LE CAVE – LAGHETTO PATRIMONIO UNICO PER LA PESCA SPORTIVA
Le cave/laghetto sono il risultato di un processo produttivo che richiedeva enormi quantità di ghiaia per gli impasti cementizi e bituminosi per la costruzione di edifici ma anche di autostrade e strade specie nel dopoguerra ma ancora oggi; Un tipico esempio è il lago Ripalta ad Asigliano (VC) vicino alla autostrada che porta in Liguria.
Le cave nacquero così a macchia di leopardo su tutta la penisola e, una volta reso il loro servizio vennero semplicemente abbandonate e destinate così a raccogliere le acque sorgive e quelle piovane.
Ovviamente quelle con risorgive o afflusso dell’ elemento liquido da qualche roggia sono le migliori ed anche un canaletto di scolo per il troppo pieno come ad esempio Nuovo Lago Maggiore a Galliate (NO) che versa un po’ di acqua nel naviglio Langosco che deriva dal Ticino….e ogni tanto scappa qualche pesce se non chiudono bene la grata dopo averla pulita.
Oggi alcune cave/laghetto offrono numerosi servizi con ristorazione anche, altre danno panini, altre ancora nulla; quasi tutte hanno un piccolo negozio di pesca.
Per il pescatore a spinning la stagione migliore inizia nel tardo autunno, quando il clima esterno comincia a portare la temperatura dell’acqua ad una media di circa 18°, cosa che consente ai gestori di immettere le trote senza che queste vadano in sofferenza per carenza di ossigeno specie nelle cave senza risorgive e prosegue per tutto l’Inverno.
Finisce a tarda primavera/inizio estate anche in alcuni posti vi è afflusso di acqua fresca per risorgive o derivanti da roggie ove ovviamente l’ acqua è chiara.
Le trote tendono a concentrarsi in branchi , spostandosi negli strati dell’acqua più superficiali e centrali della cava in quanto lo scambio termico tra la superficie rinfrescata dalla notte e l’aria del giorno crea un moto convettivo, una brezza, capace di ossigenare notevolmente il primo strato d’acqua della cava.
L’attività risulta a tratti frenetica e tradiscono la loro presenza attraverso bollate, dorsali che fendono la superficie, codate o salti fuori dall’acqua il tutto concentrato in pochi metri quadri di superficie.
Con l’avanzare dell’inverno il branco cercherà di difendersi dalle temperature rigide dislocandosi nel sotto riva, proprio sotto i nostri piedi.
I colori degli artificiali sono a volte irrilevanti, in altre fondamentali quando l’ acqua non è chiara. Occorre seguire di massima le regole basi ( argento per acque velate e oro o pastello per acque chiare) ma a volte le tinte fluorescenti riescono a stimolare l’istinto dell’Iridea anche in acque chiare specialmente quando è in periodo di frega.
In questo periodo non è raro vedere la trota seguire l’artificiale fino alla sponda per poi predarlo proprio nel momento in cui lo sfiliamo dall’acqua a fine recupero. Evitare di recuperare velocemente e tenere la massima concentrazione nell’ultimo metro recuperando solo con lo spostamento della canna laterale perchè è proprio in questo momento che avvengono gli attacchi.
Io, Marco Altamura testimonial spinning della Raptur di Trabucco e Marco testa (Fish Hunter) siamo andati in un pomeriggio di novembre ai laghi terre rosse di Masserano(BI).
I laghi si trovano a Masserano e sono 6 a varia vocazione e il sito internet è: www.laghiterrerosse.it
Un lago è destinato a carpe medie cioè al massimo fino ai 5-6 Kg, uno per l’ uso del Belly Boat, uno ai lucci, uno alle trote piccole che in cui in estate avviene immissione di storioni, pesci gatto di varie specie e Striped Bass, uno a trote grosse anche fino a 10 Kg.
In mezzo vi è anche un b&b molto bello che permette anche di passare 2 o più giorni immersi nel verde dei laghi o fare turismo nel biellese.
Il sito è: www.tenutaadriana.it
Tutto il complesso è di proprietà della famiglia Tarello il cui padre fu fondatore delle fornaci del paese che fino al 1750 circa era anche un principato. Dopo un inizio avaro di catture con solo una trota presa da me, stranamente, con uno spinnerbait ecco che usando microndulanti abbiamo catturato delle trote di cui 2 stimate fra i 2500 e i 3000 grammi.
Dopo siamo andati a cena allo “Lo Scricciolo” a Villa del Bosco in frazione Orbello e abbiamo mangiato divinamente. Carpaccio di pesce spada e tonno, Mocetta [carne essiccata di varie carni (Bovino, Asino, Cervo, Maiale ecc ecc a seconda di chi la fa) e tagliata molto sottile] con castagne, risotto al Bramaterra e Cervo.
Tel 0163/860060. Da Gattinara andare verso Cossato/Biella e dopo 7-8 Km a destra vi sono le indicazioni per Orbello.