Profili e Personaggi: i campioni della pesca al colpo sotto la lente di Natascia Baroni…………STEFANO AMBROGINI.
Ormai non si fa’ altro che parlare di lui, è da alcuni anni sulla ribalta agonistica, Stefano Ambrogini, dopo le ultime performance è diventato il Re indiscusso del Tevere di Umbertide.
Nessuno come lui, riesce a catturare i furbissimi cavedani del fiume umbro. E’ in perfetta sinergia con questo meraviglioso campo di gara, lo ama ed Umbertide ricambia, regalandogli continue vittorie.
Proprio nella settimana trascorsa, durante il Festival Umbro della pesca, il ragazzo toscano della Lomcer, sponsorizzato dalla Preston Innovations, ha ancora una volta, dopo lo scorso anno, vinto l’International Fishing Show e nella gara del venerdi’, quella del Match Fishing Cup, è stato superato soltanto da un certo Tommy Pickering, sempre a roubaisienne.
Stefano è ben voluto da tutti, umile e simpatico e spiega ad ogni pescatore com’è la sua pescata sul Tevere, che, essendo una cosa naturale per lui, che fa parte di se’, del suo modo di fare, solo lui riesce a sfruttare al meglio e raccogliere questi risultati fantastici.
Non potete immaginare cosa sogna di diventare….. il CT di una squadra di giovani !!! Ecco l’uomo del momento, un Ambrogini come non l’avete mai conosciuto prima!!!
Per M.F.
Natascia Baroni
Stefano, quanti anni hai e di dove sei?
Ho già 40 anni (purtroppo) e sono di Stabbia in provincia di Firenze.
Che lavoro svolgi?
Sono il tuttofare (il garzone di bottega) dell’ azienda di famiglia, che oramai dal 1970 (io sono entrato nel 2003), produce collants da bambina e da donna, per tutti i tipi di danza sopratutto danza classica.
Sei sposato o fidanzato?
Attualmente non sono fidanzato e non ho figli, credo che nella vita non mi mancheranno le fidanzate, ma i figli si. Dovro’ provvedere presto.
A parte la pesca sportiva, pratichi qualche altro hobby?
A parte la pesca faccio footing 3 volte a settimana ed ho intenzione di ricominciare un po’ col tennis, per tenermi in forma.
Qual’è il tuo menu’ preferito?
Adoro molto il cibo ed i piatti tipici, ogni nazione, ogni regione, ogni luogo ha le sue culture culinarie ed adoro apprezzarle tutte. Nella mia regione non posso che adorare i piatti tipici nostrani come la ribolitta ed il lampredotto, naturalmente anche il vino rosso, che preferisco di gran lunga ad un panino mcd e pepsi.
Un tuo difetto ed un tuo pregio?
Beh difetti ne ho tantissimi, e pregi boh…….a queste domande preferirei rispondessero terze persone e non io.
Cosa odi nelle persone?
Non odio niente nelle persone, cerco sempre di capire come mai un individuo si comporta in quel determinato modo, perché credo che ad ogni azione corrisponde una reazione e bisogna capire a fondo prima di giudicare e sentenziare.
Ti ricordi la prima volta che sei andato a pescare, con chi eri e quanti anni avevi?
Certamente da piccolo andavo a pescare con mio padre. Fiumi, laghi e tanta trota lago perché a lui piaceva. Non ricordo bene la data della mia prima uscita, ma credo che ero sotto i 10 anni… sicuro. La prima gara invece alle trote a circa 12 anni.
Cosa catturasti in questa occasione?
Non ando’ benissimo.
Quali attrezzature avevi?
Mi ricordo che usavo spesso canne bolognesi e fisse non piu’ lunghe di 5 mt. E catturavo principalmente trote.
Con quali societa’ sei stato tesserato?
Cominciai a 10 anni circa con l’APS Roberto Sport del mitico Roberto Bettarini che mi ha insegnato molto. In società con mio padre e Carli Giancarlo, con cui attualmente vado spesso a pescare insieme. Ho fatto gare importanti in questa società fino a 18 anni compiuti. Gare in fiume a livello Juniores sia regionale che nazionale. Ricordo benissimo l’Arno a Firenze e molto spesso ad Ostellato. Mi sono tolto soddisfazioni a livello personale nella categoria Juniores.
Ci racconti la tua prima gara di pesca, come ando’ a finire?
Vinsi la mia prima gara alle trote al Lago Azzurro di Borgo a Buggiano e ricordo benissimo che tutti parlavano di me. Avevo 12 anni. E ricordo che pescai con la bombarda, mentre tutti pescavano a galleggiate o pallina. Catturai 8 trote. Ricordo tutto molto bene, come ricordo benissimo un particolare che subito a 12 anni mi fece capire l’ignoranza e cattiveria di qualche agonista. Siccome avevo un mulinello molto rumoroso, e stavo catturando, il mio vicino di gara ( che aveva 50 anni circa ) e non catturava niente, si lamento’ che facevo troppo rumore girando il mulinello. Allora io pescai con l’antiritorno aperto, poiché in quel modo il rumore si attenuava. Io oggi a 40 anni, non mi sognerei minimamente di mettere in difficoltà un ragazzino di 12 anni di fianco a me se prende i pesci…anzi gli stringerei la mano.
Cos’e’ che ti ha attratto della competizione?
La competizione fa’ parte di me…non sono un pescatore ma un agonista puro. Andare da solo a pescare al mare o in fiume non mi attrae, non vedo lo scopo, andare a provare anche da solo dove dovro’ fare a breve una gara, quello si mi piace e lo faccio. Ha uno scopo.
Quando muovevi i primi passi nel mondo agonistico, c’era qualcuno che ti consigliava sull’approccio della gara?
Sicuramente uno che mi dava molti consigli quando ero piccolo era mio padre ed anche Roberto Bettarini.
Quante volte andavi a pescare durante la settimana?
Pescavo almeno 4 giorni a settimana ed il week end sempre gare in Arno a Firenze principalmente. Imparare ad andare in bici da piccoli è meglio!!
C’era una persona che ammiravi in particolare?
I campioni che ammiravo di piu’ senza dubbio erano il Checco Casini nazionale, che vedevo spesso a Firenze e Giampiero Barbetta.
Ed invece oggi chi stimi di piu’ come pescatore e magari cerchi di imitare?
Ho il piacere e l’onore di pescare in squadra da 2 anni con un Campione con la C maiuscola come Checco Casini e quindi non aggiungo altro. Senza dubbio a cavedani uno che ammiro molto e lui lo sa e che ho cercato di imitare avendolo avuto in passato a spalla è Naro Michele. Le prime volte che lo vidi pescare ne rimasi folgorato, mi dispiace che all’ultimo International non abbia fatto bene in gara 2, dopo aver vinto al sabato, mi sarebbe piaciuto salire sul podio con lui……lui secondo o terzo naturalmente… ah ah ah ah ah. Poi c’è anche il Francesco Vaselli nazionale che ammiro molto, perché è semplice come me, non è borioso e sa pescare i cavedani in modo divino, anche se li pesca in modo completamente diverso da me. Meno male che segue la nazionale e non viene piu’ ad Umbertide, senno’ sarebbero problemi per tutti. Prima di questo International l’ho chiamato perché secondo me c’era la pescata che fa lui, quindi gli ho chiesto due dritte per prendere qualche pesce in piu’. Poi sempre li’ ad Umbertide ho molti amici ed ammiro tante persone. Durante le ultime gare, ho fatto sfide bellissime all’ultimo pesce con Fedeli Maurizio e poi ci siamo sempre stretti la mano a fine gara……ricordi indelebili.
Qual è il campo di gara che adori maggiormente?
Campo gara a livello competitivo che adoro maggiormente sono due, dove secondo me a condizioni normali e non in settori esterni, puoi vincere in tutti i picchetti e sono: Umbertide e lo Scolmatore a Vicarello.
E quello in cui trovi difficolta’?
In difficoltà puoi andare ovunque, basta sbagliare dei particolari. Odio molto l’Arno a Pisa, perché a mio parere non è uniforme. Pescare in 5 mt. di acqua e 3 picchetti sotto di te ne hanno 3 mt…..tu magari sei in un fondo a scivolo verso valle o sulle attaccatoie, beh condizionano troppo la pescata…..non mi piace..
La tua tecnica di pesca preferita?
Dovessi scegliere pescherei sempre a galla, che sia a cavedani o carpe in laghetto.
Sei un maniaco delle perfezione?
Sono uno stramaledetto maniaco della perfezione.
Senza la pesca cosa saresti?
Attualmente senza la pesca non sarei niente, non smettero’ piu’, anche perché sono stato dal 1994 al 2008 senza toccare una canna. Troppo tempo ed ora bisogna riprenderlo tutto!!!
Cosa non deve mai mancare nel tuo borsone da pesca?
Nel borsone ci deve essere sempre tutto, ma una cosa che fa’ la differenza nelle gare è l’orologio.
Se in una gara non avessi a disposizione i bigattini, cosa faresti?
Senza bigattini si puo’ anche pescare, dipende dove…ad Umbertide sarei spacciato…..ah ah ah ah ah
Ti ho visto spessissimo pescare a feeder, abbandoneresti mai la roubaisienne per le canne da feeder fishing?
Adoro il feeder ma non abbandonerei mai la roubasienne, li faccio entrambi che problema c’è, anzi spero che molto presto le gare saranno OPEN….tutto libero!!
La gara piu’ bella che ricorderai per sempre?
Un’ ottima gara che ricordo con affetto fu’ nel 1989, quando avevo 13 anni e mezzo, il Campionato Interprovinciale ragazzi che era organizzato dalla Fipsas. Una squadra di 4 ragazzi a box per ogni scuola media della provincia di Firenze. Noi riportammo a Cerreto Guidi il trofeo, vincendo ed io catturai 5 carassi ed una carpa di 3750 kg. all’inglese, a mezz’acqua al Terrapieno. Ricordo benissimo quella gara. La Preside della scuola organizzo’ una festa di ringraziamento nei giorni successivi. Non so se questa gara venga sempre organizzata. Dovrebbero rifarla per avvicinare i giovani alle gare.
Che campionato svolgi quest’anno e come sta andando?
Quest’anno sto facendo il Regionale Toscana insieme al mitico Checco, a Luise Stefano e Bernardi Stefano e siamo primi per il momento. Ho fatto anche una gara di A3 in Arno a Pisa ed ho seguito questa squadra nell’ultima gara dello Scolmatore, dove ero dietro al nostro giovane molto bravo Paolini Alberto, che ha vinto il settore “annientando” a spalla due mostri sacri come Gino Bacci e Roberto Torri. Il mio ruolo da ct mi ha dato molte emozioni ed a fine gara ero emozionato ancora di piu’ che dopo aver vinto l’ International…. lui ha pescato divinamente come pochi altri avrebbero fatto e credetemi sulla parola, dargli delle indicazioni e lui eseguirle dopo un millesimo di secondo e vederlo catturare pesci, vuol dire che aveva piena fiducia in me, in quello che gli dicevo e l’ ho apprezzato molto e lo ringrazio.
Ora vorrei parlare della tua societa’, la Lomcer, che sta raccogliendo tanti successi sia nel colpo che nel feeder. Quali sono i segreti di queste vittorie?
La Lomcer è una società giovane, giovanissima con molte ambizioni. Il presidente Ceragioli Giovanni è una persona squisita, un pazzo di serie A, come dico sempre: ”DIO protegga i pazzi, i ribelli, gli innovatori, tutti i folli che credono ci cambiare il mondo perché quei folli li ci riescono davvero. “La Lomcer appunto ha garisti semplici, non professori, il nostro segreto è il gruppo, parlando molto riusciamo ad avere buoni risultati. Noi, non abbiamo fenomeni in società (eccetto Checco Casini), ma ci scambiamo opinioni e non ci sono invidie, altre società hanno garisti piu’ bravi di noi ma ottengono meno perché tra di loro non si dicono le cose, per invidia e per poter dire io sono piu’ forte di te!
C’è un pescatore con cui in questo momento sei molto affiatato?
Sono molto legato a Matteoli Cristian dell’ Oltrarno Colmic, un fenomeno!
Siamo appena ritornati da Umbertide, hai vinto tantissimo, cos’è che ti lega cosi’ tanto a questo fiume ed alla sua splendida cittadina?
Di Umbertide amo tutto. Non solo il fiume, la gente del posto, il cibo tutto favoloso! Veramente tutto. Da quando ho fatto la mia prima gara nel 2010, che feci un bel 10 di settore…dissi questo posto è una FAVOLA.
Sei stato a stretto contatto, come me, con tutto il gruppo Preston Innovations, essendo tu sponsorizzato da Betti Sport. Cosa ha di magico questa “famiglia”?
Preston Innovations è una vera famiglia , non voglio dilungarmi perché tanti direbbero e vabbè come potrebbe parlarne male. Li invito a venire a fare delle gare con noi e capiranno di persona. Ringrazio pubblicamente la Betti Sport. Fanno troppo , veramente troppo per me. Grazie ancora!!
Ormai conosci abbastanza bene anche il campionissimo inglese Tommy Pickering, a cui hai dato anche qualche consiglio su come pescare con la roubaisienne in Tevere, in questa occasione. Cosa ti piace di questo personaggio e c’è un consiglio che invece ti ha dato lui?
Tommy è un non so cosa, un Extraterrestre, un Sir. Ha vinto 8 mondiali. Non ti fa sentire minimamente a disagio. Gli chiedi le cose e te le dice e poi il giovedi’ sera decide di fare la gara a roubasienne del Match Fishing Cup al venerdi. Giovedi sera a cena mi chiede consigli, io guardo Angelo de Pascalis e gli dico se mi sta prendendo in giro. No, realmente, ha voluto sapere le cose. Io gli ho detto quello che so nel mio piccolo. Lui ringrazia e fa’ l’assoluto. Un fenomeno!!! Un braccio ed un’ intelligenza come pochi al mondo. E’ vero, era esterno di campo gara ma nei giorni successivi l’esterno non ha mai vinto il settore….capite ??? Ha una forza ed una bravura ineguagliabili. Lui alla cena del sabato sera, mi spiega per filo e per segno, quello che avevano studiato loro, come nazionale inglese per i cavedani a Peschiera del Garda. Avevano fatto una gara anni passati. Non so se era un europeo o mondiale, ma vinse Alan Schottorne. 3 giorni passati a pasturare i cavedani con tutte le esche possibili (non a pescarli) e vedere cosa mangiano, come lo mangiano, quando e perchè. Non posso assolutamente spiegarmi cosa mi ha detto nei dettagli ma sono stati 30 minuti di lezione che non scorderò. E’ meglio sapere questo che il tipo di amo, lenza, pallini galleggiante da usare. Domenica pomeriggio dopo aver vinto l’International, mi stringe forte mi dice di essere felicissimo e poi mi da la notizia che il prossimo anno parteciperà all’International colpo con la roubaisienne. Sarà una bella gatta da pelare per tutti!!!
Ma cosa sogni?
Sogno, nell’agonismo, in futuro di creare ed essere ct di una squadra di giovani e seguirla ed arrivare a vincere gare importanti con loro. Il ruolo da ct mi da’ piu’ soddisfazioni ed emozioni che gareggiare. Non credo di essere bravo a livello di tecnica, ma credo di essere un buon stratega di gara.
Invita i giovani ragazzi a pescare, cosa diresti loro?
Ai giovani dico di avvicinarsi alla pesca, alle gare, rispettare l’ambiente e viverlo, meglio 6 ore all’aria aperta in un fiume o in un lago, che rinchiusi in casa al computer. No ?
Ma tra 30 anni, ti vedi ancora con la canna in mano?
Oramai la pesca non la abbandonerò piu’. Ho dovuto abbandonarla per 15 anni. Troppo, troppo!!
Vuoi ringraziare qualcuno in particolare?
Ringrazio tutti , da mio padre e mia madre, che fecero molti sforzi per mandarmi a pescare da piccolo. Alla mai società attuale la Lomcer, al presidente Ceragioli, alla famiglia Betti Sport e Preston Innovations, che fanno veramente troppo per me ed infine a Sandro Zucchini, per il campo gara di Umberide e non solo…
Beh Ambrogini, qui le cene, dopo questa intervista, diventano tre!!!! A parte gli scherzi, non so in questa ultima settimana quanti complimenti ti ho fatto, mi rimane solo da dirti…. continua sempre cosi’!!!
A te Natascia un grosso bacione e ti ringrazio per avermi dato opportunità di parlare. Un saluto a tutti i lettori di Match Fishing!!