DRUPI: ADORO I FIUMI TICINO, MINCIO E LA PESCA A PASSATA

Solitamente, quando il tempo glielo permette, Drupi sale sulla sua barchetta e allunga la sua bolognese sul Ticino Pavese a caccia di grossi barbi perchè adora il fiume di casa sua, ma quando può non disdegna anche altri fiumi come il Mincio a Peschiera, un campo gara quest’ultimo al quale non si nega mai e che frequenta da sempre.

Lo abbiamo visto più volte da quelle parti a pescare ma non solo, anche seduto sulla sedia da regista dietro al picchetto di Maurizio Fedeli per assistere “gratuitamente” a pescate spettacolari a bolognese.

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Giampiero Anelli “Drupi” l’agonismo ce l’ha nel sangue e così spesso lo troviamo partecipante in qualche gara con la sua società, la Ravanelli Trabucco, come domenica scorsa quando ha dato una grossa mano alla squadra impegnata nel provinciale a squadre di Cremona facendo tra l’altro un bel secondo di settore.

Con Giampiero abbiamo fatto una simpatica chiacchierata che vi proponiamo in modo integrale con molto piacere.

Ciao Giampiero come va? spero di non disturbarti…
ma scherzi Alessandro assolutamente no…

So che sei stato a Peschiera domenica scorsa (ieri ndr) eri in gara o a pescare per diletto?
Ero in gara…

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Ah bene, allora mi racconterai com’è andata..
Molto volentieri.. ma prima di parlare del Mincio volevo chiederti se hai notizie dei sorteggi del campo gara del Fissero, siccome dovrei partecipare al campionato italiano individuale, non so se devo andare a Ca Vecchia o a Garolda..

Ma guarda, credo di avere capito che il sorteggio ti ha collocato a Garolda
Ok molto bene, così andrò a preparami per la gara del 3 luglio..

Ora parliamo della gara sul Mincio…
Si, ho sostituito un componente della squadra che per problemi non ha potuto partecipare, e così seppur in condizioni precarie perché ero appena tornato da Roma dove avevo tenuto un concerto, ho messo insieme quattro bolognesi e mi sono reso disponibile..non potevo lasciare pescare una squadra con tre componenti.

E come è andata?
Ho fatto il secondo pescando a bolognese.

Grande Giampiero!!!, la bolognese ce l’hai nel sangue, è la tua passione..
Eh si lo ammetto la bolognese è la mia specialità preferita, io sono arrivato sul fiume, ho guardato l’acqua e nonostante tutti preparassero la roubaisienne, io ho aperto solo canne bolognesi. Stava arrivando un brutto tempo e così tra me e me ho pensato che poteva andare meglio la passata a bolognese. E’ andata bene anche se alla fine mi hanno recuperato e ho dovuto fare il secondo.
Se non si sporcava l’acqua chissà…, sai con tutta quella pioggia i fossi hanno scaricato nel Mincio e l’acqua è diventata grigia e da li in poi il pesce ha smesso di mangiare.

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Con quanto peso sei riuscito a fare il secondo?
allora io porto alla pesa quasi 3000 punti di cavedani e una scardola piccola ma dopo che l’acqua si è sporcata non si è preso più niente. Solo la prima ora si è preso pesce e qualche pesce isolato nei dieci minuti finali.

Ma dimmi, sei arrivato sul fiume, hai osservato l’acqua e hai deciso che doveva essere giornata da bolognese..
Si, secondo il mio istinto doveva essere una giornata da bolognese

Ma come l’hai impostata questa pescata?
Tieni presente che io ho la possibilità di avere informazioni da tanti amici che mi danno delle dritte, come fan tutti d’altra parte, parlo di Gigi, di Mauri e di Aurelio Faccioli, infatti ho chiamato Aurelio e lui mi ha detto come avrebbe pescato lui..

Quel Mincio li mi ricordava tanto il Ticino e a veder l’acqua ho fatto la mia scelta. Secondo me chi ha pescato a bolognese ha pescato da otto grammi in su mentre a mio parere occorreva pescare più leggero. Io ho pescato a sei grammi ma se non rompevo la lenza da cinque grammi avrei pescato con quella. Infatti nella prima ora i cavedani li ho fregati così…. i cavedani sono la mia passione.

Ma tu hai giurato fedeltà a vita alla bolognese oppure un giorno di potremo vederti anche con la canna da feeder?
MAAAAAIIIIIII ah ah ah credo mai!

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Ti invito ufficialmente a venire a luglio in Austria al “frontiere aperte” e tutta l’attrezzatura occorrente per pescare in Drava te la passo io, stai tranquillo che ti toglierai delle soddisfazioni.. in mezzo a tanti campioni del feeder alcuni della nazionale italiana, inglese della Rep. Ceca..
Eh ma quella pesca li non la so fare, perché quando andavo nel Ticino si pescava con cento grammi per prendere gli storioni e non mi ha mai garbato..

Ma sai in Drava ci sono tanti pesci da combattimento, barbi e cavedani enormi, breme, nasen, temoli, carpe e altri pesci..insomma è un bel pescare.
Ma guarda non si sa mai, un giorno lontano vedremo, ma lontano..

Comunque il Ticino e il Mincio, sono due fiumi, l’eccellenza per la pesca a bolognese, giusto Giampiero?
Eh si sono i due fiumi più belli che esistono in Italia a livello di pesca, il Ticino purtroppo è precluso alle gare perché non ha campi di gara adatti invece il Mincio per il mio gusto è il paradiso in terra per un pescatore.
Ieri purtroppo no, perché quel tornado che è arrivato ha rovinato un po tutto, anzi vorrei fare un applauso agli organizzatori perché hanno avuto la lungimiranza e il coraggio di non far partire la gara. Quando hanno visto che le condizioni si stavano schiarendo alle 10,30 hanno dato il vai alla gara e si è potuto pescare bene senza più pericoli.
Invece altre gare iniziate prima, con l’arrivo del tornado, le hanno dovuto sospendere. Peccato perché molti sono andati a provare al sabato inutilmente. Invece a questi qua di Cremona, non so chi sono, gli invio un grande applauso tramite MF per la scelta fatta, bravi e una stretta di mano.

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Tu che hai girato il mondo per lavoro, hai visto altri fiumi che ti avrebbero invogliato ad allungare la canna bolognese? oppure come i nostri non ce ne sono in giro?
No i nostri fiumi sono tipicità tutte italiane e basta, ma in giro ci sono fiumi come quello che attraversa Praga dove non metterei mai una mano dentro, anche a Vienna non è che ci sono dei posti troppo belli da vedere. Probabilmente ci saranno posti belli di sicuro in giro ma quando sono all’estero per lavoro penso solo a cantare.
Invece mi sono trovato bene in Irlanda anni fa e ricordo di una volta quando nel gruppo c’era anche Mario Molinari, ci trovavamo nella regione dei mille laghi, erano gli anni 80, e per la prima volta vidi le breme e i gardon perché in Italia non esistevano.
Già si facevano gare di cinque ore, insomma un mondo diverso. Li trovai un posto molto bello che ricordo ancora oggi dopo tanti anni con molto piacere.

Ma guarda di questa tua trasferta ne ho già sentito parlare, anche perché hai messo dietro gente importante della pesca, eri un po’ cattivo con la canna in mano in quegli anni, giusto?
Beh sono stato anche molto fortunato, devo dire, ebbi un’intuizione che mi venne leggendo dei libri informativi sulle breme, mica c’era internet in quegli anni, e così leggendo scoprii che le breme amavano i vermi, e così mi portai 30 chili di vermi ah ah ah
Ricordo che sull’aereo spesi una fortuna perché si poteva portare tutto senza tanti controlli ma per avere superato il peso consentito ricordo che pagai 32.000 lire di sovrappeso al chilo, spesi una fortuna. Dopo la prima gara ricordo che dovetti barricarmi in camera perché i vari Ian Heaps, l'”orso” e Bob Nudd entravano in camera per rubarmi i vermi. E’ stato bello perché conobbi questi grandi campioni e li mi è andata bene primo perché grazie all’intuizione dei vermi andai bene. In quella occasione vidi le prime roubaisienne, le canne inglesi che in Italia ancora non c’erano.
Poi ho avuto anche un po’ di fortuna e da quella esperienza, che ricordo sempre con grande piacere, imparai tanto.

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In quegli anni la facevi parte del gruppo di Milo, giusto?
si per diversi anni ho collaborato con Milo e ancora oggi ho amici indimenticabili di quegli anni come Adriano Fumagalli, Aurelio Faccioli stesso, c’era Barbetta, Andena, e poi Milo, che è sempre stato un grande. Milo è sempre Milo con la sua classe, la sua signorilità è unica.

Ma voglio dire tu che non sei più un ragazzo, ancora oggi hai voglia di alzarti all’alba per fare gare di un certo livello, perché l’anno scorso hai fatto parte del club azzurro, che non è certo una passeggiata a livello di impegno, giusto? oggi a distanza di un anno se ti venisse proposto lo rifaresti ancora?
Ma certo, anzi più di prima, perché l’anno scorso ho fatto degli errori di ingenuità e di poca esperienza che oggi non rifarei mai, anzi sarei disposto a tutto pur di avere un’altra opportunità per poter rifare quelle gare.

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Mai dire mai, ma insomma cos’è quella cosa che ti nasce dentro, e tu che sei artista e sai come raccontare le emozioni, cos’è che ti spinge all’alba ad alzarti, stare impegnato il giorno prima a preparare le lenze, cos’è che fa muovere questa passione?

Non te lo so dire, si vede che dentro c’è un retaggio che nasce fin da quando ero bambino, quando andavo al fiume e poi vedere questi grandi campioni come Sorti che sta tutto il giorno in ufficio, poi smette e va a pescare con la stessa voglia di trent’anni prima, Mauri stesso che macina chilometri su chilometri tutto l’anno, è una passione che hai dentro ed è inspiegabile, non esiste una formula, un qualcosa che dice …mi piace la pesca perché.., chissà forse perché amo la natura, l’odore dell’acqua che scorre nel fiume, i rumori del fiume… mah!

Dimmi la verità, quando sei sulla barca sul tuo Ticino ad aspettare le abboccate dei tuoi grandi barbi o i cavedani, ti è mai venuta l’ispirazione per scrivere una canzone che poi ti ha portato al successo?
Tutte sono nate li eh, le idee delle canzoni che ho scritto, quasi tutte sono nate sul fiume, sul Ticino, durante le mie lunghe giornate di pesca in solitaria. Poi ovviamente vengono costruite e perfezionate in altri posti, con altre persone che fanno quel lavoro di arrangiatori..
L’imput viene li quando sei in barca, cullato dalle onde del fiume, sei sereno e rilassato, li vengono le idee.
Alcuni grandi successi come “Sereno è” oppure “regalami un sorriso”, possono nascere solo lontano dal casino della città e così è stato. Quando torni da un tournè particolarmente faticosa, affollata, piena di gente e di rumori, allora ti immergi nel silenzio del fiume e dici, “come è bello” e l’anima si rigenera. Sono due mondi che sembrano totalmente diversi ma che nel mio caso sono complementari, non potrei vivere senza l’uno e senza l’altro. Non potrei mai stare senza musica e nemmeno senza pesca. Ci sono stati anni che avevo abbandonato le gare, ma non la pesca, e sentivo che comunque mi mancava qualcosa. Quindi sono complementari e non potrei fare a meno dell’uno e dell’altro. Però potrei non fare mai il ledgering ah ah ah

guarda galleria ultimo concerto di Drupi (clicca qui)

Mai dire mai Giampiero, sono certo che prima o dopo ti porterò in un posto speciale e te ne innamorerai perdutamente. Prima o poi, quando ti diminuiranno i gradi della vista e non vedrai più l’asta del galleggiante e vedrai solo il cimino della canna allora ti darai al feeder, ti aspetto al varco.
Mi farò fare dei trapianti alle cornee, mi farò mettere dentro dei binocoli, ah ah ah
Va bene va bene, vedremo, io sto seduto sul fiume e ti aspetto.
Ok aspetta pure Alessandro, a presto.

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