GIUSEPPE CIPOLLA: PROFESSIONE CAMPIONE ITALIANO FEEDER
Giuseppe Cipolla detto CIPO è un ragazzo di 41 anni che vive a Cardano al Campo a Varese, di professione fa pavimenti industriali di lavoro autobloccanti e resine per i pavimenti, pesca da sempre e per anni ha fatto gare di pesca al colpo. Poi un giorno ha deciso di dedicarsi al feeder in coppia con il suo amico storico Luca Pera. Approda alla società Lanza di Como dove in poco tempo la eleva a squadra da battere tanto che nell’ultimo CIS feeder si laurea vice campione d’Italia dietro solo ai rivali del team LBFItalia.
Pochi giorni dopo al podio di Ostellato si dirige verso sud in quel di Corbara, e nella doppia finale del campionato italiano individuale feeder vince entrambe le prove e si laurea campione d’Italia individuale con un ranking di tutto riguardo, 4 gare 4 primi.
Durante il suo viaggio di ritorno, nonostante la stanchezza accumulata dopo tre giorni di pesca , il CIPO ha accettato di farsi intervistare in esclusiva per MF e a caldo ci ha raccontato quanto segue:
Giuseppe, per prima cosa ti rinnovo i complimenti per il titolo di campione italiano appena vinto. Vai sul podio con 4 primi in 4 prove direi che tutto ha girato per il verso giusto?
Diciamo che tutto ha girato, dalla preparazione alla fortuna però se la fortuna non te la prendi non ti serve a niente. Io ho avuto dei buoni picchetti e li ho sfruttati bene, magari con scelte tecniche diverse potevo anche non vincere.
Hai avuto un picchetto esterno in gara 4, ma ne hai avuti altri durante il campionato?
Ho avuto il picchetto A1 ad Adria che non era un super picchetto perché era molto sporco e dovevo pescare a 6 metri dalla riva. In quella gara ho preso 2 siluri è una carpa grossa e ho vinto.
Hai dovuto affrontare avversari tosti in questo campionato..
Tutti gli avversari sono sempre tosti quando si arriva alla fase finale di un campionato passato attraverso le selettive. I ragazzi che più mi hanno impressionato sono quelli del Lenza Club Riccione perchè oltre ad essere tutti molto bravi non mollano mai. Voglio fare loro un complimento perchè hanno fatto veramente una cosa spettacolare sia nel CIS che nell’italiano individuale.
Il risultato individuale arriva sempre se dietro c’è un gruppo o è merito solo tuo?
Quando si fa parte di una squadra affiatata il supporto dei compagni è sempre fondamentale anche quando si gareggia a livello individuale. Quindi bravi i miei compagni che mi hanno seguito e aiutato.
E del tuo compagno storico Luca Pera cosa mi racconti?
Luca è un grande campione, però c’è una piccola diversità tra me e lui nel feeder; lui è molto preparato su alcune pesche dove è bravissimo. Ha vinto il Frontiere Aperte sulla Drava in Austria pescando i pesci grossi in corrente, è un pescatore nato e io sono tanto diverso da lui in tante piccole cose ma insieme siamo una grande coppia, io ho le mie idee e lui ha le sue.
Beh voi siete due che vi completate ma in squadra avete due calibri da non sottovalutare…
Si siamo due testoni, se non ci scontriamo si arriva, poi abbiamo avuto la fortuna di avere Angelo Pizzi e Francesco Bonaveri che stanno con noi, tanta roba. Angelo ha una sua classe che rende sempre e poi sono stupito da Bonaveri che è un animale da pesca. Quest’anno ho imparato tantissimo sul piano tecnico anche da lui anche se non è stato troppo presente per via della famiglia e la bambina piccola. Io sono uno che impara molto in fretta e questa è una mia dote, ho tanto rispetto perciò per arrivare a questo lo devo a tutti.
Hai appreso un po’ da uno un po’ da un altro…
Da tutti, anche l’anziano o il pescatore che ha cominciato ieri ti può insegnare qualcosa. Anche ieri in gara 3 finita la gara un ragazzo di fianco a me che ha fatto dei pasticci incredibili….stai calmo fai il secondo poi mi ha visto dolente mi ha spiegato 2 cos’è bello così. Io non ho niente da nascondere ho sempre detto tutto a tutti.
Lo so che sei un generoso e uno disponibile in tutto, ma tornando a Corbara, temevi qualcosa o qualcuno?
Sono riuscito a venire solo il venerdì. Per via di impegni di lavoro ho pescato ho fatto le mie cose e sono arrivato a una conclusione. Ho avuto la fortuna che il giorno dopo sono capitato vicino dove avevo provato e avevo capito che ero in pesca perché c’era una bella pesca come si è dimostrato l’ultima ora e mezza. Ho preparato l’impostazione di gara e ho trovato il mio ritmo e i pesci mi rimanevano bene sotto e l’ultima ora li ho messi giù e sono stato veramente bravo quindi li secondo me è stata la differenza. Di solito però dove la pesca è molto veloce non mi trovo sempre a mio agio anche perchè io sono uno che curo molto l’innesco, sto attento come metto il verme se non lo metto bene lo tolgo, invece qui a Corbara ho trovato il mio ritmo e sono andato bene.
Oggi sei capitato nel picchetto A1 dove ieri ha pescato il tuo compagno di squadra Pizzi, ti ha aiutato molto nel dire cosa non dovevi fare o hai fatto di testa tua?
No, Angelo purtroppo ieri mi ha detto che ha fatto delle cose e i gardon l’hanno massacrato ma la mia impostazione non era la sua, lui l’aveva impostata un po’ come al Cis ma io non ho pescato di qua alle Vigne poi avevo il fuil e il vdv. Io ho tutte le mie logiche e ho fatto le stessa cosa che ho fatto ieri. Qua nel settore A si pesca a 40/45 metri non si pesca corto come nel settore D, avevo quasi timore però andata bene, sono riuscito a prendere dei pesci grossi che qui a Corbara non avevo mai preso. Mi sono confrontato con Manuel Marchese della Lenza Emiliana e mi ha detto di non pescare lungo perchè ci sono delle breme molto grosse e si è dimostrato vero nonostante mi davano a meno 5 pesci dal numero 3 ma sapevo che i miei pesci erano grossi, forse arrivavano a 1300 grammi, ho preso delle breme veramente belle. Alla fine faccio 31 kg e il secondo ne fa 28. La differenza è stata la taglia, io ho preso meno pesci ma erano molto più grosse. Tante ne ho perse, ho rotto il terminale perché erano pesci grossi.
Hai usato dei pasturatori importanti?
Degli open end medium
Hai messo molto caster dentro, molto verme tagliato per fare questa taglia?
Secondo me è il picchetto che da i pesci grossi però devi essere bravo a tenerli sotto comunque penso che quasi tutti abbiano usato un large come pasturatore in base alla marca e al modello che uno usa. È un lago che ha tanto pesce e bisogna dargli tanto da mangiare poi il fatto dei vermi tagliati, i caster è una cosa tua. C’è il momento che gli dai i vermi, il momento che non glieli dai, il momento che gli dai il fouille, io personalmente mi regolo a mano e io non è che comincio e finisco in un modo, mi regolo perché cerco di capire durante la gara di tenere il più possibile i pesci sotto anche oggi come ieri andavano via e tornavano, né prendevi 5/6 andavano via, tornavo ne prendevi in base a quanti ne sbagliavi poi facevi i momenti che non prendevi e in base a questo decidevo quando dargli i vermi dargli il fouille, mi regolavo insomma, oggi pescavo anche a bigatti che ieri non l’ho fatto. Due gare completamente diverse con la stessa roba ma diverse.
Tu sei un uomo immagine, un testimonial dell’azienda Matrix che avrai reso sicuramente felice, ci puoi svelare che attrezzatura hai usato per pescare a Corbara?
Sicuramente il paniene e’ stato fondamentale, perche’ pescare con le gambe in acqua non e’ cosi’ scontato come pescare su superfici dure. 6 zampe da 36 con dei piedi molto larghi mi ha autato ad essere perfettamente stabile su di un fondo fangoso, quando altri concorrenti hanno dovuto per forza di cose montare la pedana. A Corbara di solito adoro usare le Horizon S Class 3.60, il modello finora prodotto per la pesca a 40 metri, una canna abbastanza potente dove puoi montare delle cime di tuo gradimento da 2 once a 1 oncia , a 1,5 oncia, sono tutte compatibili. Avendo appena ricevuto le campionature nuove ho volute provare direttamente in gara le Horizon XC Class 3.80 e le Horizon XS 3.70. poi
ti regoli con il pasturatore posso usare con un oncia un open end, ad esempio il nuovo Domed Feeder visto che dovevamo caricare vermi tagliati e soprattuto foiulle senza disperdere niente nella discesa, sennò posso usare gli Horizon Feeder per lanciare lungo che agevola un po’ di più il lancio con una cima più fine.
Solito trecciato in bobina, il Submerge 0.08mm e shock leader in Carpmaster 0.23mm.
Lanciando frequentemente a distanza ho preferito montare come basso di lenza gli Horizon Protector Sleeve nella versione small, che attutiscono il lancio e proteggono i primi centimetri di filo a monte della girella, dove il pasturatore fa la maggiore pressione in fase di lancio. Sono piccolo accorgimenti che pero’ in gara possono fare veramente la differenza, soprattutto qui dove mantenere il ritmo costante delle mangiate e’ fondamentale.
È la nuova quella di quest’anno?
Parliamo gia’ di 2018, le vedrete all’Italian Master! Matrix ha deciso di recente di uscire con una nuova serie di canne top di gamma chiamate tutte Horizon. Oltre alle nuove Horizon XD, canne lunghe e potenti per la pesca lunga tipo Ostellato, siamo usciti con le nuove Horizon XS Class in 3.30 le 3.50 le 3.70, con un casting di 40 grammi. La canna a pescare a 20 metri è stata fantastica. Io uso la 370 perché a Corbara c’è il problema del fondo sporco e tante volte quando ferri il pesce deve sempre andare dentro da qualche parte, ieri ho rotto dei finali ho preso una cozza quando ferri il pesce una cannetta un po’ più lunga riesci alzarlo senza strapparlo fuori dal fondo avendo un bel fusto ma morbida davanti non facevo fatica anche se io ho la mano un po’ pesantina, l’ultima ora e mezza non ho perso neanche un pesce è stato un bel vantaggio avere un attrezzo così.
Per pescare dai 40 metri in su invece ho montato le nuove Horizon XC Class. Ho ricevuto le campionature appena prima della partenza per Corbara, quindi non provarle era peccato mortale…Ti trovi ad avere in mano una canna potente nel fusto ma particolarmente sensibile e morbida nel sottovetta, cosa che agevola le mangiate data la parabolicita’ del finale di canna. Ho usato la 3.80 – 70grammi.
E’ impressionante l’equilibrio tra la leggerezza della canna e la potenza!
Hai usato terminali lunghi con che diametro del filo e che amo hai usato?
Ho usato come amo l’SW del 10 e del 12 per tutte e due le gare, un amo a a becco d’aquila a profilo piatto della curvatura, piu’ resisitente e che aiuta l’esca a rimanere vitale per piu’ tempo. filo il solito Power Micron dello 0.165. anche li alternavo, se c’erano dei pesci più grossi allungavo il terminale vedendo come il pesce si comportava nelle prove ma ho pescato quasi 2 giorni a 50 cm, il limite consentito.
In alternativa nelle prove ho usato l’All Round del 12 e del 14, un amo a filo abbastanza robusto, a gambo lungo e pancia abbastanza pronunciata, per vedere se effettivamente c’erano differenze nel modo di aggredire l’esca, ma l’SW mi dava piu’ garanzie di allamate profonde e sicure.
Hai piacere di ringraziare qualcuno, a chi dedichi questo successo?
Sicuramente a mia moglie e i miei bambini in primis di 9 e 7 anni. Poi voglio ringraziare il mio marchio Matrix che mi ha dato questa opportunità anche se non ero così quotato ma hanno creduto in me e io li ringrazio tantissimo in particolare Diego Da Riol. A pari livello i miei amici che sono l’anima per chi va a pescare, senza di loro uno non caricherebbe neanche la macchina.
Gli stimoli nascono proprio dal gruppo, dall’affiatamento, dalla voglia di andare perché hai l’amicizia che ti carica, sono d’accordo con te…
Anche gli amici che sono a casa e aspettano di sapere cos’hai fatto, io ne ho tanti a casa che mi vogliono bene. E’ da tanti anni che faccio le gare parlo comunque di gente che pesca e oggi è stato veramente bello ho avuto un
sacco di emozione da queste persone anche se non le vedo sempre ma li vedo magari in negozio però sono orgoglioso di essere un loro amico
Hai fatto dei bei sacrifici che hai condiviso con la tua famiglia, un momento di commozione l’avrai avuto quando hai saputo di avere vinto il titolo che ti apre la porta della nazionale..
La prima persona che ho chiamato è stata mia moglie, è stato un bellissimo momento, da adesso in poi devo dedicarmi solo a loro e farò tutto quello che mi dicono.
Adesso ti tocca di rigare dritto, spero che ti conceda di venire all’Italian Master per ricevere l’applauso sul podio da parte di tutti gli sportivi che saranno presenti.
Magari non vengo a pescare ma vengo con la mia famiglia a fare un giro, vediamo.
Quindi la tua vita è la famiglia il lavoro è la pesca
Non vado neanche al bar, lo spritz lo bevo quando sono a pesca.
Grazie CIPO per la bella intervista. Complimenti ancora!
Grazie a te Alessandro e atutti voi di matchfishing.