MARCHI E CARDINALI CAMPIONI ITALIANI A COPPIE
Marchi Fabrizio e Cardinali Agostino sono i Campioni Italiani a coppie di Pesca al Colpo 2016.
I due atleti del Team Borghetto Tubertini di Mirandola, che pescano assieme ormai da una decina d’anni, hanno centrato il prestigioso obiettivo nel week end del 10/11 settembre scorso dopo due tiratissime prove disputate nella Fiuma Mandria.
I ragazzi di Mirandola sono profondi conoscitori del canale reggiano, disputandovi molte delle gare del loro calendario; questo non vuol dire, però, che vincere sul canale reggiano sia facile, tutt’altro, come sanno benissimo tutti coloro che hanno frequentato alcune volte questo famosissimo campo gara.
Ho sentito proprio Fabrizio Marchi per farmi raccontare come sono arrivati a salire sul gradino più alto del podio di questo campionato italiano
Fabrizio, i complimenti sono d’obbligo ad un campione italiano!
“Grazie” E’ una bella soddisfazione poter vestire una maglia Azzurra come quella che abbiamo indossato domenica scorsa. Debbi dirti che dopo la gara di sabato non ci speravamo più tanto perché solitamente queste gare si vincono con due primi di settore e noi, il sabato, abbiamo chiuso le tre ore al secondo posto, nonostante il sorteggio favorevole ci avesse portato all’ultimo picchetto del campo gara, in Mandria Nuova.”
Beh, certamente un sorteggio buono. Nonostante questo avete chiuso secondi. Che canale avete trovato nelle due gare?
“Prima delle gare si parlava di una Fiuma difficile, dove il primo obiettivo sembrava dovesse essere scapottare. Per fortuna non é stato così, anche se la gara é stata tutt’altro che facile. Come ultimi di gara abbiamo optato per partire uno ad 11.50 ed uno a 13 metri, per non disturbarci. La pescata é stata da subito non semplice: il mio socio é rimasto sempre sulla linea dei 13 metri mentre io dopo circa un’ora mi sono accorciato a 4 pezzi di canna, dove avevo fatto un piccolo fondo iniziale, convinto di trovare la pescata giusta. In effetti a questa distanza ho catturato diversi pesci ma tutti di taglia modesta, come Cardinali del resto. Perdiamo dalla coppia al picchetto 8 che hanno messo in nassa meno pesci ma diversi di buona pezzatura. Non ti nego che eravamo un po’ delusi. Probabilmente abbiamo avuto paura a forzare con i bigattini e non ci sono entrati i pesci di taglia che potevano esserci…”
Posso immaginare! Però vi siete rifatti la domenica…
“Si! Domenica siamo stati sorteggiati nel terzo settore in Mandria Vecchia. La velocità dell’acqua era più contenuta e la pescata si é sviluppata meglio, con lenze medio/leggere. Siamo partiti a 13 metri e qualche carassio di taglia discreta é entrato da subito e a metà gara eravamo già messi bene nel settore. In quel tratto sappiamo che i pesci di taglia si possono trovare a brevissima distanza da riva e così ho curato molto bene la pasturazione a 4 metri da sponda, anche meno, dove ho trovato una breme da oltre un chilo a quattro metri ed un’altra ancora più corta mentre il mio compagno ha continuato a 13 metri, dove, tra gli altri, ha guadinato un carassio da 7/800 grammi. Questi pesci sono stati quelli che ci hanno fatto vincere con distacco il settore della domenica.”
Per vincere un Titolo italiano occorre bravura ma anche un’attrezzatura idonea e all’altezza della situazione. Quali sono stati i vostri materiali?
“Come attrezzatura noi facciamo capo al negozio Eden Sport di Sorbolo (Re), dove troviamo tutti i materiali Tubertini che usiamo nelle nostre gare. Come pastura, molto importante nelle gare in Fiuma, noi abbiniamo la Turbo Classic di Van den Eynde con la Gold Medal Brown di Tubertini. A questo mix aggiungiamo circa 50 grammi per chilo di Touche. Come galleggianti usiamo dei Pro91 nelle misure al massimo fino ad 1 grammo, perché per noi in Fiuma bisogna pescare leggeri anche se l’acqua muove e con ami piccoli come la serie 2 del 20 legati con del Next o del Dragon dello 0.08/0.09. Questo pescando a 13 metri. Nella pesca corta, invece, io aumento sia la misura dell’amo che del filo, arrivando ad usare anche lo 0.128 per ami del 14. Quella pescata viene fatta ben appoggiati sul fondo, con l’esca ferma, quindi si può aumentare il tutto, anche perché si possono trovare pesci veramente importanti.”
Come avete festeggiato questo Titolo, Fabrizio?
“Con una bevuta con i compagni di Società e, io personalmente, anche con un fioretto: avevo promesso che se fossi mai salito su di un podio avrei smesso di fumare. E da domenica pomeriggio non ne ho più accesa una!”
Bravo Fabrizio, complimenti per il Titolo e, soprattutto, per la tua salute!
Angelo Borgatti