TROFEO SERIE A5: ALLA BLUE MARLIN COLMIC LA PRIMA PROVA

Con 13 penalità, frutto di 3 primi ed un decimo, la Blue Marlin Colmic conquista la prima prova del trofeo di serie A5, disputatasi il 4 giugno presso il lago La Mignatta di San Giorgio La Molara.

Grande soddisfazione, quindi, per i ragazzi di Roma, così come ci racconta Giovanni Todesco:

“Era la nostra prima apparizione sul bellissimo campo gara Beneventano, ormai ampiamente celebrato per la sua collocazione in un contesto paesaggistico con pochi eguali, uno di quei posti che ti appagano ancor prima di pescarci.

Dalle prove dei giorni precedenti la gara era emerso che la pesca sarebbe stata molto tecnica e con differenze anche notevoli tra una zona e l’altra ed anche all’interno dello stesso settore, forse dovute alla conformazione del lago e dalla direzione dei venti che lo battono inesorabilmente.

Comunque venendo alla gara, noi l’abbiamo impostata con della pastura MB 500 della Colmic con l’aggiunta di colorante nero data a scodella sul fondo iniziale, poi alimentavamo sempre o a scodella o all’occorrenza con piccole palline a mano per creare anche un richiamo sonoro, pochissimi bigatti e lenze da 0,30 – 0,50 con ami del 16/18 su filo dello 0,09, il tutto, ovviamente, alla distanza canonica dei 13 mt di roubaisienne.

Alla fine chiudiamo con 13 penalità maturate grazie ai tre primi di Massimo Pastorelli, Emiliano Iazzolino ed il sottoscritto.

Purtroppo il nostro esordiente, Alessandro Ciocchetti, incappa in un “picchettaccio” e non riesce a fare meglio di 10.

Forse ha patito anche l’agitazione dell’esordio ma ti garantisco che si tratta di un elemento molto promettente e del quale sentirete parlare in futuro.

In definitiva torniamo a casa con un bel trofeo e con un esperienza su un campo di gara per noi nuovo che ci sentiamo di promuovere a pieni voti.

Effettivamente quest’anno, vuoi per l’acqua di un colore decisamente sporco, vuoi per l’eccessiva pressione di pesca nei giorni precedenti o per chissà quale altro motivo, diversamente dal solito, alcuni picchetti sono stati davvero avari di catture e senza speranze.

Solitamente, infatti, anche un brutto picchetto consentiva di racimolare qualche pesce e sperare in una rimonta, ma quest’anno in alcuni picchetti si è rischiato seriamente di fare cappotto”.

 

Prova a darne una spiegazione Pietro Lonardo, dei Cannisti Smal’s Marigliano Tubertini, classificatisi quinti con 16 penalità:

“Oggi il lago è stato di difficile interpretazione. Secondo me i pesci erano saturi di tutte le prove fatte negli ultimi giorni. Pochi carassi presi a 13 mt con grammature non proprio leggerissime e con il classico bigattino. Classifiche corte, ha fatto la differenza la taglia.

Fatto sta che la pesca è stata decisamente difficile, cercando di stare quanto più leggeri e raffinati possibile, al fine di invogliare dei carassi oltremodo svogliati ed apatici.

E’ chiaro, infatti, che la notevole quantità di esche e pastura riversata nel lago nei giorni precedenti la gara, deve aver infastidito i pesci, persino i numerosissimi gatti che nelle domeniche precedenti avevano tormentato non poco i pescatori.

Comunque, la media di pescato pro capite è stata di circa 3700 grammi e, quindi, di tutto rispetto con l’assoluto, fatto registrare da Andrea Paterna del P.C. Teramo Milo, in quarta zona, con 11.290 grammi”.

Anche Pasquale Papilio, dei Cannisti Smal’s Marigliano Tubertini, conferma la difficoltà della pescata:

“ieri, a mio avviso, é stata una delle gare più difficili mai disputate al lago Mignatta.

Avevamo capito che il lago, con la pressione delle gare dei vari campionati e delle prove dei giorni scorsi, sarebbe stato più difficile, per cui avevamo deciso di impostare la gara scodellando pochissima pastura nei 10 minuti di pasturazione pesante e di aspettare almeno 40 minuti prima di continuare a pasturare.

Il pesce, a mio avviso, c’era e andava pescato in modo leggero. Io, ad esempio, in quarta zona ho pescato nonostante il vento frontale con dei galleggianti piccoli dallo 0.10 allo 0.30 gr., con lenza madre dello 0.10 e terminali dello 0.08 e amo del n. 18”.

I complimenti, pertanto, vanno a coloro che hanno saputo interpretare al meglio la gara, a cominciare dai ragazzi del Team Blue Marlin Colmic, che, come detto, vincono la gara con 13 penalità, per seguire con la Lenza Vitorchiano Team Albatros Italica, il Pesca Club Teramo Milo e l’APSD Pietrelcina Hydra, rispettivamente seconda, terza e quarta, tutti con 14 penalità.

Mi piace sottolineare un aspetto della nuova A5 che, come noto, ha visto l’ingresso delle squadre campane, vale a dire lo spirito di amicizia e sportività che si è respirato nei 3 giorni di permanenza a San Giorgio La Molara.

Credo che tutti gli amici laziali ed abruzzesi abbiano potuto apprezzare l’ospitalità dei campani e la loro voglia di mettersi a disposizione per rendere quanto più confortevole la permanenza degli agonisti di fuori regione.

Dal canto loro, gli ospiti che per la prima volta venivano al lago Mignatta, si sono dimostrati amichevoli e –opinione comune- simpaticissimi.

Davvero un bel clima che, sono sicuro, si ripeterà anche nelle prossime date, a cominciare dalla gara di Ceprano-Falvaterra, quando toccherà alle squadre campane rendere onore agli amici laziali.

Campionato affascinante e, sicuramente più difficile, con società di sicuro spessore e valenza tecnica, quindi, come ci conferma l’amico Roberto Carrino, della Lenza Benevento Tubertini.

“Sì Michele, quest’anno non sarà certo una passeggiata; già conoscevo la bravura di alcuni team, ma in gara ho avuto modo di vedere che ci sono molte compagini toste!

Oggi ne ho avuto la riprova su questo campo di gara spettacolare, suddiviso in maniera perfetta con un’organizzazione direi maniacale con ispettori di sponda ovunque, cosa credo quasi mai vista.

Roberto, per te non comincia solo l’avventura in A5, giusto?

”Giusto Michele, comincia un nuovo ciclo, con nuovi colori, come vedi e ben sai ed una nuova avventura con la Lenza Benevento Tubertini.

Permettimi di ringraziare in primis il Presidente Giancarlo Piagnoli ed anche te, che avete fortemente voluto il mio arrivo in società, ma soprattutto i ragazzi del gruppo che mi hanno accolto con grande calore”.

Grazie a te. Che mi dici della gara di oggi?

“La mia è stata una prova anomala per la conoscenza che ho del lago. Ho iniziato la pesca fermo sulla pastura (dopo 15 palle messe durante la pasturazione pesante) come da notizie avute e più volte confermate.

Ma più passava il tempo è più la cosa non mi convinceva, così in corso d’opera ho modificato completamente la gara, anche perché il concorrente accanto a me metteva una bella serie di carassi in nassa, difficili da recuperare ma non impossibile.

Pesca di ricerca con pesci più sospettosi del solito, fili sottilissimi ed ami invisibili, mi sembrava di pescare i cavedani invece erano carassi e piccoli pesci gatto.

La rimonta non è riuscita appieno un terzo di settore mi va più che bene, anche se il secondo era a portata di mano… E’ mancato un pizzico di fortuna, quella che magari ci verrà incontro nella prossima prova in quel di Ceprano e Falvaterra.

Consentimi di ringraziare il mio “spondista” Gennaro sempre pronto e vigile sul campo. Grazie Michele per l’opportunità che mi dai di raccontare la mia gara. Un abbraccio a te e perdonami se dico: boia chi molla!”.

Tranquillo Roby, non sarò di certo io a biasimarti per questo!

Per Match Fishing Italia
Michele Lozupone

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