CLUB AZZURRO: NEL CANALBIANCO MAFFEI “FA TUTTI NERI”

Con un po’ di stanchezza dovuta alla strada ma soprattutto al vento che ha imperversato incessantemente per tutta la giornata eccomi a commentare questa seconda prova del Club Azzurro 2017.

Rispetto alla prova di ieri la pescosità è calata parecchio, probabilmente non tanto per l’appetito dei pesci quanto per le condizioni atmosferiche, con un vento che soffiava verso il mare in maniera importante provocando delle onde sulla superficie dell’acqua e rendendo davvero difficile l’azione di pesca.

Così in diverse occasioni i pescatori hanno “padellato” le mangiate o a volte non sono proprio riusciti a vederle tornando a riva con l’esca mangiata e l’amo bello pulito.

L’acqua inizialmente è stata lenta ma poi, come previsto dalle maree, è partita verso il mare e sospinta dal vento ha raggiunto velocità davvero considerevoli tanto da costringere gli agonisti ad utilizzare vele fino a 40 grammi.

La taglia dei pesci non è stata enorme, era comunque necessario mettere in nassa qualche breme un po’ più cicciotta per riuscire a piazzarsi nel settore.

club azzurro seniores colpo 1 prova

club azzurro seniores colpo 2 prova

club azzurro seniores colpo dopo 2 prove

stoppers club azzurro seniores colpo 1 prova

stoppers club azzurro seniores colpo 2 prova

stoppers club azzurro seniores colpo dopo 2 prove

A fine gara abbiamo avvicinato LUCA MAFFEI, protagonista assoluto di questa due giorni rodigina ed a lui abbiamo fatto qualche domanda cercando di provare a carpire i segreti dei suoi successi:

Luca, due prove straordinarie, una partenza alla grande in un campo gara che sembra esserti davvero congeniale…

E’ un campo gara che mi piace parecchio, poi si pescano delle breme che sono pesci che a me piace moltissimo pescare e queste due cose fanno sì che mi riesca tutto bene.

Le breme le conosci bene, ma le vorremmo conoscere anche noi… un passino alla volta dovrai raccontarci quello che fai, ad esempio qual sono state le differenze tra ieri e oggi?

Oggi la differenza principale l’ha fatta il vento che non ti permetteva di pescare nella maniera giusta, anche tenendo la canna con due mani non riuscivi pescare bene slamando diversi pesci perché ferravi e la canna te la portava via il vento. Per il resto le cose da fare sono sempre quelle, vanno solo cambiate in base alle condizioni del momento.

So che non c’è il segreto e tu dici sempre che bisogna stare attenti a tante piccole cose, però vorrei cominciare da una, dimmi, se proprio dovessi scegliere, quale è quella da tenere in maggiore considerazione…

Direi il livello dell’acqua, in questo canale cambia ogni 5 minuti e bisogna starci molto attenti. E poi bisogna pescarci, venirci tante volte, finirci una macchina come abbiam fatto noi, poi i vari accorgimenti ti vengono quasi naturali.

Ma in un canale così eclettico esistono mille condotte di gara?

Ma in realtà le condizioni sono due, acqua lenta e acqua veloce ma alla fine le cose che facciamo sono più o meno sempre le stesse.

Bah Luca non mi hai convinto… per me mi nascondi qualcosa, ma alla luce di queste straordinarie prove non mi resta che farti i complimenti e ringraziarti per questa intervista.

Grazie a te Luca, ed un grazie a tutti i ragazzi della mia società, la Valdera Pontederese Colmic, che ancora una volta sono stati straordinari.

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