BRACCONAGGIO: LA LOTTA CONTINUA…

Arriva proprio oggi ed arriva da Ostellato, uno dei luoghi a noi più cari e più colpiti dalla piaga del bracconaggio, una proposta per contrastare questa disgustosa forma di malaffare.

La proposta arriva dalla politica, in questo caso da Alan Fabbri, capogruppo regionale della Lega Nord Emilia Romagna.

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La pubblichiamo perché pensiamo possa essere una buona proposta e ci auguriamo possa essere approvata all’unanimità.

Il nostro sito non ha colore politico anche perché siamo convinti che la giustizia non abbia alcun colore.

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Riportiamo qui di seguito le parole di Alan Fabbri:
«Occorre contrastare il bracconaggio con tutti gli strumenti a disposizione, sia a livello regionale che nazionale. Quella dei bracconieri (principalmente provenienti dall’Est europeo) ha tutte le caratteristiche di un’organizzazione di stampo mafioso.» Non ha dubbi, il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, nel sostenere che occorre passare all’azione con strumenti diversi. In particolare, dopo gli ultimi accadimenti avvenuti ad Ostellato (Fe): alcuni pescatori sono stati minacciati da bracconieri, i quali hanno inoltre esploso colpi di arma da fuoco. Segno evidente dello squilibrio in campo, tra le associazioni di pescatori sportive, che agiscono in chiave preventiva, e gente senza scrupoli, che minaccia anche a mano armata. «Un fatto inaccettabile e gravissimo – sottolinea Fabbri – che indica chiaramente come questo fenomeno dei pescatori di frodo sia totalmente fuori controllo. Le forze dell’ordine devono poter intervenire con nuovi strumenti e, per consentire un contrasto efficace al bracconaggio, è necessario agire sul piano normativo, sia a livello regionale che nazionale.» La Lega Nord, in Regione ER ha ottenuto almeno un inasprimento delle sanzioni contro i pescatori di frodo, responsabili del depauperamento ittico e dell’ecosistema dei fiumi, ma vorrebbe si facesse di più. «L’esempio di quello che intendiamo – continua Alan Fabbri – lo abbiamo visto a Lodi, dove, con un’operazione capillare, si è messo in pratica forse per la prima volta il resto di bracconaggio». Con sei cittadini romeni denunciati per “bracconaggio ittico” dal Corpo forestale dello Stato. «Bisogna fare approvare al più presto un progetto di legge in Regione – continua Alan Fabbri – che riprenda gli accorgimenti già segnalati dal comandante della Polizia provinciale di Ferrara, Claudio Castagnoli. Intanto, si potrebbe cominciare con il non rilasciare più licenze per la pesca professionale nelle acque interne. Perché già questo eviterebbe a molti stranieri senza scrupoli di potersi proteggere sotto questo ombrello protettivo.» L’intervento deve avere carattere d’urgenza, fa capire il capogruppo leghista, perché «ogni giorno perduto rappresenta un regalo ai bracconieri dell’est.

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