IBERIAN MASTER FEEDER: DOMANI SI PARTE CON LA PRIMA MANCHE

Inizia domani venerdì 2 marzo fino al 5 marzo l’edizione 2017 dell’Iberian Master feeder.
Teatro di questa kermesse internazionale ancora una volta il magnifico fiume che scorre a Riola a Valencia.

La nostra corrispondente Natascia Baroni è presente sul luogo per seguire l’evento del feeder mentre a Fortaleny, in altra zona, si disputa la 12° edizione dell’Iberian Master Match Fishing dove in gara ci sono i nostri Andrea Fini e Jacopo Falsini.

Il fiume quest’anno si presenta perfetto con acqua alta e pulita e la pesca sembra essere più redditizia sulla linea della tre quarti o dall’altra parte se ci si ritrova con la sponda pulita.
Inneschi i soliti bigattini, vermi e mais e da quello che si è visto gli spagnoli utilizzano anche tanto mais. Gli orsetti non fanno la differenza se non per eliminare le tocche del pesce piccolo.
I pasturatori maggiormente utilizzati sono i zippla, le gabbiette in plastica e in ferro, i long distance e qualcuno anche gli open end, le grammature vanno dai 30 ai 50 grammi.
I concorrenti hanno trovato giornate sempre molto soleggiate che rendono gradevole le ore trascorse lungo il fiume.
Sono stati decisi tre settori, A e B come l’anno scorso e quest’anno con il fatto del mondiale per club di feeder hanno aggiunto anche il C a valle del ponte perché.
Gli iscritti sono di più dell’anno scorso.

Il settore A sembra essere il più difficile per via degli incagli sul fondo ed è quello dove l’anno scorso sono capitati tutti gli italiani insieme mentre il settore B e il C hanno le stesse caratteristiche.
Gli italiani sono numerosi e li vediamo molto bene anche perché la pescata è a carpe che sanno pescare e questi pesci vanno da un chilo a massimo tre chili di peso.
In ogni caso può uscire sempre il jolly come la carpa catturata nelle prove da 7 chili.

I picchetti esterni, ce ne sono ben 6, possono essere determinanti ma in ogni caso le carpe del Riola non sono facili da pescare vista la potenza che sprigionano quando sono allamati.
L’alimentazione prevede due scelte: nei pasturatori si carica o pastura o bigattini incollati e questo sembra l’approccio giusto per insidiare le carpe.
Fili utilizzati dal 16 al 20 e gli ami dal 14 al 20.
Gli italiani durante le prove hanno fatto gruppo anche per scambiarsi le idee sulla pescata e stessa cosa la sera a cena dove la goliardia prende sempre il sopravvento.

L’organizzazione è perfetta e anche in questa edizione non è mancata la classica paella offerta a tutti dai ragazzi spagnoli.
La manifestazione si preannuncia stupenda e chi può ogni anno ci ritorna sempre.

galleria fotografica

Nizzoli sa che prendere pesce deve mettere il giusto carburante nel motore e così il “benzinaio” Fulvio gli concede un pieno al volo.

Detto fatto la bevuta ha dato subito i suoi frutti “er buteja” ha colpito

Felici e contenti!

 

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