AL VIA A GENOVA GLI ITALIANI INDIVIDUALI E PER SOCIETA’ DI CANNA DA RIVA

Un week-end con tempo più estivo che primaverile, con calma piatta di vento e di mare, ha ospitato la prima prova dell’individuale e del campionato per società.

Visto il buon successo dell’anno scorso è stata giustamente replicata la stessa formula anche nella stagione 2016, con il concentramento in un unico fine settimana di queste che attualmente rappresentano le due manifestazioni agonistiche più prestigiose della specialità della canna da riva ed i risultati in termine di partecipazione, considerando i tempi di “magra”, tutto sommato ci sono stati, con 16 società ai nastri di partenza, in rappresentanza di quasi tutte le regioni affacciate sul mare, con la consueta aggiunta dell’oramai “matura” squadra dell’Amo d’Oro di Torino, società organizzatrice e della assoluta novità della ASDP Lonatesi per la Lombardia.

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Teatro delle finali la storica diga aeroportuale di Genova, che non ospitava una competizione valevole per l’assegnazione del titolo individuale seniores dal lontano 2000 (allora chiamato campionato di serie A), onestamente un intervallo di tempo esageratamente lungo, per uno dei campi gara considerato da tutti tra i migliori in Italia per uniformità; in particolare gli organizzatori hanno optato per il tratto del manufatto che parte dal primo angolo verso levante (la cosiddetta “cantia”) fino al punto nel quale si abbassa verso ponente, per poi continuare con questa altezza per tutta la zona antistante l’aeroporto, scelta giusta ed obbligata dato la rottura in alcune parti del consueto tratto da sempre impiegato, ed il divieto di pesca nella zona davanti alla pista.

Venendo alla cronaca della prima giornata, dedicata alla manifestazione per società, si è assistito ad una gara insolitamente povera di pesce bianco, con boghe di taglia media in prevalenza, insidiate specialmente a galleggiante con canne fisse o bolognesi, con la presenza però di pesci di taglia anche oltre i 150-200 grammi che hanno in diversi casi fatto guadagnare posizioni in classifica a chi è riuscito a portarli alla pesa.

In conseguenza di questa situazione molti concorrenti hanno ripiegato sulla più sicura pesca a fondo, effettuata alle varie distanze dalla diga, alla ricerca di perchie, sciarrani, ma anche di saraghi di buone dimensioni delle varie specie, compresi teste nere, pizzuti e maggiori.

Alla resa dei conti è la forte compagine del CP Livorno che con il primo di Marco Meloni, quello di Roberto Cavallini, il terzo di Francesco Mungai ed il quarto di Teo Di Paola, si aggiudica questa prova, davanti al CP Cervia, con le stesse nove penalità frutto però di un primo di Marco Bacchiani, due secondi di Maurizio Bisacchi e Michelangelo Vanzolini ed il quarto di Valerio Mengozzi.

C.P. Livorno

CP LIVORNO

Terzo gradino del podio per la LNI Spotorno, con 13 penalità totali derivanti dal secondo di Paolo Lacerenza, i terzi di Alex Sottilotta ed Alessio Alessiani ed il quinto di Andrea Moscetti.

Buon risultato anche per la Mestrina con 15 penalità e per la Lenza Salentina con 17, che avrà il vantaggio di disputare in casa la seconda prova di Brindisi, dove è praticamente imbattibile.

Alla domenica gara fotocopia per i circa 100 partecipanti della prima prova, delle quattro in programma per l’assegnazione del titolo individuale.

Sempre poche e diffidenti le boghe e le menole, con l’aggiunta del pesce da fondo a “colorare” i sacchetti; si assiste ancora ad una gara molto tecnica con piazzamenti decisi sul filo dei pochi grammi.

Nello specifico vincono i propri settori Fabio Pantani (foto sotto), Paolo Lacerenza, Iacopo Collavoli, Teo Di Paola, Federico Segato, Domenico Pascullo, Alessio Metrangolo, Alex Sottilotta e Matteo Marullo.

Fabio Pantani

Si aggiudica in virtù del miglior punteggio (1935) il forte Fabio Pantani, seguito da Lacerenza e Collavoli.

La classifica, come logico, appare comunque ancora molto fluida, visto che rimane ancora da disputare la seconda prova di fine giugno a Brindisi, ma soprattutto la doppia finale di ottobre a Ravenna, con punteggio incrementato, anche se molti grandi nomi hanno comunque già apposto il loro sigillo su questa prima tappa, proponendosi come seri pretendenti al tricolore.

Per M.F. Alessio Alessiani

collaboratore ALESSIO ALESSIANI

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