IL RISVEGLIO DEL GIGANTE

Il letargo è finito. I mesi invernali sono ormai alle spalle e con l’innalzarsi delle temperature la natura mostra i primi segni di risveglio.

Le ore di luce si allungano, è il preludio ad una nuova stagione di vita che porterà ogni genere di fauna a riprodursi così come stabilito dall’orologio biologico che da sempre segna l’andare della vita.

La fauna ittica per entrare in attività ha bisogno di una certa temperatura e la maggior parte dei pesci di canale per riprodursi aspettano che l’acqua raggiunga una temperatura minima sui 12 gradi.

Una cosa è certa, la temperatura ha un effetto chiave nel mantenimento della stabilità degli ecosistemi.

Con l’aumento della temperatura le reazioni chimiche all’interno dell’acqua moltiplicano l’attività biologica in quella zona.

Quando il sole favorisce il processo di surriscaldamento delle acque il pesce come d’incanto risponde ad un ordine che da secoli il suo dna gli ha imposto: mangiare per incamerare calorie ed energie necessarie per la fase della riproduzione che si chiama “frega”.

Un canale come il Circondariale di Ostellato necessità di tanto tempo per far si che le temperature di tutta quella massa d’acqua possa raggiungere un certo livello di temperatura.

Un gigante come il Circondariale che è lungo 55 km ed ha una larghezza media di 60 metri e una profondità di media di 2 metri raggiunge la sua migliore condizione solitamente agli inizi di maggio ma quest’anno a causa dell’assenza di piogge e il clima non troppo rigido delle settimane passate sembra avere anticipato l’appuntamento con il risveglio.

Infatti i pesci di Ostellato sembra siano già entrati in attività; carassi e breme  hanno fame e stanno mangiando in modo quasi frenetico nonostante la temperatura ancora non abbia ancora raggiunto la temperatura giusta dei 12 gradi per la riproduzione.

Le breme ancora non hanno i caratteristici tubercoli nuziali, bianchi o giallastri, sulla testa e sulla parte anteriore del corpo ma tarderanno poco a  trasformarsi.

Domenica di inizio marzo il Circondariale di Ostellato aveva un colore dell’acqua più verde e questo il gong che da il via libera ai pesci di ricercare quel cibo formato da plancton, invertebrati e larve, che si sta giorno dopo giorno formando nel canale.

E sul fondo del canale oltre alle piccole larve naturali i pesci hanno trovato anche le esche veicolate tramite il pasturatore e le mangiate all’amo sono state davvero tante.

Sono usciti ben 27 pesci dei quali 14 grossi carassi pescati tutti sulla linea della tre quarti del canale.

Una gran bella domenica molto divertente grazie al risveglio del gigante.

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