La squadra B del Lenza Club Brezza Colmic vince al Liscione e balza in testa alla classifica.
Doveva essere la gara dei velocisti, degli alborellisti. Si pensava si sarebbero superate le 1000 alborelle nelle 4 ore e probabilmente qualcuno c’è riuscito. Ma domenica 4 settembre chi ha vinto, nella maggior parte dei casi, l’ha fatto pescando i carassi a canna fissa o roubasienne.
Solo nel settore A della zona 3 si è pescata unicamente l’alborella.
A dire il vero c’era stata già qualche avvisaglia la domenica prima, nel Memorial “Ricordando gli Amici”, ottimamente organizzato dall’Arca Lenza Campobasso, allorquando si erano visti diversi carassi e qualche carpotta catturata a roubasienne, ma la decisione di cambiare tattica di pesca e soprattutto di portarsi dietro la rouba o qualche canna fissa, specialmente nella quarta zona, si è avuta proprio sabato mattina, quando di alborelle se ne sono viste veramente poche.
Tuttavia restava il dubbio se partire all’alborella o al pesce di taglia. Coloro che non si ritengono alborellisti, come nel caso di Antonio Citro della CPS Sele, non hanno avuto alcuna esitazione. Canna fissa da 8 metri per tutta la gara e primo assoluto con 18.260 grammi!
“Sì Michele, proprio così. Non mi piace la pesca dell’alborella e credo che non avrei avuto molte chances di vittoria con garisti di altre società sicuramente più bravi di me, quindi ho deciso di impostare la gara con la 8 metri fissa, come ai vecchi tempi, perché c’era abbastanza acqua ed avevo visto che i carassi rispondevano bene.”
Ma hai pescato per tutta la gara così?
“Sì ho fatto tutte e quattro le ore con la 8 metri, pasturando poco, se non all’inizio, durante la pasturazione pesante fatta di pastura Baldini, fornitami dall’amico Nunzio Baldi e mais e devo dirti che mi sono divertito tantissimo. Erano anni che non facevo una gara così con la canna fissa. Poi, portare alla pesa oltre 18 chili di carassi è una bella soddisfazione. Sono contento anche per aver contribuito al buon piazzamento della mia squadra che si è posizionata al quinto posto in classifica di giornata.”
Soddisfatto anche Roberto Carrino, del Team Campagna Milo che sfiora l’assoluto per pochi grammi, ma facendo comunque registrare 18.150 grammi e credo possa essere soddisfatto di questo campo gara.
“Liscione? Stupendo e in ottima forma. Quest’anno diverso dal solito, ero venuto per pescare le alborelle ed invece…..carassi e carpe!
Le prove del sabato ovviamente erano partite sulla regina del lago l’alborella, ben più grandi dello scorso anno, ma durante la pesca ho notato che in alcuni punti si prendevano bei carassi, anche sulla roubaisienne.
A quel punto mi sono trovato spiazzato, bei pesci anche di 3-4 etti ed ho pensato sul da farsi, ho preparato una bolognese da 7 mt ed una fissa da 8, provate e zac… pesci in canna uno dietro l’altro. Che fare? Alborella che ti garantisce in ogni caso dei buoni pesi o rischiare con i pesci di taglia? La sera abbiamo deciso la strategia da applicare. Ho fatto due linee di pasturazione pesante, una sulla linea della 8 mt fissa e una, più leggera, per l’alborella, iniziando con le alborelle, come tattica iniziale stabilita notando però al mio fianco una partenza immediata sui carassi, 5 minuti e tento con la 8 metri fissa, parte il galleggiante ed il primo carassio è in nassa poi il nulla per dieci minuti, torno sulla regina ed inizio a girare.
Dopo circa 30 minuti altri due carassi vengono fuori accanto a me sulla roubaisienne, che fare? Lì mi sono messo in gioco, o tutto o niente, 8 mt fissa e via. Ho iniziato a macinare pesci con delle brevi ma interminabili pause, per chiudere poi l’ultima ora di gara con 29 pezzi in nassa.
Vinco il settore con più di 18 kg di pescato, ma la notizia più bella è arrivata dopo, gli altri due chiudono la prova con un terzo e quarto di settore e con 19 penalità chiudiamo al 4 posto di giornata!!!
Contento? DI PIÙ”.
Ho saputo, però, che avete avuto un grosso problema, che, purtroppo, è capitato anche a noi della Lenza Benevento…
“Sì Michele, in serata è arrivata la notizia che il quarto componente di squadra non sarebbe venuto! Sostituzione tentata e non riuscita, quindi iniziare la domenica con 11 penalità già sicure non è sicuramente bello, ma non sempre va tutto male. Chiudiamo con 19, ma avremmo fatto sicuramente meglio se fossimo stati in 4. Un’ultima cosa, permettimi di ringraziare un grande amico, Andrea Mantegna che mi ha dato supporto in questi due giorni e di complimentarmi ancora con i miei due “colleghi” di squadra Scotese e Busillo per l’ottima prova disputata.
Un pizzico di rammarico c’è, ma va bene così, siamo ancora in corsa per la salvezza e mancano (forse) altre tre prove, ci proveremo….. boia chi molla!”.
Infine, anche Michele Giaschi del Canusium, decide di pescare i carassi, ma a roubasienne.
“Sì Michele, l’alborella non fa per me, così ho deciso di pescare sin da subito i carassi. Mi è andata bene, perché chiudo primo con quasi 15 chili di pesce preso tutto a mais con un galleggiante da 2,5 grammi e pastura gialla da fondo arricchita con un po’ di brasem. Nient’altro!”
Un po’ meno soddisfatto, Michelangelo Tedeschi, dell’APSD Pietrelcina Hydra.
“Sì Michele, ho partecipato a questa seconda prova di A6 con una sola smania: l’alborella. Mi ero preparato molto insieme ai ragazzi della mia società e siamo venuti diverse volte a pescare sul lago di Guardialfiera proprio per fare la mano con questa peschetta che dà tante soddisfazioni e soprattutto permette di fare pesi notevoli, se ben eseguita”.
So che eri bandierina, che ne pensi del campo gara?
“Il campo gara utilizzato è abbastanza omogeneo, pur trattandosi di sponde naturali dove qualche insenatura c’è e ha reso diversa la pescata. Io ho gareggiato al picchetto A1, il primo di campo. A me non piacciono le bandierine e mai come in questo caso ho avuto ragione. In pratica ad inizio gara sono partito con la 2,5 mt per vedere se avevo i pesci come al sabato. Purtroppo da subito ho capito che c’era qualcosa che non andava. Avevo troppo fondo e le alborelle non si sono messe in pastura. Ho avuto un ritmo regolare ma lento nella prima mezz’ora. Poi verso le 10:30 a 45 min dall’inizio ho fatto una sequenza eccezionale di pesci tutti in scia di pastura e tutti pesci abbastanza grandi dai 10 ai 15/20 gr. Purtroppo questa pesca alle 10:55 è finita di colpo, a causa dei tanti black bass che si sono messi in caccia. Per 5 minuti ho contato solo 3 alborelle e a quel punto, visto che nel mio settore qualcuno aveva già catturato qualche carassio con la canna fissa da 8 mt, ho dovuto ripiegare anche io sui carassi pescando a roubaisienne, ma neanche qui il picchetto mi ha fatto sognare… Alla fine delle 4 ore porto a casa un buon 3° con 10.130 gr di alborelle, carassi e scardole. Peccato perché chiudo a 70 gr dal secondo e durante l’ultima parte della gara, accidentalmente, una carpetta sui 200 gr, l’ho liberata subito senza metterla in nassa… Probabilmente il caldo ed il sole mi hanno dato alla testa soprattutto quando un concorrente del mio settore, senza alcun motivo, mi ha dato dello scemo sottovoce senza pensare che potessi sentirlo. Purtroppo l’ho sentito e gli ho risposto a dovere, ma ho dovuto distogliere la mia attenzione dal galleggiante”.
Mi dispiace di quanto accaduto, credo che il rispetto tra concorrenti e la sportività siano le cose più importanti,
“Sì Michele, questa è stata la cosa più brutta di un bellissimo weekend passato con i miei amici a pesca. Io non vivo di pesca, ma la pesca è la mia passione. Non mi permetto mai di offendere nessuno e tanto meno permetto agli altri di farlo così gratuitamente. Avrei preferito fare 3 pescando l’alborella e non usando la solita roubaisienne ma purtroppo è andata così. Avrei preferito avere concorrenti educati nel settore, ma purtroppo non tutti lo sono. In ogni caso le gare sono belle quando ti diverti con gli amici non quando gareggi con gente che non merita nulla”.
Un concorrente, invece, che ha fatto l’alborella dall’inizio alla fine, è Abramo Piantiloso, del Lenza Club Brezza sq. B, oggi primo con oltre 8 chili di alborella.
“E vero Michele, ho pescato sempre l’alborella dall’inizio alla fine con un galleggiante da un grammo. Per fortuna ho trovato delle alborelle di ottima taglia che mi hanno permesso di vincere il settore dove pescavi anche tu”.
Sì Abramo, è stata una bella sfida, combattuta fino alla fine, ma vedevo che, a differenza mia, prendevi delle belle avole. Complimenti.
“Grazie Michele, con gli altri amici di squadra siamo venuti a provare per capire quale fosse il miglior metodi di pesca. Per fortuna vinciamo la gara e ci portiamo in testa alla classifica”.
Alla fine della gara, vediamo vincitori di giornata il Lenza Club Brezza Colmic sq. B con 13 pen., seguito dalla sq. A dei Cannisti Smal’s Tubertini con 15, dall’Irpinia LLX Fish Hunter con 18, Team Campagna Milo e CPS Sele entrambe con 19.
La classifica progressiva, invece, vede al primo posto il Lenza Club Brezza sq. B, seguita dai Cannisti Smal’s sq. A e da Pietrelcina Hydra.
Team Campagna Milo
Cannisti Smal’s
Irpinia LLX Fish Hunter
CPS Sele
Ritengo, quindi, che questo campo gara sia decisamente idoneo e con qualche piccola miglioria potrebbe diventare un ottimo campo gara per il Sud Italia. Sponde pulite, quasi sempre asciutte, acqua limpida e soprattutto con la possibilità di fare svariate tecniche di pesca, dall’alborella con i cannini all’inglese, alla roubasienne, per finire con le lunghe canne fisse. Se si riuscisse a migliorare la strada di accesso alla 3^ e 4^ zona che, in caso di pioggia, sarebbero inaccessibili, sarebbe veramente perfetto.
Infatti, persino chi non è salito sul podio è rimasto soddisfatto della gara, come Federico Masone dell’APSD Pietrelcina Hydra.
“Sì Michele, è un bel campo gara, anche se non omogeneo, ma molto divertente…da riproporre sicuramente! Oggi ho chiuso la gara 5° di settore con 11.190 grammi, impostando la gara sulle alborelle per quasi due ore; poi, girandomi intorno, ho visto che i garisti iniziavano a tirare carassi con la roubasienne e con le canne fisse e sono uscito anche io prima a 11 e poi a 13 metri con grammature di 3 grammi, poco appoggiato e ho avuto una bella sequenza di catture per un’ora e mezza recuperando circa tre posizioni!”.
In ultimo, ma non di certo per ordine di importanza, un meritatissimo plauso per l’organizzazione della manifestazione, affidata agli Amici dell’Arca Lenza Campobasso che hanno picchettato il campo in maniera impeccabile, con cartelli che indicavano il settore e, il giorno prima, i box!
Encomiabile, inoltre, la decisione di destinare parte del ricavato in favore dell’associazione Save the Children, per far fronte alle necessità dei terremotati del Centro Italia.
Decisioni di questo tenore, meritano il massimo rispetto, con l’auspicio che non siano isolate.
Per Match Fishing Italia
Michele Lozupone