MONDIALE FEEDER: PER NATUCCI IL SUCCESSO STA NELLA FORZA DEL GRUPPO

Maurizio Natucci, toscano DOC, attuale Presidente Pesca di Superficie ed agonista occasionale nella pesca con il feeder, non ha nascosto la sua grande soddisfazione per il raggiungimento di questo successo in terra portoghese dalla nazionale azzurra di pesca con il feeder.

In Italia è lui che ha creduto fin da subito nella specialità del feeder, disciplina che non era molto diffusa nel nostro paese fino a qualche anno fa nonostante l’impegno propagandistico di un certo Mario Molinari.

Tanto per fare un esempio in tutti gli altri paesi europei, soprattutto all’est, il rapporto tra pesca al colpo e feeder è di 1 a 10 mentre in Italia il rapporto tra queste due tecniche era l’inverso, 1 (feeder) e 10 (colpo).

Grazie alla continua diffusione di questa specialità, e un pò di merito ce lo assegniamo d’ufficio anche noi di matchfishing per avere spinto molto sul feeder parlandone continuamente tanto da ricevere in più di una occasione anche velate critiche al riguardo.

Oggi possiamo dire con certezza che le distanze tra pesca al colpo e pesca con il feeder anche da noi in Italia si sono molto ristrette.

Abbiamo incontrato Maurizio Natucci a margine delle premiazioni della coppa Fisheries a Molinella, dove era presente al gran completo anche la nazionale campione del mondo, e sul successo azzurro ci ha detto:

Allora Maurizio finalmente è stato dato a Cesare quel che è di Cesare. Dopo sei mondiali sofferti, finalmente è arrivato l’ exploit, il grande risultato di campioni del mondo nel feeder.  Dopo sei anni è arrivato al 7° anno il primo successo: secondo te quali sono le ragioni per arrivare a questo successo? Pensi sia dipeso da una crescita lenta e costante oppure ci si poteva arrivare prima con un pizzico di fortuna in più?

Si, ci sono voluti sei anni ma sicuramente qualcosa poteva arrivare anche prima. In Belgio e Irlanda forse qualcosa in più potevamo
fare, un quinto e un sesto posto potevamo anche migliore.

Diciamo che l’oro è il massimo che ci potevamo aspettare sicuramente ci è voluto troppo tempo per i miei gusti però voglio dire che è un impegno personale che avevo preso e non nascondo grande soddisfazione per questa medaglia.

Anche se le vittorie, le medaglie, sono tutti importanti questa vinta in Portogallo ci regala tanta soddisfazione perché arriva dopo anni di risultati anonimi.

Siamo partiti con il primo campionato italiano nel 2008 in Fiuma a Reggio Emilia con 50 garisti partecipanti e da lì siam partiti fino ad ora con una partecipazione di diverse centinaia di partecipanti.

I numeri dunque ci stanno dando ragione e per consacrare questa esplosione ci mancava solo qualcosa di importante ed ora nella storia ci siamo anche noi e speriamo che questo sia di buon auspicio per il nostro futuro a partire proprio dal prossimo anno con il mondiale di Ostellato.

Rispetto alle nazionali degli anni passati notiamo in quella di quest’anno un cambiamento di clima nel gruppo, tu sei un fautore di questo cambiamento quindi c’hai visto giusto e i risultati sono arrivati subito…

Sicuramente ci sono state delle cose negli anni passati che sono andate per il verso giusto ma non vorrei tornarci sopra e non vorrei neanche colpevolizzare nessuno, io voglio ringraziare tutti quelli che hanno partecipato, dal primo mondiale fino ad oggi, in qualche maniera alla crescita di questa nazionale come Mario Molinari, Fulvio Forni e Verter Bergonzoni così come Massimo Vezzalini, Maurizio Maggiali, Marco Mazzetti, Manuel Manuel Marchese, Andrea Caruso, Michele Capoccia e mi scuso se mi dimentico qualcuno.

Tutti hanno contribuito in qualche maniera a fare qualcosa di importante che ha permesso di arrivare alla nostra storica prima medaglia d’oto.

Mi chiedo cosa sarebbe successo e quante polemiche se le cose fossero andate male ma ora permettimi di soprassedere perchè mi voglio godere la vittoria.

Non voglio pensare al passato perchè anche il passato con i suoi errori è servito a capire, a correggere e a crescere.

Di errori ne abbiamo commessi tutti quanti, io per primo che faccio il Presidente, quindi quando le cose quando vanno male sono il primo responsabile quando vanno bene sono contento per tutti dal primo all’ultimo che fanno parte del team Italia.

Questo titolo vinto è un bel impulso per tutto il movimento e speriamo di fare bene anche il prossimo anno con un bel mondiale in casa ad Ostellato quando saremo chiamati a difendere questo titolo davanti ai nostri tifosi che ci inciteranno.

Lasciami però fare una piccola polemica da buon toscano, io seguo sempre matchfishing e sinceramente mi sarei aspettato qualche complimento in più non da te, che non manchi mai di riservare attenzioni alla nostra attività ed è sempre molto gradita, ma da coloro che sono sempre pronti a sparare a zero ogni volta su tutto, mi sorge strano che nessuno riconosca come stanno andando le cose quest’anno per quanto riguarda la federazione.

Bene ricordiamolo allora…

Certo con molto piacere, abbiamo già conquistato con questo del feeder 4 campionati del mondo e un campionato europeo in più abbiamo vinto un argento nel natante mare, un argento sempre nel natante under 21, e la vittoria nella trota torrente quindi forse qualche commento positivo in più me lo aspettavo.

Perché quando le cose vanno male sono tutti pronti a criticare, e che dobbiamo dimetterci, che non capiamo niente etc etc.. i commenti li leggo anch’io però mi aspetterei che qualche volta potesse qualcuno dire, beh questi ragazzi o questi signori lavorano bene.

Ora mi sorge il dubbio che in questo momento ci siano un po’ di persone che rosicano e io vorrei continuare a farli rosicare.

Beh sicuramente il gruppo della nazionale italiana è un bel gruppo fatto di gioventù ed esperienza, un misto fra giovani di belle speranze e di veterani che hanno già tanta esperienza internazionale. Voglio citare i campioni De Pascalis, Govi, poi abbiamo un asso nella manica come Canaccini che dimostra di avere l’estro di sapersi destreggiare un po’ in ogni situazione e poi questo Mario Casale giovane e determinato, Cristian Gadda che non ha pescato ma che nelle prove ha dimostrato di non essere inferiore a nessuno, insomma ci pare che questa sia una bella nazionale, un mix vincente e questo mix forse è l’alchimia giusta per creare il gruppo affiatato per far bene.

Sono d’accordo con te questo sicuramente è un mix di persone che hanno maturato tanta esperienza internazionale, ad esempio Angelo De Pascalis i mondiali li ha fatti tutti meno che uno, in Olanda dove era accompagnatore, in quell’anno non si era classificato ma è venuto con il gruppo per dare una mano e con lui l’altro veterano con esperienza è Mirko Govi.

Ma voglio ricordare e ringraziare un po’ tutti compreso quelli che negli anni senza risultati hanno sofferto in silenzio come Stefano Linati che è con me fin dal 2008.

Siamo partiti nel 2011 a Montemolino con il primo mondiale dove andammo malissimo e e oggi siamo ancora qua a gioire e questa vittoria secondo me se la meritano e forse un commento in più, un applauso in più ci starebbe per questi ragazzi. Come ci stava qualche commento positivo in più per la nazionale di pesca al colpo che ad Adria ha vinto il campionato europeo.

Ma guarda Maurizio negli ultimi anni i modi di comunicare sono cambiati , ci sono i social come facebook dove ognuno interagisce in modo sparso , questo è lo specchio della società, i commenti sono immediati e il giorno dopo sono già superati dai nuovi che arrivano. Le informazioni si bruciano in una notte e subito dopo ci si è già dimenticati di quello che è successo. Noi di M.F. però non mancheremo mai di mettere in risalto i successi e le attività della federazione. L’ultima cosa che voglio dire è questa, la vittoria della nazionale italiana la ritengo la vittoria della squadra, di tutto il gruppo, anche dei portatori d’acqua i così detti mediani alla Oriali per fare un esempio quelli che dietro tutti i giorni preparavano le pasture, quelli che scaricavano i furgoni, la Natascia che fotografava e ci teneva informati costantemente, insomma il gruppo si vede anche da queste figure che stanno dietro le quinte quindi un ringraziamento credo che vada fatto ovviamente a tutti quanti.

Sono pienamente d’accordo con te in ogni situazione vince sempre il gruppo compreso Natascia che ormai sono 2 anni che l’abbiamo adottata come mascotte, una ragazza splendida, una persona adorabile che si mette a disposizione sinceramente per tutti quanti.

Si è vero quando si va fuori ci sono quelli che non si vedono mai, ci sono quelli che scaricano il furgone che sistemano che mettono a posto le pasture, che vanno a prendere le esche, che sistemano le esche, senza di loro tutto sarebbe molto più complicato.

Come non ricordare chi si è sobbarcato migliaia di chilometri per andare in Portogallo in furgone,  2000 km per andare e 2000 km per tornare.

Ringrazio anche Alessandro Cappoia, Massimiliano Tacchetto li ringrazio e con loro tutto il gruppo perchè quando si vince si vince tutti.

Infine ringrazio anche te Alessandro e il tuo sito per il lavoro eccezionale che porti avanti per tenerci sempre al corrente tutti quanti. Un lavoro enorme che siamo contenti di valorizzare attraverso il rapporto di collaborazione che abbiamo instaurato anche nella gestione e conduzione del TG Fipsas con Luca Caslini e Natascia Baroni che prepara i testi.

Grazie Maurizio, la collaborazione è reciproca e per me è un dovere nei confronti della federazione perchè la Federazione è la nostra, è di tutti noi. Bisognerebbe ricordarselo

Complimenti ancora Maurizio e tra poco ci rivedremo in veste di avversari in Austria e spero di suonartele a dovere….

Vedremo, venderò cara la pelle…

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