SERIE A4: A MEDELANA MAGISTRALE PROVA DEL PC BASTIA
La serie A4 inizia la stagione dal Pò di Volano a Medelana e inizia nel segno della vittoria del PC BASTIA, con un’ottima prova che piazza le due formazioni della società sul primo e terzo gradino del podio.
Questo campo gara è molto tecnico e risulta ottimo per la disputa del campionato riservato alle venti formazioni di Marche e Umbria.
I ragazzi di Bastia hanno interpretato al meglio un campo gara che, nonostante sia ricco di catture, sa essere anche molto avaro se non lo si “capisce” fino in fondo.
Abbiamo quindi sentito il parere di Marco Solfanelli, capo carismatico del gruppo.
MARCO SOLFANELLI PC Bastia
“Sono veramente felice per l’odierna prova personale, ma sopratutto per il risultato ottenuto dalle nostre due formazioni.
Avevamo preparato molto bene la gara impostando una linea di pesca sui tredici metri con poco appoggio, fermi sulla pastura alimentando con molta regolarità e mollando la lenza leggermente a valle in caso di non abboccate. Abbiamo utilizzato vele da 10 ai 30 grammi a seconda della velocità dell’acqua e terminali con fili e ami del 14.
Nei giorni precedenti abbiamo provato lenze più leggere, ma oggi non ci sono servite. Va evidenziato che rispetto al passato la taglia delle breme è cresciuta notevolmente, quindi ho slamato molte di queste a causa della tensione dell’elastico che avevo regolato su esperienze precedenti.
Oltre all’ottima prova delle nostre due squadre vorrei evidenziare le ottime vittorie di Simone Bernabei, al suo rientro in squadra, e di Simone Fritelli, nuovo ingresso al PC Bastia per questa nuova stagione.
Sono molto entusiasta del campo gara che ritengo molto tecnico, bello e divertente. Ringrazio tutto il PC Bastia, spondisti compresi che ci hanno dato un grandissimo supporto logistico e tecnico”.
Non tutte le impostazioni di gara sono state come quelle descritte da Marco Solfanelli, quindi andiamo a sentire il parere di un altro protagonista di giornata:
FABIO GIAMBENEDETTI l ASD CORMORANO COLMIC
“I giorni precedenti con i compagni di squadra e quelli della società avevamo notato che al fondo iniziale rispondevano solo due o tre catture di breme e poi le mangiate scomparivano per ritornare successivamente. Quindi l’impostazione di gara andava fatta con un fondo iniziale a tredici metri e uno sulla linea dei sei pezzi di canna, prendendo in considerazione la partenza della pesca su questa linea. Per questo avevo preparato tre lenze con 3, 6 e 8 grammi con filo diretto del diametro 16,5 e amo del numero 8. Il sorteggio in seconda zona mi ha riservato uno di quei picchetti all’interno del boschetto, quindi come da programma ho iniziato la pesca sui sei pezzi di canna, alimentando con pastura e bachi incollati con moltissima quarzite. Ho pescato innescando solo bigattini, con un appoggio di circa 10 centimetri in trattenuta facendo piccoli richiami e in passata , curando molto l’alimentazione del fondo bussando con continuità con palle di colla e pastura, non trascurando mai però la pasturazione sulla linea dei 13 metri. Le abboccate di pesci gatto non sono mancate mai, e ne ho presi infatti con regolarità. Al termine della pastura e dei bigattini incollati ho continuato il “ bombardamento “ con la terra ben stretta e richissima di fouilles . Più che una strategia ho seguito il normale sviluppo della situazione in quanto le mangiate anzichè diminuire aumentavano”.
Che dire, chi vince ha sempre ragione e le varie attenuanti stanno a zero. Un campo gara molto tecnico ma a mio parere in leggera trasformazione rispetto al passato, dove le breme sono notevolmente aumentate di taglia e la presenza dei pesci gatto è sempre più marcata.
Un vero campo gara ricco di pesce e divertimento.
Per Match Fishing Luigi Belli; foto di Simone Ravizza.