CAMPIONATO ITALIANO MASTER – LA PAROLA ALLA MEDAGLIA D’ARGENTO CLAUDIO GARUTI
Una pescata in Acque Alte, il famoso campo gara ubicato sul territorio di Crevalcore, alle porte di Bologna, mi ha fornito l’occasione per incontrare il neo Vice Campione d’Italia di pesca al colpo, categoria Master, Claudio Garuti, Presidente del Team Crevalcore Tubertini, reduce dal week end di Spinadesco che ha decretato il podio finale di questo campionato che, ogni anno che passa, incontra sempre maggiori consensi.
Claudio, una bella soddisfazione questo argento che corona una carriera comunque non priva di soddisfazioni …
“Certo, sono veramente contento di questo argento che arriva giusto dopo 40 anni di agonismo. Sono tanti i sacrifici che facciamo per questo nostro sport e le soddisfazioni come questa le ripagano e ti danno nuovi stimoli per andare avanti.”
40 anni sempre con i colori di Crevalcore…
“Tranne una parentesi, negli anni ’80, alla Castel Maggiore, per il resto ho sempre vestito questi colori di cui sono orgoglioso e per i quali, da una ventina d’anni, rivesto anche la carica di Presidente.”
Claudio Garuti non é solo uomo di Società ma anche di Federazione, visto che sei Consigliere della Sezione FIPSAS di Bologna da diversi anni…
“Si, tra l’altro siamo in scadenza di mandato perché nell’autunno dovrebbero esserci le elezioni. Non so se mi ripresenterò…”
Come agonista di Bologna, credo di poter dire che la nostra Associazione non può privarsi di un uomo della tua esperienza e delle tue capacità di mediazione…
“Ti ringrazio. Del resto, già fare il Presidente di un sodalizio di agonisti come il Team Crevalcore, con una settantina di agonisti a tempo pieno e sempre schierati su vari fronti, richiede una continua attenzione ed una costante mediazione tra le varie esigenze e credo che in questo il mio carattere mi sia d’aiuto.”
Torniamo al tuo italiano Master 2016. Non é la tua prima partecipazione ed altre volte sei arrivato nei piani alti della classifica ma mai come quest’anno…
“Si, mi sono classificato altre volte piuttosto bene ma quest’anno mi sono superato. I campionati spesso si decidono per episodi, a volte favorevoli a volte no. Quest’anno sono state sei prove sempre molto tecniche, differenti tra loro ma interessanti. Nelle prime due in Cavo Lama, in cui ho fatto un terzo ed un primo, ho alternato la pesca corta alle carpette con le canne fisse medio/corte alla roubaisienne ed una discreta carpa, la domenica, mi ha aiutato a vincere. Nelle due prove di Corbara mi sono divertito moltissimo, riscoprendo una pesca dei tempi andati, gambe in acqua, con la pedana a fianco, a pescare all’inglese breme e carassi. Il sabato ho sbagliato in parte l’impostazione, troppo corta, ed ho fatto un quinto, mentre la domenica, capitato nell’ultimo settore, ho volutamente forzato con i bigattini in colla e termino con dodici chili di carassi e carpe che mi hanno fatto vincere. A Corbara ho visto un campo di gara splendido, pescoso e ben tenuto dagli agonisti del posto, che mi ha veramente impressionato.
Le gare di Spinadesco sono state ancora differenti: le ho preparate assieme ad Enrico Landi del GPO Tubertini, un amico oltre che agente di zona della casa di Bazzano, con molta esperienza in queste pesche particolari. Che le nostre impostazioni fossero nel complesso giuste lo testimonia anche il suo piazzamento subito fuori dal podio, quarto assoluto, penalizzato anche da un sorteggio non favorevole nei due giorni. Voglio comunque ringraziarlo per la sua preziosa collaborazione. Abbiamo gareggiato su di un campo gara veramente avaro di pesci, nel quale fino a poche settimane fa si cercavano un po’ di orologi per muovere la bilancia; oggi ci sono dei tratti dove c’è una modesta presenza di plaquette da 20/30 grammi ed altri dove si va alla ricerca di un pesce o due. Il sabato sono stato sorteggiato al primo picchetto del campo gara, in un tratto dove avevamo visto che le bremette c’erano e finisco la gara con il miglior peso di giornata, circa 2.000 punti, tutti fatti ad 11.50. La sera del sabato sono sul podio, al secondo posto. La gara della domenica l’ho affrontata con la consapevolezza che potevo sfiorare un bel sogno; sono capitato in un tratto dove le plaquette erano veramente poche ed in un picchetto dove il sabato c’era … un assente! Qualche bremetta l’ho trovata nei primi minuti poi la pescata é andata spegnendosi per me, mentre attorno vedevo che qualche pesce di taglia migliore ogni tanto usciva. Così sono passato ad usare la cima su cui avevo montato uno Skipper da 2 grammi perché l’acqua muoveva abbastanza, a differenza del sabato; ho abbandonato il fouillis, ho confezionato due palle di pastura all’interno della quale ho inserito dei bigattini sfusi e le ho scodellate sotto vetta. Dopo pochi minuti l’antenna dello Skipper é sparita nelle acque del Navigabile ed un bel barbo nostrano di circa un chilo é finito in nassa dopo un combattimento di alcuni minuti. Con quel pesce riesco a terminare terzo di settore e a conservare il podio finale dietro a Maranzano.”
Una considerazione su Spinadesco, Claudio, anche in considerazione delle prossime prove del CIS, alla quale il Team Crevalcore Tubertini partecipa con una formazione: rimane un campo difficile ed avaro ma qualche pesce in più rispetto ad un mese fa sembra esserci…
“Si. A parte il jolly di una carpa grossa, fino a poche settimane orsono la pesca si impostava prevalentemente sui persici sole, di cui c’era una discreta presenza; oggi gli orologi sembrano più rari e sono piccoli. Sono entrate delle bremette da qualche decina di grammi che però non sono ovunque, almeno nel tratto dove abbiamo pescato noi. Poi ci sono anche pesci più corposi come breme da 200/300 grammi e qualche carassio, ma sono oltremodo rari. Credo che anche quest’anno la pescata del CIS potrebbe risolversi su questi pesciolini, vedremo.”
Veniamo ai prodotti Tubertini che hai usato in questo week end cremonese…
“Come pastura, assieme a Landi appunto, abbiamo optato per la Turbo di Van Den Eynde nella versione Classic mentre come terra per il fouillis abbiamo scelto la Riviere. I galleggianti per le bremette sono stati i PRO 126 da 0.30 ad 1 grammo montati su lenze Next da 0.12 mm e terminali da 0.07/0.08 mm a legare degli ami della serie 2 opaca del 20/22; per la lenza diciamo “da pesci”, ho preparato uno Skipper da 2 grammi sempre su madre lenza dello 0.12 e finali da 0.10 per legare ami del 20 della serie 2 classica. L’elastico nelle mie vette oggi é l’Hybrid: da 0.8 mm per la pesca delle plaquette e da 1 mm per la ricerca dei pesci. Eccezionale!”
Dopo il podio del Navigabile si apre lo scenario degli stage per la Nazionale Master. Aspettative? La Nazionale di categoria è forte e titolata ma, come si dice, “largo ai giovani!”…
“Magari giovani! Scherzi a parte, é naturale che ognuno ci faccia un pensiero ed anch’io farò tutto il possibile per mettermi in luce poi il CT farà le sue considerazioni come é giusto. Certo sarebbe un enorme premio poter vestire la maglia Azzurra almeno una volta nella carriera!”
Dopo la lunga militanza di Luciano Bazza con quella maglia, certamente i pescatori bolognesi faranno il tifo per te Claudio!
“Grazie!”
Angelo Borgatti