TROFEO SEI NAZIONI: PC TERAMO MILO, PER SEMPRE NELLA STORIA!

Dopo la vittoria della coppa Italia nel 2015, partecipare al trofeo 6 Nazioni per una piccola società dell’Italia centrale è la realizzazione di un sogno.

I ragazzi del PC Teramo sono volati in Olanda a difendere i colori dell’Italia con molto orgoglio ma allo stesso tempo consapevoli di andare ad affrontare un tipo di pesca a loro poco congeniale.

PC TERAMO

Come in tutte le squadre che si rispettino c’è sempre un leader e nel PC Teramo il trascinatore si chiama Fabio Santori, bravissimo a pianificare tutto nei minimi dettagli, chiedendo a Milo la disponibilità ad aggregarsi a questo gruppo, al quale tra l’altro è molto legato, e poi convincendolo a invitare Steve Gardner in qualità di CT per preparare al meglio la competizione.

Il mercoledì al termine del primo giorno di pesca i ragazzi non nascondevano una certa perplessità, dopo aver fatto una miriade di prove dall’alba al tramonto, iniziavano a preoccuparsi, per non riuscire ad individuare la pesca giusta e l’ansia di fare una figuraccia iniziava a crescere.

Alla sera dopo un attento confronto, sotto la guida esperta di Steve e Milo, si pianificavano le mosse del giorno seguente.

Nella seconda giornata di prove “INCREDIBILE” tutti i ragazzi erano in pesca, sembrava tutto più facile e lo stato d’animo iniziava a cambiare e a crescere la convinzione di non sfigurare.

Decidevano di affrontare la gara del giorno successivo partendo sulla linea dei 6 pz alla ricerca dei persici reali e dei gardon, per poi passare a 13 mt sempre alla ricerca degli stessi pesci e infine insidiare le tanto attese breme, che si sapeva si sarebbero fatte vedere nella seconda metà di gara.

Nel 1° giorno di gara prova superba dei teramani con Sergio Procacci nel 1° settore sfruttava al meglio l’esterno di campo gara con un primo e l’assoluto di giornata.

Nel 2° settore i pesci erano pochi ma Milo d’esperienza racimolava quanto basta per doppiare il secondo;

nel 3° settore Fabio Santori pescava in un picchetto già conosciuto per la scarsità di pesce e alla fine riusciva a strappare un ottimo quarto.

Nel 4° settore Alberto Italiani dominava la pescata sin dall’inizio, prima con il pescetto poi mettendoci una grossa breme che gli permetteva di vincere in tranquillità;

nel 5° settore Andrea Paterna sin dall’inizio era con i primi e solo alla pesa per via di una breme più piccola, doveva arrendersi al pescatore della compagine tedesca.

Prova maiuscola dell’Italia con 9 penalità e a seguire l’Olanda 15, Germania 16 e gli altri tutti oltre i 20 punti.

Euforia e incredulità era lo stato d’animo degli italiani ed era altissima la convinzione di poter far bene anche nella seconda manche e quindi di riuscire nell’impresa.

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La sera ancora analisi della situazione su quella che era stata la pescata del mattino e insieme al Ct Steve Gardner e soprattutto per stabilire quella che sarebbe stata la strategia del giorno dopo nella seconda manche.

Il secondo giorno di gara decidevano di impostare la pescata nello stesso modo con l’unica differenza, di partire a 7 pezzi di canna per avere una resa più regolare poiché si prospettava scarsità di pesce rispetto al primo giorno.

Nel 1° settore Sergio Procacci si trovava in difficoltà e perdeva una grossa breme che gli avrebbe permesso di migliorare sensibilmente il quinto posto finale;

nel 2° settore Fabio Santori guidava sin da subito con il pescetto ma la cattura e la successiva rottura di una breme lo portava fuori pesca per un lungo periodo e riusciva a strappare un quarto a pochi grammi dal terzo;

Nel 3°settore Andrea Paterna, sempre tra i primi, doveva arrendersi alla cattura di grossi pesci all’ultimo momento che lo relegavano al quarto posto, la Germania e l’Olanda iniziavano a rosicchiare penalità e ad avvicinarsi pericolosamente.

Nel 4° settore però Alberto Italiani rimetteva tutto apposto con un bel primo impreziosito da una breme dichiarata al suo spondista dicendogli “adesso prendo una breme” e infatti di li a poco ecco l’elastico uscire all’inverosimile dalla punta sotto la trazione di una grossa breme.

Nell’ultimo settore Milo Colombo chiudeva con un ottimo terzo battuto solamente dagli esterni per pochi grammi, ma ormai la matematica non era un’opinione, per il PC Teramo ERA FATTA!

Nella seconda manche la Germania chiudeva con 13pt poi la Svizzera con 14pt, l’Olanda 15pt e l’Italia 17pt poi gli altri, in virtù delle penalità del primo giorno il PC TERAMO MILO vinceva con 26pt seguita dalla Germania con 29pt e Olanda padrone di casa a chiudere il podio con 30pt.

Il sogno è diventato realtà, tutti hanno tardato a realizzare l’impresa e tra l’incredulità che regnava nel gruppo il leader Fabio Santori interrompeva il silenzio con un urlo liberatorio, la gioia solo allora è stata incontenibile in tutte le persone al seguito, gli avversari che sportivamente si complimentavano e la bandiera tricolore a sventolare al vento.

Il tutto, come se non bastasse, è stato impreziosito anche dal 1°posto individuale di Alberto Italiani grazie a due 1° di settore e un peso totale di 5500gr circa.

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Un ringraziamento particolare va a Steve Gardner, lo stratega di questa impresa, capace di guidare i ragazzi “rosso Milo” verso la conquista del successo.

In questa fantastica impresa ha contribuito non poco il grande Milo che a messo a disposizione della squadra tutta la sua esperienza e tutte le sue conoscenze.

Al ritorno dall’Olanda abbiamo sentito Fabio Santori, quello dell’urlo che annunciava la conferma del successo, e da lui ci siamo fatti raccontare come ha vissuto questa impresa:

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Ma guarda Alessandro, dopo le prime difficoltà siamo riusciti a inquadrare la pesca, tant’è che il mercoledì abbiamo preso tante breme con estrema facilità.

Siete arrivati alla soluzione vincente da soli o la mano di Steve è servita?

Ma non scherziamo, Steve è Steve, senza di lui non so se avessimo fatto bene. Steve ogni sera e ogni mezza giornata voleva fare il punto della situazione, voleva sapere da ognuno di noi che cosa aveva notato, che cosa aveva innescato, voleva sapere sempre tutto ma di fatto a noi non diceva nulla e non ti nego che ci siamo anche interrogati su questo suo atteggiamento. Noi stavamo pescando e ci aspettavamo di sapere cosa dovevamo fare, poi la sera della vigilia della gara ci ha detto per filo e per segno cosa si doveva fare. E in effetti vuoi un po’ di fortuna, vuoi che abbiamo pescato giusto, le breme le abbiamo attaccate.

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Ma cos’è che ha fatto la differenza per prendere queste breme, tanto le breme sono le stesse sia in Italia come in Olanda, non trovi?

No, quelle olandesi sono breme vecchie e sanno leggere e scrivere quindi se non si pescano bene non si va da nessuna parte. Steve ci ha anche confidato che se avessimo pescato all’inglese avremmo preso molto di più, perché lui vedeva le breme dall’altra parte del canale. Ma quello che ha pagato di più è stato il verme sia come pastura che come innesco. Da profano ti dico che questa era l’esca che cercavamo di conservare nel migliore dei modi perché avevamo visto che rendeva bene.

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Scusa Fabio ma con il fouille e ver de vase con la terra e la pastura non ci avete provato?

No la pastura non l’abbiamo proprio usata, se non solo il primo giorno ma poi l’abbiamo esclusa.

Quindi in gara cosa avete fatto all’inizio per fare il fondo?

Abbiamo fatto un fondo di fouille incollato con un prodotto che può sembrare bentonite ma secondo me non è ma ti assicuro che incolla il fouille in maniera incredibile. Immagina una pallina di fouille incollato, rimaneva come una palla di bigattini, decidevi tu se farla più dura o meno dura.

E le lenze?

ma guarda a Steve non gliene fregava niente del tipo di galleggiante o dell’amo, potevi mettere anche un galleggiante tipo peretta, un galleggiante che noi in Abruzzo utilizziamo per pescare le trote nel fiume, un galleggiante di sughero, per Steve era uguale

….l’importante è che il pesce mangi, giusto?

si si l’importante che le breme vadano a prendere l’amo.

Questa è la scuola inglese, fatta di cose semplici con pochi problemi, noi in Italia siamo troppo complicati secondo te?

secondo me si, almeno da quello che ho potuto capire stando una settimana con Steve, loro vedono l’approccio alla gara in maniera totalmente diversa da come la vediamo noi, loro curano le esche in maniera maniacale, noi magari ci preoccupiamo di più del paniere bello, della canna super accessoriata, della lenza spallinata in modo geometrico perfetto, loro no sono più semplici in queste cose. Secondo me, noi i pesci in Italia non li vogliamo prendere..

ah ah ah ci facciamo troppe masturbazioni mentali?

si si sicuro.., e poi lui è uno che ti mette tranquillo, mancava una manciata di minuti e mi diceva, “adesso Fabio agganci una breme vedrai” e così è stato..

Incredibile..

Pensa che Steve ci ha fatto pescare con il filo del 0,10 ci ha vietato di scendere sotto a quel diametro mentre noi onestamente volevamo pescare con fili più sottili, infatti avevo preso un pesce con il filo dello 0,7 e puntualmente l’ho perso. Lui dice che se peschi appoggiato il pesce non guarda il filo.

Però venite a casa anche con un bel bagaglio di esperienza..

si certo è stata una doppia vittoria quella di avere vinto e quella di avere avuto per CT un pluricampione del mondo inglese, e poi vuoi mettere il grande Milo in squadra, ma quando ti ricapiterà più? è stato un sogno!

Ma in tutto questo, possibile che non ci sia stata una nota stonata?

Si hai voglia, la parte relativa all’organizzazione ha lasciato desiderare parecchio, mi vergognavo io, pensa che mentre noi in Italia gli ospiti li trattiamo sempre con i guanti, anzi li vogliamo stupire ogni volta con effetti speciali, in questa gara non avevano nulla, nemmeno il podio e nemmeno l’inno per la squadra che ha vinto. Sono molto deluso per questa organizzazione approssimativa. Vedi quando hai vinto, con l’adrenalina in corpo, l’euforia per la vittoria, con tutti gli amici e parenti al seguito, nemmeno un pò di cerimoniale per le premiazioni tra l’altro fatte con coppe che secondo me erano state riciclate, mah che ti devo dire ci siamo rimasti molto male, noi in Italia siamo diversi.. Pensa che ho dovuto organizzare io il podio.

Beh comunque rimane sempre una manifestazione internazionale e nell’albo d’oro di questa Coppa delle Nazioni avete iscritto il nome del PC Teramo che rimarrà per sempre..
Si certo, per questo siamo molto felici, e pure siamo fieri per avere dato a tutti gli sportivi italiani una soddisfazione. Ringrazio tutti gli amici che ci hanno inviato messaggi e commenti di congratulazioni. Grazie a tutti.

Bene Fabio, ancora tanti complimenti per questa vittoria di prestigio, appena avrò l’occasione ti verrò a trovare a Teramo nel tuo negozio di pesca, il famoso negozio OVERFISH, ottimamente gestito da te e dal tuo socio Sergio Procacci…
Grazie Alessandro, alla prossima e ti aspetto a Teramo.

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