SCOLMATORE: …”CON LE BUONE MANIERE SI RISOLVE SEMPRE TUTTO!”
Chi dice che la pesca è uno sport rilassante non ha mai visto i combattimenti tra un pescatore e un clarius del canale Scolmatore a Vicarello.
Lo scolmatore dell’Arno o canale scolmatore è un canale scolmatore del fiume Arno, lungo 28,3 km, che inizia con l’opera di presa, a valle di Pontedera, e termina in mare, nei pressi del Calambrone, al confine tra i comuni di Livorno e di Pisa.
La costruzione fu decisa nel 1954 in seguito all’inondazione di Pisa del 1949 e purtroppo non era ancora completa per la tragica alluvione del 1966.
Nel canale confluiscono alcuni corsi d’acqua dell’entroterra pisano e livornese, come il torrente Tora (nelle vicinanze di Mortaiolo), il Fosso Reale e nell’ultimo tratto, poco prima di sfociare nel mar Ligure, il canale dei Navicelli.
In questo corso d’acqua sono presenti carpe e carassi ma la specie predominante è quella dei clarius o volgarmente detti “gatti americani”.
Trovandoci ad una dozzina di km dal mare non manca anche qualche pesce di acqua salata come il cefalo o l’anguilla.
Il tratto di canale che scorre nei pressi dell’abitato di Vicarello spesso viene utilizzato per competizioni di pesca e negli ultimi anni hanno fatta tappa da queste parti anche gare di livello nazionale del settore colpo e feeder.
E’ bello e comodo ma è quando lo devi affrontare con la canna da pesca le cose cambiano perchè non è facile pescare dove la profondità dell’acqua è bassa tra il metro e i settanta centimetri.
Non è facile pescare con l’azione delle maree che cambiano la velocità della corrente, non è facile pescare dove l’acqua salata quando risale dal mare si mischia con quella dolce causando uno shock all’attività del pesce.
Ma ci sono giorni speciali, quando le condizioni lo permettono, che trasformano il canale in un ring, battaglie incredibili consumate tra le canne che diventano quasi sempre l’unico alleato del pesce per sfuggire alle buone maniere dei pescatori.
La taglia dei clarius è notevole e vi assicuriamo che anche un “pesciolino” da tre chili, quando agganciato all’amo, vi farà tremare i polsi per la forza sprigionata nel combattimento.
E’ un tiro alla fune, una prova di forza tra le attrezzature del pescatore e la forza del pesce.
Il primo farà di tutto per evitare che questi “baffoni” prendano la direzione dei canneti e il secondo spara diritto verso le tane che sa di avere dentro i canneti.
E adesso se non riuscite ad immaginare come può essere una pescata in Scolmatore vi aiutiamo noi di match fishing con questo film dal titolo “……CON LE BUONE MANIERE SI RISOLVE SEMPRE TUTTO” il cui protagonista è un certo Michele Batignani un feederman molto conosciuto nell’ambiente della pesca agonistica.
Volete sapere com’è finita una mezza giornata di pesca? …..proseguite la lettura.
Parliamo di Michele Batignani, figlio di pescatore, trent’anni di esperienza agonistica alle spalle prima con la pesca al colpo ed ora con il feeder, agente di commercio per le regioni Toscana, Lazio, Umbria e Marche per la ditta Betti Sport situata in viale Europa, 17 – 55013 Lammari, Capannori (LU) Tel. +39 0583 33 0875 Fax +39 0583 348113 info@bettisport.it.
Betti Sport è importatore in Italia dei prodotti a marchio Preston Innovations, Korum, Avid carp e Sonubaits.
Michele Batignani abita a Grosseto ad un’ora di macchina dallo Scolmatore e conosce bene come affrontare questo canale avendovi già pescato numerose volte.
Arriviamo sul canale di prima mattina, l’erba è ancora bagnata per via di un forte temporale sprigionatosi la sera prima tanto da velare pure l’acqua del canale.
Si scarica tutta l’attrezzatura in golena e poi si riporta l’auto sulla strada arginale.
Michele ha poche cose, e dice …“poche cose ma buone” per lui la pesca è l’essenza della semplicità, come dargli torto?.
Una volta sistemato il paniere e accessori vari, prima di aprire le canne da combattimento, inizia la preparazione della pastura che risulterà determinante per la migliore riuscita della pescata.
Michele ci tiene a sottolineare: …”siccome qui ci sono dei gatti famelici ho deciso di utilizzare un composto che mi ha sempre dato grosse soddisfazioni.
I Clarius amano pasture al pesce e io in questo canale e sull’Arno Pisano di solito prediligo un mix della Sonubaits composto da pellet CODE RED da 2 millimetri e le pasture Blood worm e margin carp.
La preparazione per cinque ore di pescata è semplice: due pinte di margin carp, una pinta di blood worm e 1,3 pinta di acqua, mischiare il tutto e lasciare riposare per 20 minuti. Poi passare tutto nel setaccio e il composto è pronto all’uso.
Poi prepara una pinta di pellet CODE RED da 2 mm, un prodotto della linea carp fishing ricco di pesce e fegato il quale viene affogato di acqua per cinque minuti per poi aggiungerlo in pastura.
Il nostro Michele passa poi alla preparazione delle esche e per la pescata bastano poco più di un chili di bachi bianchi e qualche etto di bachi rossi.
Ovviamente non mancano gli orsetti che si innescano solo in caso di disturbo eccessivo dell’alborella. I bachi verranno poi incollati con due tipo di colla arabica, una gialla e una bianca.
I vermi sono sempre presenti anche se da queste parti sembra non siano molto efficaci. Un barattolo di mais e nulla più.
Terminato il menù si passa agli attrezzi: Michele essendo un venditore di prodotti Preston Innovations non poteva non utilizzare canne che lui stesso definisce straordinarie per questo tipo di pescate.
Sulla rastrelliera ha aperto una Competition Pro da 13 piedi con cimino medio per pescare sulla sponda opposta con filo in bobina dello 0,26 e un finale dello 0,21 del Pro Power e amo del 10 serie PR 39.
Per pescare sotto monta una Dutch Master 100 grammi con filo dello 0,30 e terminale dello 0,26 e amo del 10 da carp fishing della Avid Carp.
Ma come sarà l’attacco di Michele? niente segreti, ecco qua la sua semplicissima soluzione!
Una controllata ai bachi in colla, direi che sono perfetti.
Ed ora l’ultimo passaggio prima di sedersi sul paniere e dare il via al match con il primo gong. La scelta dei pasturatori è semplice, Michele opta per una gabbietta della Korum con piombo piatto sotto dove poter inserire una nocciolina di bachi in colla e due tappi di pastura ai lati opposti..
La misura è la medium e il peso varia a seconda della corrente dell’acqua con pesi da 20 a 60 grammi.
Siamo pronti! Michele ha caricato la canna e parte sulla sponda opposta.
Pescare è ….. stare seduti ai bordi del canale, ascoltare il vento che spettina le canne, godere del sole che riscalda il cuore e, dopo questi sussulti poetici, la canna all’improvviso ci fa capire che siamo li per pescare e non a caso la prima ferrata è subito pronta.
Ma non dovevamo prendere i grossi clarius, non si parlava di battaglie e di duri combattimenti? Mah!
Ricaricare e rilanciare nello stesso posto e con la stessa esca. Chi la dura la vince!
La canna stavolta non vibra sul cimino come farebbero le bremettine sfigate di Ostellato ma addirittura ha un cenno di decollo dal feeder arm che prontamente Michele stoppa con una contro ferrata da test di reazione. Ecco adesso ci siamo, la battaglia ha inizio.
E’ il primo clarius della giornata, la lotta è tenace, ma il povero pesce non sa che alla fine del manico della canna ci sono due mani attaccate al corpo di un signor mastino pescatore. Per il baffuto “pesce” questa volta non ci sarà scampo!
Non è mai morto, quando sembrava domato l’americano ha un ultimo gesto di reazione, accende il turbo e riparte verso le tane tra le canne e qui son problemi per chiunque e non è un caso che 5 volte su 10 è il pesce a farla franca.
Stavolta ha vinto Michele, il pesce è nel guadino e via con il primo 3000.
La sfida tra baffetti inizia a farsi interessante, vediamo alla fine della giornata come finirà questo film.
Ancora un lancio e ancora uno strike, e vai, in Toscana è tornato un altro Batigoal, scusate, un altro Batifish
Stavolta la battaglia è dura davvero, il pesce non ne vuol sapere di farsi trascinare a riva e lotta furioso come farebbe un gatto nero con un rottweiler incontrato in un giardino pubblico
E’ dura parecchio …” maremma bucaiola” come tira…
Baffi a confronto!
La pescata va avanti e tra pesci persi e acchiappati il film prosegue molto bene. E questo vuol dire che Michele ha scelto e utilizzato i prodotti giusti e gli attrezzi più efficaci.
Bocche fameliche che ripuliscono senza sosta il fondale da qualsiasi esca presente.
Altra corsa altro regalo…pardon altro gatto!
La taglia aumenta, attenzione ai fuochi d’artificio del gran finale!
Le ore sono trascorse veloci e le mangiate continue coronate da dure battaglie hanno reso divertente una normale giornata di metà settimana.
Lo Scolmatore almeno oggi non ha tradito, ha dato diversi pesci, e ci ha fatto capire che Michele su questo campo gara sarà sempre un osso duro e l’uomo da battere perchè Michele ci ha fatto capire che….CON LE BUONE MANIERE SI RISOLVE SEMPRE TUTTO!
Arrivederci alla prossima puntata della serie ……….“quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare”.
Che pescatore…..sei il numero 1 ..si vede che sei un professionista.
Ciao a tutti.
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