Alla coppia Draghetti-Zini, la 2° edizione della Coppa Laghi di Molinella!
Ancora una volta, il bellissimo impianto commerciale dei Laghi di Molinella, in provincia di Bologna, ha ospitato una manifestazione importante del circuito del feeder fishing.
Infatti sabato 4 e domenica 5 febbraio, si è svolta la seconda edizione della Coppa Laghi di Molinella, vinta lo scorso anno da Angelo e Massimiliano De Pascalis.
Come da regolamento, sono state dodici le coppie che hanno partecipato a questi due giorni di gare, sfidandosi senza esclusione di colpi, in due giornate caratterizzate da condizioni meteo stile anglosassone, che hanno mutato l’impianto rendendolo la competizione ancora più avvincente e piena di suspense.
Il lago grande, in cui si è svolta la “due giorni”, è sempre molto tecnico e difficile da interpretare, nonostante l’alta densità di carpe presenti nelle sue acque.
Lanciare con precisione vicinissimo ai contorni delle isole, anche a distanze di 40 mt., appoggiando il method in spazi ristretti fra i rami sporgenti, non è cosa facile soprattutto quando vento e acqua disturbano l’azione di pesca, ed è proprio questo particolare che fa’, in questo lago, la differenza nel periodo invernale.
Sono convinta, che in queste condizioni, le carpe trovare riparo sotto la vegetazione e le piccole insenature presenti davanti al proprio picchetto diventano il posto ideale dove attendere la mangiata.
A mio avviso, analizzando le attrezzature utilizzate dai pescatori presenti, le canne piu’ adatte sono di lunghezza compresa tra 10’ e la 11’ ft, perché perfette per effettuare un lancio teso in modo preciso, utilizzando pasturatori da 15 fino a 45 grammi ed anche, per il fatto che in queste misure si possono trovare canne sufficientemente morbide, che consentono l’uso di fili sottili ed ami di piccole dimensioni, particolare super importante nella pesca invernale.
Da tempo seguo il circuito feeder, ed in queste ultime occasioni, ho avuto la fortuna di vedere diverse competizioni in questo stupendo impianto, ognuna sempre diversa dall’altra, per questo penso che Molinella sia una delle Fisheries italiane meritevole di ospitare competizioni di alto livello.
Tornando alla gara, posso raccontarvi che anche in questa due giorni, c’e’ chi ha impostato la gara sull’utilizzo di esche naturali e chi ha dato fiducia ai classici band’um, affondanti o galleggianti di vari colori.
Entrambe le esche hanno dato i loro risultati, ma come ho potuto notare, coloro che hanno capito, nelle varie fasi di gara, cosa il pesce gradiva di più, hanno avuto i risultati migliori.
Devo ammettere che assistere ad una competizione, a cui partecipano personaggi di spicco dell’agonismo feeder, conferma quanto penso già da tempo, e Molinella mi ha dato la certezza che negli Impianti commerciali sono si, presenti zone più popolate ed altre meno, ma se queste si affrontano con capacità e metodo, anche un posto apparentemente poco produttivo può gratificare con una buona risposta in termini di catture.
E’ innegabile, che seguire dal vivo lo sviluppo di una pescata di questo tipo, oltre ad essere coinvolgente conferma la capacità di alcuni atleti nell’adattarsi alle varie situazioni indifferentemente dal tipo di pasturatore e dalle regole utilizzate.
Altro aspetto, a me ben evidente, emerso in questo weekend, è la crescita tecnica complessiva di chi si è avvicinato al feeder già dalla scorsa edizione, infatti ho potuto notare diversi pescatori provenienti da altre realtà, che con impegno e determinazione si sono presentati con tutte le carte in regola per poter competere anche con chi si era distinto un anno fa. Buon segno per il Feeder!
Per quanto riguarda la pastura ed il pellet, è stato difficile carpire con esattezza i mix utilizzati, anche perché il meteo ha limitato la mia attività, comunque la sensazione che ho avuto è che come per le esche, chi ha saputo alimentare con la tipologia giusta ed il tempismo corretto, ha ottenuto dei risultati strepitosi, quindi fissarsi su pastura o solo su pellet, a mio avviso era deleterio.
Insomma, una pescata sicuramente non statica, ma che si evolve in continuazione nell’arco delle 5 ore di gara. E’ il bello di questa tecnica, non pensate?
Avere una mentalità aperta può sicuramente essere d’aiuto, soprattutto in momenti in cui il cimino stenta a muoversi e dove, cambiare tattica o magari semplicemente l’ innesco, può risultare fondamentale.
Ma ora basta, altrimenti dalla prossima gara mi chiedono i diritti, ha ha ha….
I Laghi di Molinella, vengono apprezzati da tutti, per la loro particolarità, per l’ospitalita’ e per la disponibilità che gli amici della Società Pescatori Molinella, mettono a disposizione dei loro ospiti.
Ma ritorniamo alla gara, in entrambe le due prove della durata di 5 ore ciascuna, i componenti delle 12 coppie ammesse, si sono divisi su due sponde, uno per coppia, quindi uno sulla sponda destra e l’altro sulla sponda sinistra, con un abbinamento studiato, che metteva in corrispondenza un picchetto esterno “buono”, con uno interno non tanto pescoso e viceversa.
Al contrario la domenica, prevedeva l’inversione dei picchetti, per rendere ancora piu’ interessante la gara.
E cosi’ è stato, ve lo assicuro!!! La competizione è risultata avvincente ed incerta fino alla fine, specialmente per le prime posizioni, e la giornata piovosa ha reso molto complicato lo svolgimento dell’azione di pesca, ed ha trasformato la sponda davanti all’entrata in un deserto dei Tartari.
Pensate che l’isola centrale fronte entrata, da sempre rinomata come “Isola dei Famosi” ha prodotto solo poco meno di 25kg…….Incredibile!
Questo ha reso il tutto, ancora piu’ bello, e durante l’aggiornamento di metà gara registrando le catture dei singoli pescatori, ho da subito capito che ormai si trattava di una sfida a 4 coppie, con distanze di peso quasi inesistenti per un impianto come quello di Molinella.
Alla luce dei risultati di sabato, dove la coppia formata da Zini e Draghetti con 45180 punti, aveva vinto la prima prova con circa 960 grammi di differenza sui fratelli De Pascalis, che totalizzavano 44220 punti, terzi si attestavano Alis-Bruina con 37780 punti, quarti Govi-Manni con 35260 punti e quinti i toscani Ermini-Moretti con 31780 punti, assoluto di giornata Draghetti con 32940 punti al picchetto 25, si prospettava una lotta all’ultima cattura.
Purtroppo al primo conteggio la coppia Alis-Bruina, nonostante delle catture di taglia importante, usciva dai giochi, in quanto i loro diretti concorrenti avevano gia’ tutti circa 15/20 catture.
Il duo Ermini – Moretti, stava diventando un serio pericolo per le altre, mentre sulla sponda opposta all’entrata, avveniva una bella sfida tra Massimiliano De Pascalis, Roberto Maini, Mirko Govi e Diego Bruina, posizionati in picchetti vicini, nella terza isola.
La tensione sulla sponda si poteva toccare con mano, finche’ alle 15.00, la gara finiva e prendeva il via la pesatura.
Al termine la coppia Draghetti-Zini vinceva la seconda edizione della Molinella CUP con 76680 punti, davanti a Ermini-Moretti, secondi dopo una grande rimonta, con 71360, terzi Angelo e Max De Pascalis con 68940 punti e quarti la coppia Govi-Manni con 63220.
L’assoluto nella seconda giornata lo totalizza Federico Ermini con 28960 punti al picchetto 22.
Al termine, Super festeggiamenti da parte di tutti i partecipanti ai vincitori, e come di consueto consegna dei premi speciali a chi si era distinto durante il weekend………..Ragazzi stò ancora ridendo……..
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Non mi rimane che darvi l’appuntamento a gennaio del prossimo anno, con la terza edizione della Coppa Laghi Molinella, che vedrà una novità nell’assegnazione di tre posti, messi in palio in una pre gara di qualificazione.
Comincio a pensare che certe gare siano un appuntamento da non perdere, e anche solo seguirle sulla tele……………chissà magari il prossimo anno con il supporto di un’ emittente televisiva………
Per M.F.
Natascia Baroni
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