A VICENZA NASCE UFFICIALMENTE LA F.I.O.P.S.

A Vicenza durante l’edizione 2017 del Pescare Show è stata presentata la F.I.O.P.S. Federazione Italiana Operatori Pesca Sportiva. A presentarla Francesco Ruscelli, amministratore delegato e direttore della FIOPS .

Con Lui Lucio Di Carlo, vice presidente della FIOPS e titolare dell’azienda Olympus, Ugo Claudio Matteoli, presidente della FIPSAS, Roberto Trabucco, titolare dell’omonima azienda ed anch’egli vice presidente FIOPS, Andrea Collini titolare della COLMIC e presidente della FIOPS, Gabriele Tubertini, titolare dell’omonima azienda e vice presidente FIOPS ed infine il sig. J.C. Bel.

Tramite alcune slide si è provato a dare risposta ad alcune domande:

Come mai le istituzioni e il sistema politico italiano non tengono nella dovuta considerazione i pescatori sportivi e il mondo della pesca sportiva in generale?

Inizia la presentazione con un video (ironico) tratto dal film “Il pescatore di sogni“, infatti in Italia come in GB potrebbe succedere che qualche politico si ponga delle domande. Il link qui sotto vi riporta il film completo (che vi consigliamo di vedere) ma in questa occasione la parte che interessa a noi va dal minuto 22:00 al minuto 24:00.

VIDEO

Chi siamo? Cos’è la FIOPS?

Innanzitutto un chiarimento. La F.I.O.P.S. non è una struttura che si sovrappone alla F.I.P.S.A.S., è una cosa diversa, un’associazione che prevede l’adesione di persone fisiche e giuridiche ma non sono sovrapponibili.

L’associazione è nata il primo dicembre 2016 su impulso di alcune tra le più grandi aziende di pesca. E’ aperta all’adesione sia delle aziende sia dei negozi sia di tutti quei soggetti che svolgono una funzione in materia di pesca.

Qual è l’obiettivo?

E’ quello di creare un contenitore che aiuti le realtà esistenti a sviluppare un gruppo di pressione cioè una lobby con obiettivi comuni. Le tematiche sono quelle proprie della pesca sportiva, partendo dal bracconaggio, alla sicurezza, all’accessibilità ai porti, le scuole di formazione, la salvaguardia dei luoghi di pesca ed il rispetto dell’ecosistema.

Obiettivi comuni al sentire dei pescatori. Le divisioni fino ad oggi non ci hanno aiutato per cui dobbiamo prendere atto che i pescatori non sono sufficientemente rispettati.

Non si tratta di un’altra tessera ma uno strumento a servizio della pesca.

Quali soni gli scopi?

I medesimi di tutte le associazioni di pescatori: promozione, tutela, rispetto della pesca sportiva e promozione attraverso l’impegno congiunto di tutti i soggetti che operano in questo settore.

Da marzo sarà possibile aderire, la struttura sarà molto snella e tutte le risorse saranno utilizzate per comunicazione, promozione e propaganda di questo tema affinché diventino di dominio collettivo.

ANDREA COLLINI -PRESIDENTE F.I.O.P.S.

 

La FIOPS nasce da un’esigenza: dopo tanti anni di lavoro ci siamo resi conto che la pesca è in totale declino… ma perché? Perché c’è un abbandono totale delle acque e non siamo considerati da nessuno.

In una tavola rotonda dove ci siamo incontrati io, Tubertini e Trabucco è nata l’idea di investire seriamente dando lavoro a persone che perseguano quelli che sono i nostri obiettivi ovvero la salvaguardia della pesca in tutti i suoi aspetti.

Noi come imprenditori avevamo difficoltà a farlo visti gli impegni con le nostre aziende ed abbiamo deciso così di autofinanziarci per perseguire questi obiettivi.

Lucio Di Carlo l’ha saputo e si è aggiunto e per noi è stata una gioia incredibile ed ora siamo pronti a partire per andare a chiedere alle istituzioni la considerazione che meritiamo.

Gli obiettivi sono abbastanza ambiziosi ma nella vita qualche obiettivo ambizioso l’abbiamo già raggiunto con le nostre aziende, così abbiamo deciso di riprovarci.

Ho avuto l’occasione di parlare con alcuni onorevoli e con alcuni politici ed ho notato che la politica non sa nulla del nostro mondo, ci immaginano ancora come quelli col cappello di paglia che la domenica mattina bazzicano su qualche fiume.

Questo lavoro dovrà essere professionale e retribuito perché se pensiamo di arrivare agli obiettivi prefissati con il volontariato possiamo dimenticarceli. Gli obiettivi sono fissati nell’arco di tre anni, siamo in un momento particolare della politica e vogliamo giocarci le nostre carte.

In questa associazione ci sarà una realtà davvero particolare ed interessante: a livello di votazioni la regola sarà quella del voto popolare, una testa un voto, indipendentemente dal fatto che voti il rappresentante di una azienda oppure che sia un singolo pescatore.

Per quanto riguarda le aziende il costo della partecipazione sarà pari allo 0,15% del fatturato mentre per i singoli pescatori dovremo ancora stabilire una piccola quota da chiedere come autofinanziamento.

Tutti le scelte e le spese saranno documentate e votate via internet sempre con la caratteristica di una testa un voto, nessun vantaggio per nessuno.

A livello regionale verranno creati dei gruppi di lavoro che faranno le proposte.

Primo obiettivo sarà la tutela delle acque e la loro sicurezza, per permettere ai nostri figli di frequentare un fiume senza timore come abbiamo fatto noi quando abbiamo iniziato a pescare.

GABRIELE TUBERTINI

Andrea è stato davvero esaustivo, difficile aggiungere altro. I pescatori in Italia sono uno spaccato di società importante e sono un bacino elettorale davvero importante.

Se tutti ci diamo da fare avremo la possibilità di farci sentire da chi di dovere.

Non pretendiamo niente di straordinario, solo che la pesca sportiva sia trattata come un fenomeno sociale alla pari di altri movimenti molto meno importanti numericamente e che godono di maggiori attenzioni.

Noi i numeri li abbiamo, dobbiamo farci sentire e dobbiamo essere risoluti se non ci ascoltano.

ROBERTO TRABUCCO

I miei colleghi vi hanno già detto tutto.

Aggiungo solo che la pesca sportiva e le nostre acque hanno raggiunto uno stato di degrado che è giunto il momento di fare qualche cosa.

La acque non sono sicure, il bracconaggio ha raggiunto livelli incredibili. se vogliamo che la pesca e le nostre acque abbiano un futuro dobbiamo fare qualcosa.

I numeri ci sono, siamo tanti, vediamo di contarci ed andare a battere i pugni là dove ci devono ascoltare.

LUCIO DI CARLO

Ringrazio i colleghi Collini, Tubertini e Trabucco per avermi accolto in questa iniziativa che mi ha coinvolto fin dal primo momento.

Nella mia vita sono sempre stato abituato a lottare per quello che desideravo e ho cercato di voler preservare i sacrifici fatti da tutti per far crescere il mondo della pesca.

Sono onorato di sedere al tavolo con questi imprenditori e confrontarmi con loro nell’interesse comune, dove per comune intendo il mondo della pesca.

FIOPS nasce da pochi mesi ed è per ora formata solo da queste aziende ma rappresenta già una chiara idea della forza che si può avere se ci si mette assieme per perseguire un obiettivo comune.

Le aziende del settore occupano migliaia di persone e creano un indotto importante.

Noi rappresentiamo le nostre aziende ma invitiamo tutte le altre ad entrare a far parte della FIOPS e le attendiamo con ansia perché la nostra è una iniziativa affinché andare a pesca possa essere serenità e tornare a casa contenti per aver praticato questo bellissimo sport.

Invitiamo quindi i nostri colleghi, i negozianti ed i pescatori a far parte della FIOPS grazie alla quale potranno avere la possibilità di essere salvaguardati e protetti.

CLAUDIO MATTEOLI

Sono contento della nascita di questa associazione perché era “la gamba” mancante al nostro settore per poter farci sentire dalle istituzioni.

Come FIPSAS da anni mi batto per questi obiettivi ma essendo una Federazione le attenzioni riservate (ad esempio) ai pescatori di professione non siamo mai riusciti ad ottenerle.

In sostanza loro erano quelli che lavoravano e noi quelli che giocavano.

Non è così e grazie alla FIOPS potremo dimostrare l’indotto che gira attorno alla pesca sportiva e, senza invasioni di campo, poter viaggiare a braccetto verso l’obiettivo comune che è la tutela e la salvaguardia della pesca sportiva in Italia.

 

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