RENDIMENTO NORD: record e vetta della classifica per il campione Gianluigi Sorti.

E’ la colonna portante della Ravanelli Trabucco ed un punto fermo della Nazionale italiana di pesca al colpo da ben 24 anni, Gianluigi Sorti, è uno dei pescatori piu’ forti in Italia e lo ha dimostrato ancora una volta, vincendo la classifica di Rendimento Nord per il quadriennio 2012/2016.

Ma non si è accontentato solo di questo, ha fatto registrare anche il nuovo record, totalizzando una media da paura 2,04 punti, dopo una stagione combattuta a suon di ottimi risultati con il “rivale” Giuliano Prandi.

Sorti, aveva gia’ conquistato questo titolo nel lontano 1999, ed ora lo aggiunge al suo lunghissimo palmares di vittorie.

Ma non mi voglio dilungare troppo, passiamo al “sodo” e leggiamo l’intervista che  mi ha gentilmente rilasciato Gianluigi, e che  ringrazio  pubblicamente, per la sua infinita cortesia.

CLASSIFICA RENDIMENTO NORD

Per M.F.

Natascia Baroni

Per prima cosa Gianluigi, ti ringrazio per avermi concesso questa intervista e ti faccio i complimenti da parte di tutta la redazione di Match Fishing, per aver conquistato il primo posto nella classifica del Rendimento Nord, addirittura con il nuovo record di media 2,04 punti!!! Una bellissima soddisfazione personale?

Si, sapevo all’inizio della stagione di avere ancora una volta la possibilità di vincere questa particolare classifica, già vinta nel lontano 2000. Era indispensabile che anche la stagione 2016 fosse buona e mi permettesse di mantenere il vantaggio acquisito nei quattro anni precedenti. La partenza è stata pessima nella prova del Pasinetti ma poi ho recuperato. Non è facile riuscire ad avere una media così bassa se consideri il numero elevato di prove, quasi 50. Dopo tanti anni essere nuovamente al vertice e con il record assoluto di media è veramente incredibile. Questo dimostra ancora una volta che la grande passione per la pesca e le competizioni ti possono concedere belle soddisfazioni, nonostante i capelli bianchi.

Un risultato sicuramente non facile da raggiungere, vista la concorrenza di tanti campioni, soprattutto il “duello” tra te e Prandi, il quale che chiude al secondo posto con media 2,09!

Giuliano è una bella persona e un gran pescatore, determinato e grintoso. Poche parole e tanti pesci nella nassa. Sono certo che mi perdonerà se quest’anno l’ho superato. Ha già vinto più volte questa classifica e la rivincerà nuovamente.

In più, a chiudere un’ottima stagione, anche il secondo posto al CIS colpo con la tua squadra di sempre, la Ravanelli Trabucco, dopo una splendida rimonta, in cui avete dimostrato ancora una volta di non mollare mai fino alla fine e di essere sempre tra le prime società d’Italia?

Verissimo!!! Proprio una bella soddisfazione essere riusciti a conquistare l’argento soprattutto perché, dopo una partenza molto incerta e problematiche interne la squadra, abbiamo avuto il grande piacere di avere Andrea Trabucco in prima fila. Con la coesione della squadra tutto è andato per il meglio. Onore ai vincitori che hanno meritato il trionfo per una stagione da incorniciare. Per la stagione 2017 la Ravanelli Trabucco si presenterà con un nuovo gruppo di ragazzi al CIS, decisamente più GRUPPO, che mi auguro possano togliersi delle belle soddisfazioni, in armonia e serenità.

Sono curiosa: qual è stato il tuo anno peggiore per quanto riguarda l’agonismo?

Non posso soddisfare questa tua curiosità! Non ricordo nemmeno gli anni in cui ho vinto i 4 titoli italiani individuali o i 10 titoli mondiali a squadre, 6 con la nazionale e 4 con la Ravanelli, figuriamoci se ricordo il mio anno peggiore! Non ricordo proprio ma sicuramente il peggio arriverà.

Ma ora ritorniamo a parlare di questa tua splendida annata: il campo di gara che ti è piaciuto di più e quello invece che ti ha deluso?

Sicuramente il più difficile è stato lo Scolmatore. E’ stato un vero disastro, forse anche perché le aspettative erano alte, vista la buona pescosità dell’anno precedente. Va detto che il periodo migliore del canale è quello molto caldo e ci siamo stati verso la fine di giugno, forse troppo presto. I migliori sono stati il cavo Lama ed il lago di Corbara. Il primo è da tempo il più bel canale da carassi, forse ormai l’unico, specie se le immissioni sono generose e importanti come quelle effettuate nella stagione 2016. Il lavoro di recupero dei pesci a fine stagione, il parcheggio nelle vicine strutture adeguate e la re immissione ad inizio stagione sono operazioni molto importanti e fondamentali per la salvaguardia di questo campo di gara. Molte altre realtà dovrebbero prenderne esempio. Il lago di Corbara, pur con qualche difficoltà logistica legata all’abbassamento del livello dell’acqua, è stato a una meravigliosa sorpresa per l’enorme quantità di pesce pescato e per il grande ritorno di competizioni con il mulinello e la tecnica all’inglese.

 

Tra le tantissime gare fatte nel 2016, ce n’è stata una in cui hai trovato più difficoltà e perché?

La peggiore in assoluto è stata sicuramente la prima prova del campionato europeo in Olanda. Tutti i settori interi (37 pescatori) erano separati da ponti, il mio aveva persino un pontile tra i numeri 5 e 6, quindi oltre i concorrenti iniziali c’erano i due esterni questo pontile lungo circa 20 metri. Ho avuto in sorte credo il numero 14 ed ho preso pochissimi pesciolini, se non ricordo male solo 140 grammi. Nel sottoriva quasi nulla e lungo nessuna brème. Brutta gara e brutto ricordo, specie per non aver apportato il mio contributo alla squadra.

Ed invece quella in cui la fortuna e la bravura sono andate “di pari passo”, regalandoti una giornata fantastica dal punto di vista agonistico?

Ricordo con molto piacere la prima manche del mondiale in Bulgaria. Dopo una partenza tranquilla e qualche difficoltà, la pescosità è aumentata progressivamente con il passare del tempo, grazie all’impostazione concordata per la gara, e ho chiuso la prova vincendo con un bel margine di vantaggio. Una bella pescata di carassi all’inglese, come riscontrato durante le prove settimanali con il gruppo. Ancora una volta mi presentavo alla seconda prova finale con la possibilità di vincere il titolo iridato individuale. Purtroppo il giorno successivo non è stato così brillante e addirittura ho slamato una bella carpa nel sottoriva a pochi istanti dal fine gara. Peccato!!!

E’ uscito il calendario ufficiale per la stagione che ormai è alle porte, cosa ne pensi delle date e dei campi di gara scelti?

I campi di gara sono decisamente belli ed interessanti. Quest’anno hanno deciso di svolgere il campionato in 4 fine settimana, per limitare i costi delle trasferte, e quindi solo quattro week end. Campi interessanti e tecnici come Adria e il canale Navigabile sono stati messi a riposo. E’ opportuno cambiare per alleggerire la pressione agonistica, spesso troppo eccessiva, e per ritornare in altri campi gloriosi e storici come ad esempio Ostellato e il Fissero. Ottimo il cavo Lama che lo scorso anno ci ha regalato una gara spettacolare e regolare. Non si poteva poi non tornare a Corbara, per il record di pescosità, tecnica di pesca e la grande ospitalità con cui siamo stati accolti. Unico neo sono le date delle prove del Fissero, inizialmente ai primi di settembre e poi spostate verso la fine. Solo dopo due settimane le ultime due prove a Corbara. Praticamente in tre settimane abbiamo metà campionato. Purtroppo ci sono i mondiali in Belgio e credo non si potesse fare diversamente per la partenza ed il rientro degli azzurri.

Sorti mentre guadina una breme sul lago di Corbara

 

Quali obiettivi ti poni di raggiungere quest’anno?

Tutti quanti noi della Ravanelli abbiamo un grande regalo da fare al presidente Walter Zangani, e non solo a lui. Tornare sul gradino più alto del podio è molto difficile e ci vuole sempre una buona dose di fortuna. Partiamo fiduciosi come sempre ma forse quest’anno ancor di più, il gruppo è ottimo e la buona collaborazione, la fiducia, il rispetto sono fondamentali per una buona base di partenza. Personalmente sono stato convocato in Nazionale per la stagione 2017 e ci metterò tutto il mio impegno possibile per onorare la maglia azzurra, come sempre credo di aver fatto.

Visto che hai parlato di nazionale, se non ricordo male, tu ne fai parte  dal lontano 1993!

Si, esatto. Quest’anno è la mia 23° convocazione e dal lontano 1993 ho partecipato a tutti i mondiali ad esclusione del 1996, quando si svolsero in Italia a Peschiera del Garda, e nel 2005 in Finlandia a Lappeeranta. E’ una bella soddisfazione vestire la maglia azzurra e finché avrò la passione e la forza per essere competitivo sarò onorato di farne parte e di portare il mio contributo individuale per la squadra.

Nel 2017 vi aspetta l’Europeo in Italia, sul Canal Bianco a Loreo dove sicuramente darete il massimo per portare il titolo a casa. Già hai la testa proiettata verso questo obiettivo, oppure è ancora troppo presto per pensarci?

La convocazione per la squadra nazionale è arrivata anche per la stagione 2017, come già anticipato. Se sarò convocato per gli Europei ad Adria non lo so ancora. Sicuramente è un obiettivo importante per l’Italia. Quando si gioca in casa i favori sono d’obbligo ma il campo di gara ed il tipo di pesca sono idonei anche a molte altre nazionali. Sarà dura come sempre ma sono certo che tutti coloro che difenderanno il tricolore italiano si impegneranno al massimo, come sempre ho visto fare in ogni manifestazione internazionale a cui ho partecipato. Non è facile interpretare al meglio queste gare e molte sono le nazionali preparate in questo tipo di pesca.

Quali sono le Nazioni che temi di più?

Oltre all’Inghilterra, la più temibile da molti anni, dico Ungheria, attualmente in carica dopo il successo in Bulgaria del 2016, Francia, Olanda, Belgio, Serbia, Slovacchia e altre nazioni dell’Est Europa. Invito calorosamente TUTTI quanti a non perdere l’opportunità di vedere in azione di pesca i più forti pescatori europei, potrete osservare e imparare molte cose.

Dobbiamo sperare in una pescata alle brèmes, oppure l’incognita dei siluri potrebbe essere a nostro favore?

In Canal Bianco spero sinceramente che i pesci predominanti siano proprio le bremes, non certamente i siluri. Ho sentito che forse non verranno considerati validi, come lo scorso anno in Bulgaria i temoli russi o nel 2011 gli stessi siluri ad Ostellato. Data la stagione avanzata in cui si svolgerà il campionato spero che il campo sia pescoso e divertente come molte altre volte. Anche in questo canale di grande portata d’acqua nessuno sa cosa succederà dopo una settimana intera di pasturazione. Chi verrà a vedere la manifestazione lo potrà raccontare e vedere con i propri occhi.

Bene, le mie domande sono terminate, grazie ancora Gianluigi, per il tempo che mi hai dedicato ed faccio a te ed a tutta la Ravanelli Trabucco, un grosso in bocca al lupo per la prossima stagione. 

Grazie Natascia e …. crepi il lupo!!! Sono io che Vi ringrazio per l’intervista, ne sono veramente onorato. Un caloroso saluto te, alla redazione di MF e a tutti gli appassionati di pesca sportiva.

 Una caratteristica del campione lombardo è la concentrazione che non gli manca mai sia che peschi ai massimi livelli sia che sia impegnato in una gara amichevole.

Lago di Corbara, la pasturazione deve essere eseguita da “cecchino” e Sorti lo è sempre stato.

Foto del 2016 a Corbara dove si disputò il gran finale del CIS colpo. Qui il team Ravanelli al gran completo

Felice e sorridente sul canale Circondariale di Ostellato nel 2011 quando vinse con la squadra del team Italia l’oro mondiale

Un campionato europeo in Bielorussia dove a prevalere è stata la pesca all’inglese

In primo piano a margine di un mondiale in terra della repubblica ceca

Le chiari acquee del Mincio a Peschiera non hanno segreti per il campione bergamasco che qui lo vediamo alle prese con un  grosso cavedano appena catturato.

 

Anni di presenza in nazionale lo hanno consacrato come una icona dell’agonismo di vertice. Qui lo vediamo in una foto scattata dal nostro Alessandro Scarponi a Merida in occasione di un Mondiale per Nazioni in Spagna sul fiume Rio Guadiana .

Una foto scattata in canalbianco ad Adria durante la fase della pasturazione di terra e fouille

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