CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE: LA PAROLA AI PROTAGONISTI SOLFANELLI, GIAMBRONE, GENOVESI
E come sempre dopo un evento importante noi di Match Fishing abbiamo contattato alcuni dei protagonisti per sentire direttamente dalla loro voce le emozioni che si vivono dopo un risultato davvero importante.
Buona Lettura
MARCO SOLFANELLI – PC BASTIA – CAMPIONE D’ITALIA 2016
Marco, ti avevamo sentito qualche giorno fa come protagonista del campionato, avevi detto che Spinadesco era un campo difficile ma oggi sei super protagonista e l’hai saputo interpretare al meglio…
Campo di gara difficilissimo soprattutto perchè erano 10 anni che non ci venivo ed avevo memoria di quando si pescavano dei carassi in maniera diversa. Ho trovato un campo gara diverso poi un po’ di fortuna e un po’ di esperienza e sono venuti fuori due primi davvero bellissimi. Sabato sono capitato settimo del settore finale e c’era parecchia pesca e ho preso 95 breme riuscendo a battere, seppur di poco, ultimo e penultimo. Domenica pesca molto povera e sono rimasto fisso sulla roubasienne a cercare le bremette e pasturando ogni 20/25 minuti con fouilles e terra e un po’ di pastura utilizzando un grammo poi due e poi anche una vela da tre poiché il canale sembrava imbizzarrito. Hocomunque catturato una ventina di breme, un bel goujon e un po’ di persichetti econ 770 grammi sono riuscito a vincere. Una soddisfazione assoluta perchè andare in un campo di gara dove c’erano persone che si preparavano al cis e che quindi oltre ad essere fortissimi erano anche preparatissimi e arrivare così venerdì mattina e fare due primi sono davvero contentissimo. Una pesca bellissima ma molto molto molto difficile, ci vuole anche della fortuna ed è andata bene così.
Tu non sei nuovo a queste imprese poiché già ne avevi vinto uno con la tua squadra, il PC Bastia. Dopo diversi anni sempre al vertice ora entri nella creme dell’agonismo riuscendo a vantare un titolo italiano sia a squadre che individuale. Immagino che per te sia una grande emozione…
Sono molto emozionato anche perchè ultimamente con le gare ho un pochino allentato, una volta ero molto più accanito, e sono venuto a disputare queste gare davvero sereno e forse il segreto è stata proprio questa tranquillità. Sono convinto che in un campionato Italiano devi pescare bene ma ci vuole un’insieme di componenti che ti aiutino e questa volta sono state a mio favore. Comunque sono davvero contentissimo perchè vincere un titolo italiano è un sogno che uno ha e che difficilmente riesce a realizzare perchè è moltodifficile riuscirci.
Tu sei un agonista del centro sud e in qualche modo con questo tuo titolo rappresenti un po’ i molti agonisti del centro sud che con molto impegno e sacrificio onorano queste competizioni…
Guarda, sono onorato di questo perchè anche nel centro Italia ci sono pescatori davvero molto validi ma abbiamo la sfortuna di affrontare dei pescatori al nord che oltre ad essere molto forti hanno anche una conoscenza di alcuni campi gara sicuramente più approfondita. L’esperienza sul campo gara fa la differenza se non ce l’hai spesso devi andare a naso. Andare a naso con pescatori molto forti la spunti molto difficilmente ma devo dire che questa volta è andata bene.
Torni ad indossare la maglia della nazionale per la seconda volta dopo esserci arrivato tramite il club azzurro. Immagino tu sia orgoglioso di questo…
Davvero, portare la maglia della nazionale è un onore immenso e la speranza di poterci pescare da qualche parte mi accompagna. Ci sono altri pescatori davvero molto validi e molto forti ma se nelle scelte dovesse scapparci di far qualcosina anche per me sarei davvero felice. Sennò mi basterà l’onore di averla indossata.
Grazie mille Marco
Grazie a voi, ma prima permettimi di ringraziare la mia famiglia che mi sopporta e alla quale qualcosa tolgo quando sono via per alcuni giorni per andare a pescare. In più ringrazio tutti gli amici che mi stanno messaggiando ininterrottamente. Devo dire che in tanti mi hanno espresso la loro stima ed avere delle persone che ti stimano in uno sport al quale hai dedicato la vita fa veramente molto piacere.
ANDREA GIAMBRONE – LENZA EMILIANA TUBERTINI
Andrea, arrivi secondo a questo campionato italiano, una medaglia d’argento molto importante che conquisti per la seconda volta sempre ad un passo dalla vetta… è più la gioia o più il rammarico?
Un po’ tutt’e due, il mio obiettivo l’ho centrato perchè volevo rientrare nel club azzurro e con questo risultato ce l’ho fatta. E’ chiaro che poi quando sei lì al sabato che te la giochi e poi non arrivi per un soffio un po’ di rammarico c’è, anche perchè sono arrivato secondo in fiuma e secondo con la mia squadra al cis lo scorso anno, anche se sono comunque contento che poi ha vinto la squadra A, e quindi un pochino di rammarico per queste vittorie sfiorate ci può essere. Ci riproveremo ancora.
Sei comunque giovanissimo quanti anni hai?
Ventotto ancora da compiere a novembre.
Ventotto anni e sei già nel gotha della pesca italiana, hai vinto un club azzurro, due volte secondo ai campionati italiani, secondo al cis… dove vuoi arrivare?
Mah, non te lo so dire. Io pesco, mi piace pescare e cerco sempre di dare il massimo, poi quello che viene va bene.
A Spinadesco un’altra pescata di plaquette, siete andati tutti abbastanza bene, dopo la grande prestazione dello scorso anno e questa sembra (e puoi fare tutti gli scongiuri che vuoi) che questo canale porti bene. Hai trovato un canale simile allo scorso anno oppure è cambiato qualcosa?
L’anno scorso abbiamo pescato corto mentre quest’anno abbiamo impostato la gara a 13 metri e questa è una differenza grossa rispetto allo scorso anno. Poi la pesca delle plaquette è sempre simile, cambiano alcune sfumature ma diciamo che l’impostazione è sempre la stessa. Poi quest’anno sembrano esserci anche altre alternative, ci sono delle alborelle a galla e anche qualche pesce grosso, quindi una pesca un po’ diversa dallo scorso anno.
A livello di squadra siete andati un po’ tutti bene, come ci si sente a far parte di un gruppo di pescatori davvero al top?
Ci si sente bene anche perchè se hai bisogno hai sempre una mano da tutti. Con questo gruppo negli ultimi anni anche io sono riuscito a crescere parecchio e a capire alcune cose che da solo avrei capito in molto più tempo o forse non avrei capito addirittura. E’ un bel gruppo, si parla molto, ci si confronta sempre e credo che i risultati degli ultimi anno lo dimostrino.
Ultima domanda… ti senti di ringraziare qualcuno?
In primis Glauco e Lele Tubertini per il supporto e l’azienda Tubertini che mi dà la possibilità di avere prodotti sempre al top che mi facilitano il compito. Poi tutta la Lenza Emiliana, i ragazzi che pesca ma anche tutti gli spondisti, quelli che ci aiutano e il presidente sempre disponibile a supportarci e sopportarci.
Grazie mille Giambro…
Grazie a te.
MARCO GENOVESI – LENZA EMILIANA TUBERTINI
Marco, partiamo coi complimenti, una bella gara e un bel campionato che ti permette di conquistare una medaglia di bronzo proprio in mezzo a due tuoi compagni di squadra e soprattutto ti permette di tornare a disputare il club azzurro. Immagino che tu possa essere soddisfatto…
Molto soddisfatto, era uno degli obiettivi primari e l’ho raggiunto. Poi quando sei lì è normale che ti venga un pochino “l’acquolina” ma le gare sono così e serve anche un pizzico di fortuna. Comunque va bene così, sono molto contento e l’obiettivo di rientrare subito in club azzurro che mi ero prefissato sono riuscito a raggiungerlo.
Oggi hai fatto una bella pescata, due giorni difficile con un canale avaro che comunque dava la possibilità di catturare qualche pesce…
Mah, sabato sono capitato in una zona dove mangiavano le plaquette ed in settimana coi ragazzi abbiamo messo a posto questa pesca e quindi eravamo tranquilli. Ho preso prevalentemente plaquette da 25/30 grammi facendo 1010 punti con qualche alborellona gigante in mezzo ma sono stato fortunato a capitare nella zona delle plaquette. Domenica invece sono capitato in una zona davvero poco pescosa, avevo già visto che il giorno prima avevano preso poco e anche domenica si è vista qualche mangiata all’inizio poi è andata calando. Io domenica nelle prime battute di gara ho fatto qualche errore, vuoi un po’ l’emozione anche perchè avevo dietro di me un certo Umberto Ballabeni e non me lo sarei mai aspettato nella vita di avere una sponda come Umberto. Ho slamato un paio di pesci e lisciato un paio di mangiate ma per fortuna anche il resto del settore era abbastanza fermo. Poi mi sono alternato con la pesca fuori a plaquette e quella sotto agli orologi ancheperchè avevo un bel posto e un po’ di orologi c’erano, ho “rapinato” anche qualche alborellona e alla fine Umberto mi ha dato coraggio e sono riuscito ad arrivare secondo di settore.
Che lenze hai utilizzato?
Sabato da 0,75 a 1,5 grammi perchè l’acqua era ferma, poi domenica il canale mi ha un po’ spiazzato perchè l’acqua muoveva parecchio e la lenza più pesante che avevo montato era due grammi e devo dire che un po’ ho faticato. Ho usato i galleggianti PRO116, quello nero con antenna in fibra e deriva in acciaio e mi sono trovato davvero bene, ami dell’1M del numero 22 e filo dello 0,07.
E per quanto riguarda la pasturazione? Cosa avete usato?
Ho fatto un fondo all’inizio con pastura non troppo carica e poi ho alimentato con della terra e fouilles e pastura e a seconda di come andava l’acqua ho scodellato una o l’altra. Come pastura un mix di Turbo e Gold Pro Breme classic mentre per la terra un mix di Terra di somma e terra di fondo, quella del sacchetto verde, con l’aggiunta di bentonite.
Tutti o quasi per quanto riguarda la Lenza Emiliana siete andati bene… speriamo sia un buon auspicio per il prossimo cis…
Un po’ mi tocco per essere scaramantico ma devo dire che siamo andati bene e questo dà molto morale al gruppo. Poi quello che saranno le gare della prossima settimana lo vedremo solo la prossima settimana, ma avere fiducia, essere convinti e avere un gruppo molto unito è sicuramente una buona partenza, poi vedremo.
Gruppo molto unito e molto forte visti i risultati…
Sì, davvero in questi giorni sia gli agonisti che gli accompagnatori abbiamo condiviso moltissimo gli indizi che ci arrivavano dal canale, prove molto difficili perchè prendendo poco risulta più difficile fare una impostazione certa, però questa condivisione e questo gruppo unito ci ha aiutato.
Ti senti di dedicare questa medaglia a qualcuno?
Sono un po’ emozionato perchè è pochissimo che è scomparso mio padre perchè sarà un caso ma è stato proprio lui che all’inizio quando ero piccolissimo mi portava a pescare in dei laghetti che erano pieni di persici sole. Lui non era un pescatore ma mi portava lì a pescare questi pesciolini e nella gara di domenica quando ero un po’ in difficoltà la pesca di questi pesciolini mi ha aiutato a fare il secondo di settore e raggiungere il podio. E’ un po’ un aneddoto ma mi piace ricordare quelle pescate e le ho ricordate in tutte queste sere prima di andare a letto e poi in gara mi si è riproposta la stessa pesca e quegli stessi pesci mi hanno poi permesso domenica di recuperare, è stato un bellissimo deja vu.
Grazie mille Marco, un bel deja vu anche per me poiché mi hai portato alla mente le prime pescate con mio padre… davvero bei ricordi, grazie ancora.
Grazie a voi.