In viaggio verso un nuovo sogno mondiale

Qualsiasi persona che pratica uno sport a livello agonistico, sogna di raggiungere delle vittorie importanti, ancora di piu’ chi riesce ad indossare la maglia azzurra in una manifestazione internazionale.

La conquista di una medaglia mondiale, rappresenta il traguardo piu’ importante per qualsiasi agonista di tutte le Nazioni ed io avendo fatto parte della nazionale di tiro a volo, cresciuta con il sogno di una medaglia olimpica, capisco perfettamente, tutti i sacrifici ed il duro lavoro, che si fanno per raggiungere questo obiettivo.

Ormai manca meno di un mese al mondiale di feeder fishing che si terra’ a Novi Sad, in Serbia, sul DTD Canal, precisamente il 18 e 19 giugno e la nazionale italiana, non si è fatta sfuggire un’occasione migliore di questa per fare conoscenza del canale, partecipando lo scorso week-end al Preston Feeder Team Challenge 2016, proprio su questo campo di gara.

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Due erano le squadre italiana in gara, che vi hanno partecipato a proprie spese: l’Alto Panaro, guidata dal CT Maurizio Setti, composta dai nazionali Andrea Canaccini, Angelo De Pascalis, Mirko Govi, Marco Mazzetti e Massimo Vezzalini;

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e la Lenza Mantovana con Mario Molinari, Roberto Generali, Daniele Goria, Gregorio Monego, Alberto Ottini , Michele Capoccia, che in questa occasione ha pescato con questi ragazzi, in piu’ insieme a tutta la carovana italiana, era anche presente il Presidente dall’Associazione” Amici per la pesca per la sclerosi multipla” Fabrizio Fracassi.

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La partenza direzione Serbia è iniziata mercoledi’ 11 maggio, alle ore 7.00 di mattino, la prima squadra italiana si è ritrovata in parte a Bologna, per poi riunirsi con tutti gli altri ragazzi nei pressi di Padova.

Dopo circa 10 ore di viaggio, in macchina con il CT Setti e Canaccini, ascoltando Vasco e Ramazzotti, e dopo varie soste, superando i controlli alle dogane, finalmente arriviamo all’hotel.

Un posto bellissimo, chi mi segue su facebook ha potuto vedere, lungo la sponda dell’imponente fiume Danubio.

Uno spettacolo! All’indomani, sempre molto presto, si parte tutti insieme direzione DTD Canal, che dista circa 20 minuti dall’hotel.

Appena arriviamo, andiamo subito in cerca del fornitore delle esche e della pastura ed incominciamo a vedere le forti formazioni che partecipano a questa gara, logicamente una su tutte, la nazionale inglese di Tommy Pickering.

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Preso tutto l’occorrente per la prima giornata di prove non ufficiali, i due team italiani si dividono, una squadra a monte ed una verso valle, in modo da poter cosi’ provare meglio il canale e poi la sera in hotel, ognuno avrebbe potuto dire la sua opinione sulla pescata.

Bisogna subito dire, che questo campo di gara visto dall’alto del ponte, è veramente spettacolare, dritto per quasi 1,5 km, fino a trovare un’ansa vicino alla diga, dove si erano messi i ragazzi di Molinari proprio a provare, unico neo: se piove la strada è un un gran casino, ed in questa spedizione, la pioggia ha fatto da regina .

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Questo canale, lungo 400 km, in cui entra ed esce il fiume Danubio, è ricco di molti pesci: carpe, carassi, pesci gatto, breme, alborelle, lucci perca, siluri, persici sole e reali, temoli russi e tante altre specie introvabili da noi.

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Tutti i team che partecipavano a questa gara, hanno provato per 5 o piu’ ore, nel frattempo io andavo avanti ed indietro per il canale, facendo anche un po’ la “spia internazionale”.

I pescatori si sono resi subito conto che era un campo di gara difficile da interpretare, la pescosita’ dei pesci di media-grande taglia era bassissima ed invece la pescata ai pescetti di circa 50/150 grammi risultava vincente, poi se si riusciva a mettere in nassa qualche bremetta o carassetto di 200/300 grammi era perfetto.

Bisognava stare attenti a cosa si metteva nel pasturatore e sull’amo, per cercare di non avere il problema dei piccolissimi pesci, che avrebbero solo disturbato la pescata.

Il venerdi’ si sono svolte le prove ufficiali, con ogni team al proprio box di prova.

I partecipanti, hanno provato le varie distanze di pesca, che comunque andavano nelle linee di 13/15 metri o circa 20/25 metri, utilizzando come pasturatori i Cage Feeder, Open Ended, Wire Cage Feeder, Mesh Feeder, Blak Cup e Zippla, inserendovi pastura di color nocciola o nera, con fouilles, casters, bigattini vivi o morti nei vari colori ed anche a volte lombrichi tagliati, ridotti in poltiglia.

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Come innesco prevalente è stato utilizzato il ver de vase, magari aggiungendo un bigattino o un pinky, oppure solo bigatti colorati o bianchi, caster o lombrichi.

Tutti gli inneschi come sempre, messi a girare, nel tentativo di riuscire a prendere qualche pesce in piu’ dell’avversario.

Finalmente arriva sabato e lo svolgimento della prima manche di questo Preston Feeder Team Challenge.

Dopo il sorteggio, effettuato dal nostro amico Dejan Todorovic e dai suoi ragazzi, a cui faccio i miei complimenti per la perfetta riuscita della manifestazione, si decide di ritardare di qualche minuto l’inizio della gara, per permettere ai giudici di ripulire la sponda dell’ansa, piena di erba e rami sulla superficie.

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Comunque la gara inizia alle 10 ed i settori sono formati da 15 concorrenti. Gli italiani sono impazienti di iniziare la competizione e dopo essersi divisi le esche, si fiondano ai picchetti sorteggiati: Andrea Canaccini viene al B 2 in settore con Steve Ringer, Marco Mazzetti A 20, Angelo De Pascalis D 24, proprio dove stavano ripulendo la sponda, Massimo Vezzalini al C 13 e Mirko Govi all’ E 26, anche lui con un Ringer in settore, Phil.

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La gara prende il via e dopo poco inizia a piovere, praticamente è piovuto quasi sempre in questa spedizione serba! Cinque ore di gara sono lunghissime, io ed il CT Setti, facciamo su e giu’ per il campo di gara, scambiando opinioni in continuazione con gli italiani e riportando le notizie di tutti.

Il canale risulta poco pescoso e questo crea ancora piu’ problemi, il settore E invece, soprattutto negli ultimi picchetti sembra regalare ai concorrenti, molte catture che si aggirano sui 50/150 grammi di peso.

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Riuscire a portare in nassa un bel pesce, permetteva di stravolgere tutta la classifica, in qualunque picchetto. Alle ore 15, la prima manche termina.

Io ed il CT seguiamo la pesa nel settore di Canaccini, il quale conquista un bel terzo posto, poi piano piano con Setti andiamo verso tutti gli altri componenti dell’Alto Panaro, Massimo Vezzalini nono, Marco Mazzetti quinto, Angelo De Pascalis settimo ed infine Mirko Govi, che ci regala un bel primo con 4000 punti e la testa della classifica individuale provvisoria, il tutto per un totale di 25 penalita’, non male visto che nessuno conosceva questo canale.

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Il team della Lenza Mantovana ottiene un 11 con Mario Molinari all’E3, un 23.5 di Daniele Goria al C23, due 9 quello di Michele Capoccia all’A21 e di Alberto Ottini al D22, infine un 7 di Gregorio Monego al B30.

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Si porta in testa alla classifica provvisoria la fortissima Inghilterra con la formazione della squadra Green con sole 11 penalita’, seguita dall’Olanda con 13.5 e dall’Ungheria con 14.5.

L’Alto Panaro è 9° e la Lenza Mantovana 22° con 48.5 penalita’.

Si ritorna in hotel con un morale abbastanza alto, consapevoli di aver capito determinate cose, ed alla riunione della sera, tutti di nuovo insieme per raccontare la gara e le proprie impressioni.

La domenica, si riparte direzione campo di gara, ancora piu’ agguerriti, con l’intento di recuperare posizioni. Mentre si aspettava il secondo sorteggio e si dividevano le esche, sul volto degli italiani si leggeva la determinazione di far bene e sfruttare al massimo quest’ultima gara, prima del mondiale, cercando di portare a casa qualsiasi piccolo segnale positivo per comprendere il canale ancora meglio.

Il sorteggio regala un C1 a Canaccini con ancora in settore Steve Ringer, un A10 di Angelo De Pascalis, un E19 di Govi, un D15 di Mazzetti ed un B18 di Vezzalini.

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I ragazzi si scambiano informazioni in base a dove sono capitati il giorno precedente, ma sono piu’ consapevoli sul da farsi.

Anche la seconda manche inizia alle 10, come sempre piove, la pescosita’ è bassa e stessa tecnica di pesca del giorno precedente. Anche in questa gara 2 io ed il CT Setti facciamo avanti ed indietro, in piu’ c’è anche Mario Molinari che segue i ragazzi, visto che ha lasciato il posto a Roberto Generali.

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Anche la seconda manche racconta la stessa storia dei giorni precedenti, ed io lungo la sponda spero sempre che i nostri mettino in nassa qualche pesce da 300/400 grammi, per chiudere il discorso ed essere piu’ tranquilli.

Comunque fare da spondisti è veramente dura, sicuramente si soffre piu’ di chi pesca!!! Dopo 5 ore arriva il fischio di fine gara, questa volta mi trovo ad aiutare i giudici nel settore E, dove si trova non solo Govi ma anche Alberto Ottini al numero 15.

Mirko totalizza 6 penalita’, in un picchetto che gia’ conoscendolo dal giorno prima, sapevamo che sarebbe stata dura arrivare nelle prime tre posizioni, al massimo puo’ recriminare un quarto posto perso per circa 180 grammi, Alberto purtroppo ottiene un 10.

Marco Mazzetti ed il Vez fanno entrambi un ottimo terzo posto, Angelo De Pascalis purtroppo incappa in un 11 ed infine Andrea Canaccini, che per la gioia di tutti, vince il suo settore con una bella pescata di 2320 punti.

I ragazzi di Molinari ottengono un 4 con Gregorio Monego, proprio nel settore del Cana, un 8 di Daniele Goria, un 12 di Michele Capoccia ed un 15 di Roberto Generali.

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Vince questo torneo l’Ungheria con 22.5 punti totali, seconda l’Olanda con 25.5, terza e quarta l’Inghilterra con 40.5 e 44. L’Alto Panaro arriva 7° con 49 punti e la Lenza Mantovana 21° con 97 penalita’.

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Bellissima la premiazione a cui hanno partecipato tante squadre nel segno della sportivita’. Gli italiani ritornano a casa fiduciosi di aver comunque ottenuto dei buoni risultati, con la certezza di avere degli ottimi pescatori e di aver capito un po’ di piu’ il canale.

La squadra è molto affiatata, ed il CT Setti su questo punto è stato molto chiaro.

Il 2 giugno, la formazione della nazionale si ritrovera’ per fare una pescata insieme ed allenarsi in un campo di gara molto simile a quello della Serbia.

Questo dimostra quanto si stanno impegnando per cercare di fare bene ed essere piu’ affiatati possibili. E’ bello respirare l’aria di azzurro, anche se molto faticoso, alzarsi tutti i giorni alle 5.30 e non andare a letto prima della 23, tra riunioni e preparazione della pastura, ma per raggiungere un sogno i sacrifici sono basilari, ma prima o poi, tutto il lavoro verra’ ricambiato.

Invito i nostri lettori a tifare Italia, perche’ questi ragazzi ci rappresentano, raccontano di noi al mondo e poi sotto sotto, potrebbero realizzare il sogno di un’intera Nazione, che ha per passione la pesca!

Forza Italia, e grazie a tutti per aver condiviso con me questa bellissima esperienza! CT Setti number 1, mi sono divertita a fare il “Camel Trophy”……..ma anche lui!!!
Per M.F.
Natascia Baroni

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