CLUB AZZURRO SENIORES: AL COMANDO CI SONO NARDI E CORRADI CON 10 PENALITA’
Il Club Azzurro Seniores, dopo quattro prove, si congeda da un ostico Ostellato e ci consegna una nuova classifica.
Al comando troviamo Giampiero Nardi della Lenza Aglianese Colmic che supera per il miglior ranking individuale Marcello Corradi della Lenza Emiliana Tubertini entrambi con 10 penalità.
E a seguire un quartetto di gente famosa come Giuliano Prandi (Lenza Emiliana), Andrea Santoni (LP Valdera), Maurizio Fedeli (Ravanelli) e Paolo Cauzzi (Ravanelli) tutti con 11 penalità.
stopper PROGRESSIVA DOPO 4 PROVE
La gara di oggi è stata un pochino più pescosa rispetto a quella di ieri, probabilmente la pasturazione ha fatto muovere il pesce distribuendolo in maniera più o meno uniforme su tutta la lunghezza del campo gara.
La tecnica regina è stata l’inglese con galleggianti da 20/22 grammi sulla linea dei 40 metri circa alla ricerca delle breme.
La taglia dei pesci è stata abbastanza eterogenea ed era necessario insidiare gli esemplari di taglia maggiore per riuscire ad arrivare davanti agli avversari.
Pasturazione a base di terra e pastura con l’aggiunta di fouilles e caster ed inneschi misti composti da due o tre fili di ver de vase con l’aggiunta di un bigatto morto o vivo alternando il boccone sperando di invogliare i pesci a mangiare.
Si sono visti catturare alcuni pesci anche a roubasienne ma senza soluzione di continuità così la tecnica più utilizzata ed apparentemente più redditizia è stata la canna inglese.
Ed ora… la parola ai protagonisti:
NARDI GIAMPIERO – LENZA AGLIANESE COLMIC
Giampiero, dopo quattro prove sei al comando di questo Club Azzurro, immagino sia una grande soddisfazione…
Certo, sono molto contento, queste due gare sono girate alla perfezione, è venuta fuori una pescata che per era abbastanza sicura ed è andata molto bene, per me quindi grandissima soddisfazione…
Quale era questa pescata sicura?
Per me la pescata sicura era stare tranquillo, continuare a fiondare con un certo ritmo e stare ad attendere che mangiassero le breme più grosse poiché erano queste che facevano la differenza.
E come si faceva per prendere le breme più grosse?
Per quello che ho potuto capire io volevano tanti caster e tanto fouilles, appoggiato poco quando l’acqua era ferma e quando si muoveva di più a causa del vento o altro appoggiato un po’ di più.
Che ritmo di pasturazione hai tenuto?
Ho fatto un fondo inizile con circa quattro litri di terra, pastura, caster, raparini e bigatti morti e per un’ora non ho dato niente. Poi per un ora e mezza ho dato 4/5 palle ogni 5/6 lanci, poi l’ultima ora e mezza ad ogni lancio ho dato due palle, praticamente ho aumentato il ritmo della pasturazione durante la gara.
Come hai trovato il campo gara?
a me è sembrato abbastanza omogeneo, l’impressione è stata che se pasturavi bene preciso il pesce rispondeva, anche perché ho preso pesci sia in prova che in gara. Ho anche cambiato le distanze di pesca perché nelle prove ho pescato a 60 metri poi per timore del vento ho ridotto la distanza pur rimanendo un po’ più in là della linea degli altri.
E ora Peschiera… ti piace l’idea? Probabilmente ci sarà da pescare all’inglese…
Io penso che partirò all’inglese con la classica pesca coi caster, però è un campo molto difficile poiché esistono tante variabili. Ad esempio lo scorso anno è uscita una pesca a 30 metri coi bigattini a scoppiare sull’inglese tutto spallinato. Sicuramente è una pesca che mi piacerebbe provare, ma la pesca che preferisco è sicuramente a bolognese leggero fiondando bigatti alla ricerca dei grossi cavedani. Pesca spettacolare.
Grazie mille e complimenti …
Grazie a voi.
CORRADI MARCELLO – LENZA EMILIANA TUBERTINI
Marcello, per te una buona “due giorni” con due secondi posti. Raccontaci un po’ del campo gara…
Il campo gara a dire il vero l’ho trovato abbastanza “dispari” anche perché nel corso di quest’anno non ci si è praticamente mai pescato e a mio avviso col passare del temo pasturandoli i pesci sono entrati migliorandone le condizioni, anche se ieri ancora i pesci si sono fatti un po’ attendere poiché a parte il settore A nel resto della gara i pesci grossi hanno fatto davvero la differenza mentre oggi il campo gara nonostante il maltempo ha risposto bene ed è stato molto più regolare.
Parlaci della pesca…
La pesca da fare per me era all’inglese, appoggiato poco, circa 30 cm, ed alimentando con della terra di somma bagnata in modo che lasciasse un po’ di “fumo”. La terra l’ho farcita con un pochino di bigatti morti e caster ma soprattutto con del fouilles, mezzo litro in circa sei litri di terra, quindi un composto abbastanza carico. Innesco con tre o quattro fili di ver de vase ed un bigattino morto.
Come vedi il campo gara anche alla luce del prossimo mondiale per club che vi vedrà protagonisti ad inizio luglio?
A mio avviso potrebbe anche rispondere positivamente. Rimango fiducioso grazie alla giornata di oggi dove il pesce ha risposto bene ed è entrato anche nei settori centrali.
Torniamo a parlare di club azzurro, mancano le ultime due prove di Peschiera ad ottobre con tecnica obbligatoria mulinello… ti è congeniale come pesca?
Sì, Peschiera è per me il campo gara più bello d’Italia e questo tipo di pesca, con il mulinello, mipiace davvero molto, quindi mi auguro possa essere un buon week end.
Grazie mille Marcello e complimenti
Grazi a voi.
GIULIANO PRANDI – LENZA EMILIANA TUBERTINI
Giuliano, come ti è sembrato il canale?
Alla fine il canale non è stato male, solo che secondo me bisogna pescarci ancora un po’ per fare entrare il pesce e fare in modo che si distribuisca in maniera uniforme. Oggi si è preso un po’ più di ieri, sembrava che nelle prove non si prendesse niente ed invece poi in gara qualcosa si è preso.
Che pesci avete catturato?
Breme un po’ di tutte le taglie. In alcuni settori come ad esempio in quello di Moreno Ravaglia si sono fatti 11 kg di pesce, nel mio settore io vinco con 6 kg. Io se non erro faccio 13 pesci con alcuni esemplari da sette etti ed altri più piccoli da 2/3 etti. Ovviamente per vincere bisogna riuscire a mettere in nassa quei pesci più grossi che evidentemente facevano la differenza.
Raccontaci qualcosa della tua pescata…
Ho pescato all’inglese con 22 grammi, come ieri. Ieri ho fatto anche qualche giro con la roubasienne senza catturare nulla mentre oggi ho pescato esclusivamente all’inglese. Ieri con soli due pesci sono rimasto primo in classifica fino ad un’ora dalla fine poi verso l’esterno del settore sono entrati i pesci ed ho perso qualche posizione. Oggi invece la gara è stata più pescosa e secondo me più regolare. Come detto ho pescato sempre all’inglese dando pastura con terra e fouilles ed anche qualche bigattino morto e caster. La linea di pesca è stata quella intorno ai 40 metri poco più e come innesco sempre tre o quattro fili di ver de vase aggiungendo in alternanza un bigatto morto o vivo.
Come ti è sembrato il campo gara anche in vista del prossimo mondiale per club che vi vedrà protagonisti come Lenza Emiliana?
Speriamo di aver preso spunti interessanti, questi due giorni mi hanno dato fiducia che con la pasturazione possa entrare un po’ di pesce e la gara si svolga in maniera regolare. Secondo me con il fatto che negli ultimi tempi in questo tratto non ci ha mai pescato nessuno ha influito sulla pescosità. Certo, non è più l’Ostellato di qualche anno fa ma per il mondiale sono fiducioso che qualche pesce possa entrare.
Grazie mille Giuliano, chiusa la parentesi Ostellato ora in questo club Azzurro ti aspetta Peschiera… in bocca al lupo…
Grazie mille, crepi il lupo.
A seguire, alcune foto di Simone Ravizza, relative al club azzurro di Ostellato