INTERNATIONAL 2017: IL COMMENTO DI GIGI BELLI E LA PAROLA AI PROTAGONISTI

Si è conclusa da poco la settimana più importante e intensa per la pesca agonistica a Umbertide ma non si sono ancora spenti gli entusiasmi degli organizzatori e dei partecipanti.

Questo evento è arrivato alla 18^ edizione e si conclude sempre con un arrivederci da parte degli organizzatori, ma anche da parte dei partecipanti, a dimostrare la soddisfazione che questo campo gara lascia sempre a ogni conclusione di una manifestazione simile.

L’evento nasce con molte perplessità ma si conclude con l’ennesimo successo. Forse in molti non hanno creduto alle potenzialità del Tevere e probabilmente a torto, in quanto in questa edizione si è ottenuta una media pescato decisamente superiore alle precedenti.

Questa edizione per la prima volta vede il suo Patron, l’inesauribile Sandro Zucchini, vestire la maglia dell’agonista, oltre alla consueta veste di organizzatore e promotore di un evento che ha raggiunto una dimensioni molto importanti.

Sandro ha giustamente deciso di mollare il lavoro e dedicare un pò più di tempo per lui, per la famiglia e per la sua passione, ma ha promesso di non mollare l’impegno per questa manifestazione che, oltre a sentire come una sua creatura, ritiene molto importante per tutto il movimento economico e sociale di Umbertide. Un merito che sicuramente tutti gli riconoscono, a cominciare dal suo successore: Francesco Pierucci. Egli termina questa prima esperienza e una settimana di lavoro intenso, molto provato ma molto gratificato per aver fatto tante conoscenze e ottenuto la stima di tutti i partecipanti.

Un Tevere bellissimo, forse a causa delle mancate piene invernali o a causa di un periodo di siccità anomalo, ha mutato le sue caratteristiche ma non le abitudini dei pesci. E’ cambiato il modo di insidiarli ma il Tevere si è dimostrato, agonisticamente parlando, molto difficile e molto tecnico da affrontare.

Contrariamente agli anni precedenti in questa edizione la cosa che è risultata più determinante e difficile da affrontare è stata la notevole presenza di pesci di piccola taglia, che hanno creato molto disturbo e cambiato le classiche tecniche di pesca per questo campo gara, ma non hanno stravolto il risultato.
Qui chi vince ha sempre ragione.

Entriamo nel dettaglio della pesca ascoltando i protagonisti di questa manifestazione, iniziando ovviamente dal vincitore:

Luigi Belli

STEFANO FALCIANI FISHING CLUB FIRENZE FREE FISHING

 Allora Stefano, come ti senti dopo questo successo?
Vedi Luigi le vittorie fanno sempre piacere ma questa per me ha un gusto particolare. Per un pescatore di cavedani vincere l’International di Umbertide è come per un velista trionfare nell’America’s Cup o per un tennista primeggiare a Wimbledon. Questa competizione è come un master tra i migliori agonisti su questo tipo di pesce ed i soli tre gradini del podio non rendono giustizia al 4° classificato Alessandro Palossi, persona squisita e bravissimo pescatore. Tutti e quattro abbiamo finito con due primi e tutti e quattro potevamo trionfare. Certo per vincere una manifestazione come questa le capacità devono essere accompagnate da un briciolo di fortuna ed io non ho fatto eccezione.

Quest’anno la Toscana ha primeggiato…
Anche questa è una cosa che fa estremamente piacere. Avere a fianco sul podio due amici, due certaldini doc come Fabrizio Calosi e Lorenzo Bruscia mi inorgoglisce ancora di più. Perché se è vero che l’Elsa a Certaldo e Granaiolo sono campi gara dove oggi ci si può divertire a pescare cavedani, Firenze per parecchi lustri è stato il regno incontrastato di questo ciprinide.

Come ti è sembrato il Tevere?
Umbertide è un posto magico e meraviglioso. Tutte le volte che ci torno quando passo sopra il ponte a valle del tratto disabili l’emozione che mi prende è indescrivibile. Poi ti confido che io pesco volentieri ad Umbertide anche per riconoscenza verso un grande appassionato. Colui che più di tutti si è impegnato rendendo possibile quello che poteva ritenersi un miraggio, una visione. Naturalmente parlo di Sandro Zucchini quest’anno libero dal lavoro, ma nonostante ciò, impegnatissimo a far si che la manifestazione, questa sua creatura meravigliosa, viaggiasse ancora meglio degli anni passati. Per quanto riguarda la pescosità del campo gara le cifre parlano da sole. Solamente nella giornata di Domenica i 10 primi di settore si spartiscono 85 kg e passa di pescato con una media di 8,5 kg a concorrente. Sempre domenica gli oltre 4,6 kg di pescato medio a concorrente portano alla cattura di oltre 4 quintali e mezzo di cavedani e barbi. Io tra la gara di prova del Venerdì, la prima e la seconda prova dell’International ho buttato in nassa poco meno di 29 kg di pesci!!!

Hai avuto modo di provare il campo gara in settimana?
Sono stato a provare sul Tevere dal martedì e non ti nascondo che sia stata molto dura. Insieme agli altri agonisti del Fishing Club Firenze Alessandro Lombardi, Francesco Scarpelli, Luca Pagli e Stefano Ambrogini ci siamo fatti molte ore di pesca e di gara in tutti i tratti che sarebbero stati utilizzati nel weekend. Con una temperatura media sempre oltre i 35° ci siamo letteralmente cotti sotto il solleone e solo nel tardo pomeriggio trovavamo un po’ di frescura sotto gli alberoni in zona campo sportivo. Giorno dopo giorno ci siamo confrontati e li ho trovato la quadra per le pescate poi risultate vincenti. Giovedì un 4°, Venerdì un 2° e poi due primi nelle gare che contavano.

Come sono andate le tue due gare?
Il Sabato sono capitato G-4 alla fine della strettoia e ho vinto con oltre 8,5 kg di soli cavedani. Seppur in un settore tosto è stata una gara divertente ed ho preso pesci con tutte le tecniche che avevo preparato. Sette pesci a mais, quattro all’inglese, uno sotto sponda, uno molto grosso a galla, due a mezz’acqua e quattro sul fondo. Ho girato molte delle punte che avevo in rastrelliera. La Domenica altro settore molto duro in Carpina alta e pesca a dritto a mais. I dieci pesci della prima ora hanno dato il la ad una buona gara che verso la fine mi ha visto soffrire la rimonta degli amici Stefano Barnini e Maurizio Fedeli che hanno catturato dei bei pescioni a galla. Il momento di appannamento, dovuto forse alla stanchezza ed al caldo dei cinque giorni precedenti, ha visto in Franco Matucci che mi faceva da sponda, il mio angelo custode. A venti minuti dalla fine mi ha detto: “Stefano se prendi altri due pesci hai vinto l’International”. Così è stato ed i 700 gr dati al 2° hanno certificato la sua ottima lettura di gara.

Hai dei ringraziamenti o dediche da fare?
In primis vorrei ringraziare i ragazzi che hanno passato con me questi 6 giorni. Alessandro e Francesco per lo stimolo continuo nel cercare una soluzione alle difficoltà che via-via incontravamo. Stefano, che è anche colui che ha vinto le ultime due edizioni dell’International, per le nozioni di pesca e la conoscenza approfondita di tutti i tratti del campo gara e Luca per quella dritta sulla pesca a mais che si è rivelata la vera arma vincente delle mie fantastiche pescate. La dedica invece la faccio a me stesso. Assaporare una vittoria come questa ad oltre cinquant’anni appaga molto ed auguro a tutti di provarla un giorno. Se c’è una cosa che la maturità insegna è che le vittorie sofferte sono quelle più belle ed in questa settimana io, come tutti gli altri 99, abbiamo sofferto parecchio. In questi giorni non ho guardato Facebook o letto mail. Sono stato solo con me stesso e me la sono davvero goduta.

E poi il podio….
Senti Luigi l’emozione più bella è arrivata davvero alla fine. Siccome sono abbastanza lento nel riporre l’attrezzatura sono arrivato un po’ in ritardo alla premiazione e l’applauso ed i volti sorridenti dei miei ex avversari hanno ripagato in toto gli sforzi fatti e mi hanno fatto davvero felice. Devo dire che anche durante la settimana non ho visto musi lunghi, non ho sentito una lamentela, una polemica. Il tutto si è svolto in un clima disteso e cordiale. Umbertide ha lasciato un segno ancor più indelebile dentro di me ed il prossimo anno sarò felice di riattraversare quel ponte per l’ennesima volta.

Dopo Stefano un altro grande estimatore di questa manifestazione e questo campo gara :

FABRIZIO CALOSI T.C.A FIRENZE

Ciao Fabrizio e complimenti sinceri per il risultato ottenuto. Cosa pensa dell’International Fishing Show ?

Penso che sia una manifestazione eccezionale a cui ho partecipato molte volte.
Sicuramente a renderla speciale contribuiscono sia il periodo a ridosso delle ferie che la citta’ di Umbertide che sembra fatta a misura di pescatore.
E poi c’e’ il Tevere e tutto quello che il mitico Sandro Zucchini ha saputo costruire intorno a questo tratto di fiume.

Come hai trovato il Tevere in questa occasione ?

Il Tevere quest’anno ha probabilmente dato il meglio di se.
La pescosita’ e stata molto alta e credo che tutti si sono divertiti con i cavedani ed i barbi di Umbertide.
Pesci che purtroppo durante la stagione agonistica troviamo sempre meno.
Credo che per gli amanti di questa pesca l’International rappresenti un appuntamento imperdibile ed unico nel suo genere.

Raccontaci delle tue gare .

Il Sabato ho pescato a valle dei fili dove la pescosita’ era un po’ piu’bassa.
L’inizio e’ stato molto lento e solo pochi pescatori sono riusciti a scappottare con la classica pesca a mais che sembrava dover essere quella vincente su tutto il campo gara.
Ho deciso allora di provare la  pesca a galla ed e’ stata la scelta vincente perche’ sono riuscito a prendere una decina di pesci per un peso di 5890,sufficiente per  vincere il settore. La Domenica invece ero nel primo settore a Carpina Bassa al picchetto 9.
Ho pescato per circa meta’ gara sul fondo con il mais scodellando mais canapa e bigattini ogni 20 minuti.
Fiondavo anche qualche chicco di mais per tenere sempre in attivita’ i pesci.
Dopo due ore circa questa pesca sembrava stentare e sono andato a galla con l’orsetto.
Ho catturato altri 7 cavedani di taglia che hanno fatto la differenza sul resto del settore.
Alla fine porto al peso oltre 12 chili di cavedani e l’assoluto di giornata.
Chiudo con i complimenti al vincitore Stefano Falciani che oltre che un ottimo pescatore e’ un amico ed una persona eccezionale.

Grazie Fabrizio e appuntamento al prossimo anno .

Altro campione, anche lui toscano e molto attratto dalla pesca ai cavedani:
LORENZO BRUSCIA LENZA EMILIANA


Ciao Lorenzo, complimenti per l’ottimo risultato.
E’ la prima volta che partecipi a questa manifestazione ?
No, assolutamente. Ho già partecipato nel 2011 ottenendo il quinto posto assoluto e nel 2016 con un sesto assoluto. Da buon Toscano, ex APS Certaldo e frequentatore abituale del fiume Elsa, insieme ai miei amici Grappolini e Barnini ho avuto sempre molto desiderio di partecipare a questa manifestazione, su un fiume dove la pesca è prevalentemente al cavedano.

Come ti è sembrata ?
L’ho trovata stupenda, inserita in un ottimo periodo feriale. Ho avuto la possibilità di partecipare con compagni di squadra come Andrea Giambrone e con i vecchi compagni. Ho trovato inoltre molti altri amici in un contesto agonistico con tanta simpatia e con un ottimo livello di pesca.

Raccontaci come hai affrontato le due giornate di pesca.
Innanzitutto devo dire che ho trovato un Tevere in ottima forma, con acqua pulita e corrente molto lenta; stesse caratteristiche del fiume Elsa che conosco molto bene. Questo mi ha permesso di sfruttare al massimo le mie conoscenze.
Premesso che in entrambe le giornate ho pescato nella zona Fili (il sabato esattamente nel penultimo settore del campo gara e la domenica al terzultimo settore), praticamente ho affrontato le due giornate con la stessa impostazione di gara: partenza con solo mais utilizzando lenze da 0,30 gr con pesca a filo fondo e 0,40 gr con lenza appoggiata 40 cm, fiondando solo mais e canapa per poi dopo 2 ore di gara iniziare la pesca a galla.
Nelle due gare questa pesca mi ha permesso di “girare“ a mio favore il risultato. Inizialmente per togliere il disturbo del pesce piccolo ho fatto fiondate molto abbondanti, diminuendole come quantità con il passare del tempo.
Già dalle gare di prova avevo avuto la conferma che la pesca a galla sarebbe stata determinante.
La domenica a galla ho preso un esemplare di cavedano sul kilogrammo e mezzo, per proseguire con altri esemplari dai 700 ai 1000 gr.
La pesca a galla l’ho fatta con 80-100 cm di acqua, utilizzando i nuovi galleggianti che Marco Genovesi mi ha portato: la serie pro 131 completati da ami serie 29 del n° 24 legati con filo Next e elastico Hybrid della misura 1,00.

Per concludere …
Per concludere devo dire che mi sono divertito molto. Ho partecipato a una manifestazione che mi piace tanto dove il livello agonistico è alto e ho condiviso giornate stupende in piacevole compagnia di molti amici in un contesto fantastico.

Grazie Lorenzo e buon proseguimento di stagione.
Grazie a te e sopratutto grazie a tutti i partecipanti e organizzatori di questa bellissima manifestazione.

Per Ultimo ma non per importanza, in quanto anche lui avrebbe meritato di salire su un podio, magari a 4 posti:
ALESSANDRO PALOSSI QUINTANA SAN MARCO
che penso conosce il campo gara molto bene e che ama come il suo amico inseparabile Marley.

Ciao Ale che peccato . Nonostante due ottimi primi di settore non ti vediamo sul podio come meriteresti . A quante manifestazioni hai partecipato ?

Ciao Gigi,
questa splendida manifestazione la vengo a vedere tutti gli anni perché vedere pescare dei veri professionisti su questo fiume al quale sono legato in modo particolare, per me è una cosa bellissima. Non ho mai partecipato a questa gara, però quest’anno visto che avevo il sabato e la domenica liberi ho deciso di partire (ho abboccato come un cavedano!).
Non ho fatto le gare dei 3 giorni antecedenti ma avendo pescato circa due settimane prima per il regionale ho pensato che più o meno il modo di pescare fosse quello e così la mattina di sabato con un occhio chiuso ed uno aperto sono partito da Roma e alle 6:30 ero al raduno ad Umbertide (avevo ancora le lenze attaccate alle punte delle due settimane prima!!).
Appena arrivo subito la prima “bella” notizia:
ho sempre evitato la strettoia, è una zona che non mi piace per niente, e di conseguenza il fato ha voluto che fossi sorteggiato tutti e due i giorni proprio li. Tanto perché speravo di capitare dappertutto meno che in questa zona che non conosco assolutamente.

Raccontaci le tue gare .

Ci tengo a fare una precisazione: le gare di 4 ore senza limitazioni di esche e dove si vincono dei soldi, vanno impostate secondo la logica del: o primo o ultimo.
Io invece ho impostato tutte e due le gare come se fosse una gara a squadre, ovvero pesca sul fondo come ho sempre fatto.
Dico questo perché un conto è pescare in terra col mais per via del disturbo, altro è mettersi li a fiondare 4 chili di bigatto per far entrare i cavedanoni da chilo e mezzo che disdegnano di raccogliere l’esca sul fondo e rimangono sempre in sospensione intorno alla roba. Ho impostato la gara come sempre appoggiando fin da subito quasi tutto un finale da 30 cm, pescando rigorosamente 4×10 vicino alla roba e poi 4×12 un po’ più fuori man mano che passava il tempo.
Questo perché l’acqua praticamente ferma rende ancora più diffidenti questi pesci che oramai sanno leggere e scrivere.
Uso da sempre solo la fionda fin dall’inizio. Lo scodello lo lascio a Roma da sempre quando vengo a Umbertide.
Ho fiondato 3 barattoli grandi di canapa e quasi 2 di mais. Il bigatto inizio a darlo dopo un’ora di gara circa.
Innesco un chicco e stendo la lenza sulla roba e cerco di rimanere più fermo possibile.
Il sabato l’ultima ora vado a galla e prendo 3 cavedani di cui uno molto grande, poi torno sul fondo e chiudo la gara con il pesce in canna.
Vinco bene, con 8.160 ed il secondo mi pare che fa 6.300 circa.
La domenica parto bene fin dall’inizio e mi rendo conto che sono primo per tre ore, così, pur avendo ancora mangiate in terra, mi concedo il lusso di venire a galla ma per 40 minuti non prendo un pesce.
La pesca a galla è una pesca che non faccio mai per cui non conosco bene le sfumature, ovvero come e quanto fiondare, come tenere la lenza e quale sia la grammatura migliore, per cui è stata improvvisata, a differenza invece di chi era sul fiume dal mercoledì che sicuramente ha potuto capire come andava fatta e che poi giustamente si è piazzata nelle prime tre posizioni. Sandro Zucchini secondo me ha pienamente ragione sul fatto che su questo fiume, più butti e più mangia, a discapito di tanta gente che crede che invece il fiume soffra questi eventi.
Mi sono divertito tantissimo e mi sono reso conto che sul fondo tanta gente che a mio avviso è bravissima, col mais ha fatto tanta fatica.
Io invece impostando due gare praticamente sempre in terra sono riuscito a fare sempre bene. Tanta gente come ad esempio Gilberto Amadori di cui io sono sempre stato un fan sfegatato perché secondo me a pescare i cavedani di Umbertide è bravissimo, mi ha fatto tanti complimenti e per me è stata una soddisfazione unica.

Come giudichi questa manifestazione ?

Parliamo di Umbertide e di una organizzazione praticamente impeccabile, sempre, ogni anno seria e facoltosa, disponibile e precisa, come tutti gli anni. Che dire ?

Grazie Alessandro e tanti complimenti

Grazie Gigi, e grazie a tutti!
Alessandro e Marley!!!

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