TROFEO SERIE A5: ARABONA FISHING CLUB SI IMPONE NELLA TERZA PROVA A BOMBA
Il preannunciato week end della 3 e 4 prova in calendario per l’A5 sul Lago di Bomba, parte dal giovedì con un primo colpo di scena. Il lago, già su livelli idrici molto bassi, è sceso ancora e i primi impavidi che il mercoledì arrivano sulle sponde del bacino abruzzese, anticipando le prove ufficiali, capiscono subito che sarà difficoltoso recuperare gli 80 posti necessari allo svolgimento delle due gare.
Il giovedì mattina il giudice di gara Alibertini, scrupolosamente arrivato per visionare la situazione con la società organizzatrice, verifica che non ci sono le sponde agibili per sistemare tutti gli agonisti. Qualche ora dopo segue il comunicato ufficiale che abbiamo pubblicato real time in anteprima suI Sito:
“ll Comitato di Settore Acque Interne, preso atto che il Bacino di Bomba, a causa del livello dell’acqua in costante diminuzione, non presenta le condizioni di idoneità e di sicurezza per lo svolgimento di una manifestazione con 80 partecipanti, comunica che la 3° prova del Trofeo di Serie A5 prevista sul Bacino in data 3 settembre 2016 sarà divisa in due turni e più precisamente le prime due zone pescheranno sabato 3 settembre mentre la terza e la quarta domenica 4 settembre.
La quarta prova della manifestazione prevista il 4 settembre sarà recuperata in data 1 ottobre (data di recupero) sul Fiume Ufente il giorno antecedente l’ultima prova con lo stesso regolamento particolare”.
Inevitabile una decisione del genere che seppur apre degli scenari imprevisti per la gara, con cambi di zona per i concorrenti e una prova ufficiale a picchetti dimezzati, almeno aiuta per la logistica.
Infatti, il livello del lago è talmente basso che occorre fare almeno 100 mt sulle ripide e sassose sponde del lago per arrivare sul picchetto con pendenze, a tratti, anche del 60-70%.
Qui voglio aprire una parentesi su un argomento che spesso vede pareri contrastanti e che non riguarda solo il lago di Bomba, anche se il riferimento è fatale: è inevitabile fare queste scarpinate degne dei migliori sherpa himalayani anche adesso che abbiamo allungato le gare a 4 ore? Sinceramente, se si fossero svolte le due prove il sabato e la domenica, penso che qualcuno di noi avrebbe messo la salute a rischio.
E’ vero siamo nel mondo dell’agonismo e dovremmo essere “atleti” ma in molti non lo siamo, io in primis, e certe situazioni andrebbero valutate e possibilmente in partenza quando si stilano i calendari.
E questo senza nulla togliere a Bomba, che è sempre stato e rimane uno dei posti più pescosi che io abbia mai frequentato. Tornando alla gara in prima e seconda zona è stata una vera è propria tonnara.
In 10 staccati di qualche centinaio di mt dall’altro settore, in un lago dove forse in questo momento se ti tuffi in acqua rischi di emulare gli addestratori dei parchi acquatici, con il la sola differenza che invece del delfino potresti cadere in groppa a un carassio o una carpa, sono stati fatti pesi impressionanti come i 31 kg di Leardi del sabato o i 36 di Ruffo della domenica.
E questo con la minutaglia che disturbava anche inneschi fatti da 3 chicchi di mais. Considerate che con 18 kg e 50-60 pesci si faceva ultimi.
La 3 e 4 zona è stata più normale almeno il sabato, mentre la domenica la pesca è cresciuta fino a passare i 24 kg con i quali Campili vince il settore B. Le prime due zone sono state certamente più regolari con una pesca a bolognese fatta a 10-15 mt da riva con galleggianti pesanti a farla da padrone, mentre in 3 e 4 zona, con tutte le punte di fuori verso l’acqua, prendere alcuni picchetti significava lottare per evitare le 10 penalità.
Il sabato la BLU MARLIN GGIANTY B con due primi sembrava avere un grosso vantaggio per la vittoria finale ma la domenica l’ARABONA guidata da Ruffo ribalta tutto e alla fine si aggiudica la vittoria con 12 penalità.
Dietro di loro il PC TERAMO A con 13 punti e i CANNISTI PRIMA PORTA con 16 penalità, unici intrusi in un podio tutto abruzzese e in una giornata in cui 5 delle 7 società della regione chiudono nelle prime 7 posizioni, facendo valere l’esperienza dei suoi campioni e la conoscenza del campo di gara.
Un plauso personale in chiusura alla Visciglia che in mezzo a tanti maschietti, in una pesca in cui ci vuole anche il fisico insieme a testa e tecnica, fa un secondo con 28 kg a ridosso del primo.
Ora un altro campo di gara che come logistica non ha niente da invidiare a nessuno ma che dal punto di vista della pescosità spesso delude, mi riferisco all’Ufente dove ci si giocherà la vittoria finale e verranno decretate le retrocessioni.
Per il momento in testa ci sono i Grizzly A del presidente Ponziani che continua a non sbagliare un colpo, seguiti da Arabona Fishing Club e BLU MARLIN GGIANTY B, mentre in zona retrocessione le cose sembrano più fluide con poche chance di rimonta dalla 13 in giù.
Un saluto a tutti i lettori di Matchfishing da Andrea Romanelli