ECCELLENZA CENTRO SUD FEEDER: PC TERAMO MILO E OLTRARNO COLMIC NE FANNO 12
Il fiume Ufente sta diventando sempre di più punto di riferimento per l’agonismo del centro sud e spesso vi si fanno gare importanti. Una di queste è stata la prima prova dell’Eccellenza centro sud feeder che ha visto primeggiare con 12 penalità le squadre del PC Teramo Milo e Oltrarno Colmic B.
Ancora una volta il fiume Ufente e’ stato teatro di una gara a livello nazionale, al contrario di domenica scorsa, quando si è svolta la prima prova delle selettive per i campionati italiani individuali, sia il tempo che il pesce non sono stati, diciamo, regolari, per quanto riguarda il pesce invece è calata di molto la pescosità e si e’ accentuata la disparità.
Ci sono stati settori dove un pesce ha fatto la differenza, vedi carpe intorno ai 5 kg che, beato chi l’ha presa, hanno risolto in modo definitivo il settore.
Il periodo non ha aiutato di certo, il pesce che inizia la frega si è raggruppato in determinate zone e anche questo non ha aiutato l’uniformità.
Non parliamo del tempo che ha dato di tutto dalla pioggia, sole nella parte centrale e dulcis in fondo un vento gelido che ha dato la botta finale agli agonisti .
L’Ufente di certo, in questa prova non ha dato il meglio di se, comunque chi ha saputo interpretare al meglio questo fiume è riuscito a prevalere come nel caso della squadra A della compagine Teramana PC TERAMO e la squadra B dell’OLTRARNO.
Solo il peso mette al primo posto la squadra abruzzese, terza è la corazzata LOMCER B che a dispetto delle aspettative, rispetto alla squadra A si piazza sul podio anche qui a dispetto dell’altra compagine abruzzese della TOP CARP anche lei a 15 punti come la LOMCER ma con differenti penalità, quinta a solo mezzo punto la LENZA SENESE MERSE SPORT, insomma combattuta è stata combattuta, con pochi punti di differenza ci sono una decina di compagini, dispiace per la pescosità che ha messo in evidenza quanto una botta di fortuna sia fondamentale.
Parlando in modo più approfondito posso confermare quanto questo fiume possieda mille sfaccettature, interpretarlo in modo giusto significa conoscere ogni suo cambiamento, a dispetto di molte chiacchiere il pesce c’è basta organizzare una gara nel periodo giusto, lontano di certo dal periodo della frega.
Il fiume si presta ad ogni competizione, di sicuro è molto tecnico e quindi l’agonista piu preparato di sicuro riesce a venirne a capo sempre.
Per MF, da Roma, Pino Ercolani.
Ecc. centro sud Feeder 2016
Qui sotto vediamo la foto della squadra abruzzese targata Milo che ha pescato con Stefano Cortellucci, Saverio di Giannantonio, Sergio Lori e Alfonso Rapini.
Ed ora è la volta della Colmic, l’azienda fiorentina schiera due squadre in questo campionato e come nel colpo anche nel feeder è la squadra B a farla da padrona.
Abbiamo sentito un componente di questa squadra, il marchigiano Pier Paolo Marini.
Ciao Pier, prima di tutto tanti complimenti per il bel risultato della tua squadra e il tuo personale..Ci vuoi presentare i tuoi compagni e i loro risultati?
Ciao Alessandro, i miei compagni sono nove ottimi agonisti, siamo divisi in due squadre perché tutti insieme non si può pescare quindi siamo divisi in due sq e cioè sq. A dove pesca Andrea Canaccini, Roberto Battellini, Stefano Pacciani e Marco Russillo mentre nella squadra B troviamo Sauro Morelli Giancarlo Asquitti Leandro Barchiesi e Marini Pier Paolo poi abbiamo Paolo Massatani che con la sua grande esperienza maturata nel colpo ci darà una bella mano. Comunque più che due squadre siamo una bella famiglia poi abbiamo lo staff ” Colmic” che ci da sempre un gran bel supporto tecnico.
L’Ufente un campo gara che è un fiume anche se molto lo definiscono un canale ma la pesca è più da fiume o da canale?
Il campo gara si presenta molto lineare e comodo, la sponda si presenta un po alta rispetto all’acqua e certo non facilità l’azione di pesca specialmente se tira vento comunque nel complesso è accettabile. Il mare è vicino e la marea si fa vedere molto bene…probabilmente è la causa di lunghe pause dell’attività del pesce.
Che pesci hai trovato e con quale approccio?
I pesci ci sono…in prova ne abbiamo presi tanti e grossi…in gara è calata tanto la pescosità. Certo il forte vento da nord e il calo della temperatura non ha aiutato. Le specie presenti sono tante..forse troppe…ho preso di tutto dal persico sole a muggini, cavedani extra large, carassi, carpe, spigole, alborelle …etc etc…insomma di tutto ma pescati tutti allo stesso modo…sinceramente se dovessi rifarci una gara sarei disorientato sul da farsi perché li ho presi tutti alla stessa maniera.
Un giudizio quindi sul campo gara nel suo insieme..
il campo gara sinceramente a colpo d’occhio mi ha fatto un bel effetto…
da fuori è bellissimo, pescarci però è un bel rebus…ci sono attimi che non vedi un segno…tieni conto che le prime due ore ero cappotto e l’ultima ora idem…forse la nota negativa insieme alla scarsa pescosità è stata l’erba alta tra un picchetto e l’altro…praticamente vedevi a mala pena l’avversario a fianco…diciamo una gara a sorpresa..
Ora vi aspettano due gare toste a Pisa e poi ad Umbertide, che ne dici?
Le prossime gare saranno Pisa e Umbertide…la prima sarà dura sicuramente visto l’alto n. di sq toscane partecipanti e Umbertide ormai un libro aperto per tutti quindi non sarà meno difficile sicuramente…
Come vedi dal punto di vista della partecipazione questo campionato?
volevo dire che da questo girone centro/sud mi aspettavo più sq romane invece mi sembrano pochine ed è un peccato perché ci sono forti pescatori che avrebbero reso più campionato questo girone!!!
Grazie Pier e complimenti per il bel risultato..
Ciao e grazie.
Con la Colmic, ma con la maglia della Montecatinese pesca anche l’amico Marcello Corbelli, anche lui grande protagonista in questa prima prova con un bel primo di settore.
A Marcello abbiamo rivolto alcune domande sulla sua gara:
Marcello si fa un gran parlare di questo campo gara del basso Lazio, tu che sei sempre stato attento alla scelta dei campi gara come trovi questa decisione dell’Ufente in questo periodo?
Al contrario dei molti commenti negativi che ho sentito in questi giorni riguardo l’opportunità o meno di scegliere l’Ufente come sede della prima gara dell’Eccellenza Feeder Centro Sud, io ho trovato questo canale (per la verità è un fiume canalizzato) difficile da decodificare, ma comunque piuttosto interessante sotto il profilo agonistico, nonostante le nefaste previsioni di una pesca molto povera, anche perché è sempre stata una mia opinione quella che le gare sono tali, indipendentemente dal che si vinca con un chilo o con dieci chili ed è un buon agonista quello che riesce a dipanare meglio la matassa in qualsiasi condizione. Poi c’è anche da dire che l’Italia che pesca non è solo quella dalla Toscana in su e le giornate storte, i picchetti sterili o le nasse vuote si vedono spesso anche in campi gara ben più blasonati.
Anche qui, come ad Adria, è la marea a condizionare la strategia di gara, giusto?
Esattamente, come il Canal Bianco di Adria, anche l’Ufente risente molto delle fasi di marea, sia per quanto riguarda la velocità dell’acqua, sia per l’attività del pesce e questo è stato l’aspetto più complesso da affrontare durante le varie sessioni di prova, soprattutto sotto il profilo della pasturazione, alla quale il pesce si è sempre dimostrato molto sensibile, ma fra le tante variabili riscontrate, c’è sempre stata una costante data dall’uso del bigattino il quale, se elargito nella giusta misura si è sempre dimostrato la chiave di volta e, perlomeno per quanto mi riguarda, la garetta propedeutica organizzata la settimana precedente la gara ufficiale, ne è stata la più utile prova concreta.
Ci sono molti cavedani ai quali piacciono molto i bigattini come esca e come pasturazione, e tu come li hai pescati?
Una notevole quantità di bigattino incollato dato sul filo della corrente principale, portava con facilità alla cattura di qualche grosso cavedano, anche sopra il chilo, ma così facendo, perlomeno durante le prove, si azzerava letteralmente il picchetto per molto tempo. La stessa quantità di bigattino incollato portato a ridosso del famigerato scalino (che io non sono mai riuscito a rilevare con il plumbing), a circa 8/9 metri dalla sponda opposta, dava lo stesso identico risultato, ma con qualche grosso carassio al posto dei cavedani. In concreto, le quantità giuste si sono rivelate quelle contenute in un piccolo block end, scaricate a intervalli regolari di 4/5 minuti.
Un altro pesce molto presente è l’alborella…come hai impostato la tua gara?
Sapendo che all’inizio gara era molto probabile un forte disturbo da parte delle numerose alborelle presenti, ho impostato la mia prima frazione di gara alimentando con una piccola “noce” d’incollato chiuso fra due tappi di pastura, innescando un verme e già così ho preso un paio di carassietti; poi, dopo una ventina di minuti, quando sono stato certo che le alborelle non avrebbero più dato fastidio, ho cambiato pasturatore, sostituendo l’open end usato inizialmente, con un Black Cap mini da 30 gr., appena sufficienti per stare in pesca con un paio di metri di pancia nel filo. Come finale di lenza ho messo uno Stream Colmic da 0,125 mm., al quale ho legato un Hayabusa serie 220 del n°18: un amo molto leggero al quale affido spesso le sorti delle mie gare.
Una buon ritmo di catture dunque…
Si , in effetti da quel momento ho iniziato a prendere dei carassi e delle scardole con una certa costanza per un’oretta e mezza poi, dopo la seconda ora di gara, la corrente è aumentata sensibilmente, spinta anche da un forte vento e le “mangiate” dei pesci sono molto calate di frequenza, costringendomi a raffinare un po’ l’impianto di lenza, scendendo con le dimensioni del filo e dell’amo.
Che peso fai Marcello?
Alla fine ho racimolato quei 3.215 gr. di pesce che mi hanno fatto vincere il settore. Tuttavia se dicessi di aver vinto per sola capacità, sarei poco obiettivo; in certi casi serve anche un po’ di fortuna e sicuramente anche la dea bendata mi ha dato una mano con un buon picchetto (quello contrassegnato con il numero permanente 102)…..io mi accontento di non averlo sprecato.
Bene Marcello, complimenti e arrivederci a presto in giro sui campi di gara da feeder..
Grazie a te Alessandro e un saluto a tutti gli amici di MF
PRODOTTI MILO PER VINCERE!!
Ed ora una carrellata di prodotti Milo che hanno aiutato i ragazzi di Teramo a prevalere in questa prima prova in Ufente.
I ragazzi di Teramo hanno pescato cavedani e durante le prove sono uscite anche spigole attirate dalla ottima pastura di casa Milo come la nuova Halibut Marine mischiata con la Special G Gold.
Halibut Marine
La pastura della Bait Tech Marine Halibut Method Mix contiene una base olio pellet Halibut Marine.
La Halibut Marine Method Mix è stata mescolata con una serie di vari tipi di pesce e ingredienti di alta qualità e alla fine viene prodotta con uan granulometria fine. E’ un ottimo prodotto per invogliare i grandi pesci ad abboccare! Particolarmente gradita per la carpa, barbo e orate.
Specificamente progettata per la pesca a method contiene molti aminoacidi e grassi essenziali presente in qualsiasi naturale alimentazione dei pesci. Questa pastura è particolarmente indicata e perfetta per tutti i grandi pesci o acque commerciali e la carpa ringrazia.
Bait Tech Marine Halibut Metodo Mix.
attrattori potenti ricco.
Ricco di aminoacidi e grassi.
Ricco di Halibut Marine.
Alto valore alimentare.
SPECIAL G GOLD GROUNBAIT
Pastura a base di farina di pesce ideale per la pesca a feeder, method,come stick mix o semplice pastura. Ideale per Brem e Carpe.
Caratteristiche:
-Facile da miscelare
-Fa una pasta perfetta
-Farina di pesce dai sapori pungenti
-Super attraente per tutti i pesci
Ma per fare pescate vincenti Milo ha perfezionato una canna straordinaria, utilizzate dai ragazzi del PC Teramo come la Insolite Feeder, prodotto di alta gamma concepita per la pesca con il feeder.