicio, dopo aver intervistato Jacopo Falsini abbiamo intervistato anche Ferruccio Gabba e sulla gara del CIS di Adria sentite cosa ci ha raccontato…

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Ferruccio, dopo l’incubo del Canal Bianco, ora a mente fredda, ci vuoi spiegare la situazione in cui vi siete trovati sabato e domenica in questo canale, che sicuramente non è stato come le altre volte, visto anche che ci sono stati molti settori con pochissimo pescato. Questa volta il campo di gara non è stato all’altezza di una gara cosi’ importante, è sembrato che i pesci fossero localizzati in alcuni picchetti. Comunque questi risultati avranno una causa?

Intanto voglio fare i complimenti alle squadre che si sono classificate nelle prime posizioni, perche’ hanno interpretato al meglio questo canale e non solo da quest’anno.

Secondo me il campo di gara è stato all’altezza, anzi è uno dei piu’ regolari che ci possono essere in Italia in questo momento.

La nostra prestazione estremamente negativa, significa che noi abbiamo mancato in diversi aspetti ed il mio rammarico piu’ grande è quello di non essere riusciti a provare il campo di gara come si doveva, perche’ durante i giorni di prova, siamo capitati in due box, dove il pesce non c’era assolutamente, questo sia il giovedi’ che il venerdi’.

Purtroppo durante le prove il campo di gara era diviso in due parti: nei box esterni dove il pesce era presente ed i box all’interno del campo di gara, dove il pesce non c’era.

Probabilmente questo problema è dovuto al fatto che i bracconieri hanno messo queste reti che hanno spaventato il pesce e questo si è spostato.

Addirittura il venerdi’ abbiamo preso solo 1 pesce in quattro, nelle prime tre ore di prova.

Abbiamo dovuto smettere di pescare per andare a vedere chi catturava e cercare di capire come mangiavano i pesci.

Quindi capisci che ci siamo trovati in una situazione assurda di dover impostare una gara completamente al buio.

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Una gara che dura 4 ore, potrebbe sulla carta, dare la possibilita’ di reimpostare la strategia, visto che in questo canale sono presenti non solo breme, ma anche siluri, come ha catturato lo scorso anno Schiesaro, poi abbiamo dei cefali. Si parte male, giustissimo quello che dici, ma non nasce l’idea di dire “provo il tutto per tutto, vado all’attacco su un siluro, mi invento qualcosa” ?

In un torneo a squadre una tattica del genere è comunque suicida e se non capisci principalmente l’impostazione di gara durante la pasturazione iniziale, la gara è compromessa al 90%.

Quindi puoi capire che gia’ dalla gara del sabato, dopo mezz’ora di gara, avevo la consapevolezza che la nostra fosse una situazione irrisolvibile e non voglio cercare delle scuse, anzi bisogna fare il “mea culpa”, e neanche dopo la gara del sabato siamo riusciti a capire come cambiare l’impostazione, perche’ non abbiamo compreso come mangiava il pesce.

C’erano dei settori molto molto scarsi, dove noi non abbiamo preso pesce e non siamo riusciti a trovare le soluzioni adeguate.

La domenica abbiamo cambiato tattica, ma siamo andati completamente nella direzione opposta, il risultato lo conferma.

Purtroppo non siamo riusciti a capire quello che c’era da fare. Adesso ho qualche dubbio, magari utilizzando delle terre che lavorassero un pochino diversamente da quelle che abbiamo usato, forse saremmo andati meglio, ma comunque non ne ho la certezza.

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Infatti anche Rudy, nell’intervista che mi ha rilasciato Jacopo Falsini, si è ritrovato in un picchetto drammatico, addirittura non voleva neanche calare la lenza e si inventato una pastura molto morbida che gli ha permesso di rimediare un gran terzo posto.

Credo anche che ci siano diverse impostazioni in base anche al settore in cui ci si trovava, perche’ quelli esterni che sono stati vinti con oltre 30 kg. di pesce, sicuramente avevano una tattica diversa rispetto ai settori centrali che si potevano vincere con 6/7 kg.

Ci sarebbero state tante sfaccettature ma noi non siamo riusciti a percepirne neanche una.

Proprio perche’ la pescata è cambiata dalle settimane precedenti, in cui c’era molto piu’ pesciolame, che pescandolo, ti poteva dare un mezzo piazzamento, un’ancora di salvezza.

Invece in queste due prove del CIS, queste bremette sono scomparse, sono rimaste le breme di taglia piu’ importante, che pero’ andavano pescate solo in un modo e noi non abbiamo capito come andavano pescate, a causa dell’impossibilita’ di provare adeguatamente, visto che nei box di prova non c’era un pesce.

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Come ha detto Jacopo, vincere due tappe non significa nulla, come ad esempio lo scorso anno dove proprio qui in campionato era partito in un determinato modo, per poi concludersi a vostro favore. Avete una stagione davanti ancora per recuperare e sicuramente vi farete trovare pronti ed agguerriti fino alla fine, per recuperare questa distanza che vi separa dal vertice.

Si, questanno la distanza è ancora piu’ ampia rispetto lo scorso anno. Credo che un recupero, non dico sia impossibile, ma ci rimangono poche possibilita’. Noi ci proveremo lo stesso, non ci diamo per vinti, visto che siamo all’inizio del campionato.

Magari tireremo delle somme a meta’ campionato, vedremo come sara’ la situazione e di conseguenza sceglieremo come comportarci.

Se vogliamo confrontare il campionato piu’ importante italiano di pesca sportiva a quello del calcio, ricordiamo che la Juventus parti’ veramente male e tutti la davano per una squadra di “bolliti” e poi invece abbiamo visto com’è andata a finire. Concludo facendoti un grosso in bocca al lupo, per il momento siete ancora la squadra Campione d’Italia in carica e buon proseguo di campionato!

Grazie Alessandro, voglio ringraziare pubblicamente Jacopo Falsini per le parole che ha speso nei miei confronti nell’intervista che gli hai fatto e rinnovo ancora i complimenti alle squadre che si sono classificate ai primi posti perchè hanno dimostrato veramente di aver interpretato al meglio il campo di gara in queste prime due prove.

E concludo dicendo ancora che per me il Canal Bianco resta uno tra i campi di gara piu’ interessanti e regolari che abbiamo adesso in Italia, nonostante la nostra prestazione.

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