Coppa Italia Fisheries 2016: Saverio Di Giovannantonio doma le bizzarrie del Borghese
Alle ore 13,45 odierne (8 maggio), dopo cinque ore di una gara difficile e resa snervante dalle poche catture che il lago Borghese ha elargito con criptica parsimonia, ancor prima di procedere alla pesature delle prede, è subito apparso chiaro che fra gli ottanta concorrenti provenienti dai quattro angoli dello Stivale, la lotta per il Titolo era ormai ridotta a uno scontro a due, fra l’abruzzese Saverio Di Giovannantonio e il romano Francesco Di Veronica.
Purtroppo, certamente a causa dello stato di frega del pesce che aveva ben altro a cui pensare, i due giorni di gara sono stati fortemente influenzati dagli eventi ormonali dei ciprinidi presenti nelle acque del Borghese e che contestualmente, hanno messo a dura prova anche le coronarie dei concorrenti.
In circostanze del genere, anche una sola mangiata può essere quella risolutiva ed è quindi facile intuire quanto sia stata la tensione e quanto gli ottanta finalisti hanno dovuto faticare per mantenere il giusto livello di attenzione, con lo sguardo fisso su dei vettini paralitici che, nella stragrande maggioranza dei casi, si sono flessi solo di rado, tanto da far registrare una media (ripeto: una media) di tre o quattro pesci a testa nelle cinque ore di gara e con molti concorrenti che hanno iniziato a scappottare (chi è riuscito a farlo) solo dopo la terza ora, come nel caso di Gregorio Giovannoni, capace poi di pesare oltre 20 chili, e come nel caso di Francesco Di Veronica (Cannisti Prima Porta Shimano) il quale, fino a mezzogiorno, aveva in nassa un solo pesce, anche se dopo, una volta individuata la giusta strada da percorrere, ha innestato il turbo fino all’ultimo minuto, costretto però ad accontentarsi della medaglia d’argento, alle spalle di un eccellente Saverio Di Giovannantonio (Pesca Club Teramo Milo), partito dall’Abruzzo con il preciso intento di conquistare le difficili acque del Borghese.
Sul terzo gradino del podio, grazie alla scorta fruttifera di quanto accumulato nel primo giorno di gara, sale Vincenzo Scopano (ADPS San Raniero), protagonista appunto di una gara da incorniciare, egregiamente condotta durante la prima giornata e che gli ha permesso di vivere serenamente “di rendita” fino al segnale finale dell’intera Coppa Italia Fisheries.
Chi invece ha vinto di prepotenza, di quella bonaria prepotenza derivante da una profonda conoscenza del Borghese e dall’esperienza maturata in queste acque, è stato Alfonso Arminante (Nuova Montecatinese Colmic), dominatore indiscusso del “reparto” stoppers che, con oltre 63 chilogrammi di pescato e un distacco abissale di quasi 20 kg. dal secondo, ha messo a tacere i suoi avversari.
A questo punto, volendo parlare solo un po’ dell’aspetto tecnico di questa gara, potrei anche soltanto dire che il protagonista, autore delle prestazioni di maggiore rilievo, è stato un semplice, quanto efficace accessorio, chiamato Sticky Maggot Feeder,
per mezzo del quale sono stati molti quelli che hanno ribaltato le sorti di una gara apparentemente compromessa, anche se di tali accadimenti fanno parte una serie di concause, perlopiù addebitabili all’avvicinamento, seppur tardivo, del pesce che è entrato in pastura sulla linea corta (6-8 m.) solo dopo ore d’indugio poiché, come già accennato, in altre faccende affaccendato, per come testimoniato dai continui “sciaguattoni”, udibili e visibili a ridosso della vegetazione semi-sommersa presente sulle sponde dell’isola centrale, fuori dalla portata delle lenze.
Con il segnale di fine gara si conclude la terza edizione della Coppa Italia Fisheries: una gara a livello nazionale che ha visto oltre 450 concorrenti presenti ai nastri di partenza; una gara con le carte in regola per assumere le vesti di Campionato Italiano e forse, in un futuro non lontano, anche quelle più iridate…..chissà.
I presupposti ci sono tutti, i numeri anche. Quelle che invece, purtroppo, mi sono parse mancare, anche se solo per un momento, sono state le giuste dosi di rispetto morale e di maturità agonistica, necessarie per saper apprezzare e distinguere lo spirito sportivo di un’iniziativa nata soltanto come esperimento “promozionale” in vista (speriamo) di un progetto più ambizioso……e chi ha orecchi, intenda.
Un saluto agli amici di Match Fishing da,