CONOSCIAMOLI MEGLIO: I PIOMBI DEL SURFCASTING di FRANCESCO DELLI PAOLI

Questa sezione sarà dedicata all’approfondimento di un accessorio fondamentale, la cui scelta, talvolta, condiziona intere sessioni di pesca (in particolare di surfcasting) … stiamo parlando del piombo.

Numerosi sono i fattori che influenzano la scelta della forma del piombo che andremo ad utilizzare per la nostra battuta di pesca: la conformazione del fondale, la corrente, le condizioni meteo-marine, il vento, l’attrezzatura utilizzata (canne e mulinelli), il carico di rottura dei fili, il tipo di calamento adottato.

Vedremo nel dettaglio soltanto alcune tipologie di zavorre, concentrandoci su quelle più utilizzate e diffuse tra i surfcaster, per avere una “panoramica” sintetica delle circostanze di impiego di ciascuna di esse.

Occorre sottolineare ancora una volta che, spesso, in particolari condizioni di mare, la scelta della forma del piombo potrebbe influenzare in modo decisivo l’uscita in spiaggia.

  • Il piombo OGIVA , progettato per consentire lanci lunghi e precisi, rappresenta una scelta “allround” per la sua capacità di adattarsi ad ogni tipo di fondale, la media tenuta a quest’ultimo e la moderata resistenza che oppone durante il recupero;
  • Il CONO rappresenta una valida scelta in caso di mare mosso: mediocre la capacità di volo, formidabile la sua tenuta del fondo (in particolare quello sabbioso), a discapito di una notevole resistenza al recupero. Indicato per le medie distanze in presenza di forti turbolenze;
  • La PIRAMIDE è preferita al cono in caso di forti correnti laterali; presenta simili caratteristiche durante la fase di lancio e l’insabbiamento, ma offre ulteriori difficoltà nel recupero a causa della superficie superiore più ambia e meno idrodinamica (rispetto a quella del cono);
  • La SFERA garantisce un’ottima tenuta sul fondo, essendo in grado di insabbiarsi completamente, offre un recupero estremamente fluido e presenta ottime capacità di lancio; tuttavia, il suo utilizzo va evitato in caso di fondali piatti e acque basse: in tali condizioni, con una corrente adeguata, tende a rotolare;
  • Il ROCCO BOMB presenta “alette laterali”, che insieme al profilo sottile, garantiscono un’ottima performance di volo e una discreta tenuta del fondo in acque poco mosse; molto leggero da recuperare, non genera fastidiose turbolenze in acqua. Trova largo utilizzo anche nel beach ledgering a lunga distanza, nelle grammature fino a 120 g.
  • Il PIOMBO A PERA PLASTIFICATO ci permette di raggiungere buone distanze, notevolmente idrodinamico, resistentissimo alla corrosione, consigliato per i fondali rocciosi a causa delle sue ottime doti anti-incagliamento. Spesso, i suoi caratteristici colori vivaci innestano curiosità nei pinnuti, che in tal modo si avvicinano più facilmente alle nostre esche. Discreta la tenuta su fondale sabbioso (in questo caso occorre aumentare la grammatura utilizzata);
  • Il TOMMY presenta una notevole stabilità in volo, ha una buona tenuta sul fondo e oppone poca resistenza durante la fase di recupero. Le sue ottime prestazioni sono anche frutto delle due rientranze che presenta nei lati, le quali gli permettono di offrire meno superficie di attrito durante la fase di lancio. Indicato anch’esso per un beach ledgering a lunga distanza, da il meglio nelle grammature di 75g e 100g.
  • Anche il piombo WING sfrutta le rientranze presenti sul corpo per meglio fendere l’aria. Presenta una migliore stabilità sul fondo (rispetto al Tommy) in quanto, essendo “schiacciato”, si dispone sempre su una delle due superfici più ampie. La forma schiacciata favorisce anche la fase di recupero.
  • Il piombo A-B UNO, con il suo profilo sottile e affusolato, si utilizza per raggiungere le lunghissime distanze (la sua forma ricorda quella di un proiettile); tuttavia, proprio a causa della forma, è molto instabile durante il volo in presenza di vento, e una volta giunto sul fondo si lascia trascinare molto facilmente dalle correnti. Potrebbe risultare una scelta vincente in caso di mare calmo e assenza di vento, per tentare la cattura sulla lunga distanza.
  • Il ROCCO TOP vola in modo ottimale quando il vento è frontale, una situazione in cui numerose tipologie di zavorre non riuscirebbero a fare distanza. Il suo utilizzo è da evitare quando il mare è particolarmente mosso, a causa della non eccezionale tenuta del fondo.
  • Lo SPORTEN si differenzia dal precedente per due appiattimenti che presenta sulla punta. Questo accorgimento gli conferisce una maggiore stabilità sul fondale. Anch’esso ci garantisce una buona distanza di lancio in caso di vento frontale.
  • Lo SPIKE si utilizza in condizioni estremamente avverse, quando il mare si trova durante la fase di mareggiata e nessuna zavorra riesce a restare ferma sul fondo. Ciò che conferisce questa ineguagliabile stabilità allo Spike sono gli aculei presenti sul corpo, che una volta giunti sul fondale sabbioso, vi si conficcano, ancorandosi ad esso. Bisogna dotarsi di un ottimo filo in bobina poiché, durante la fase di recupero, occorre dare un notevole strappo per staccarlo dal fondo. Ovviamente, su un fondale roccioso o melmoso non darebbe lo stesso risultato in termini di tenuta, in quanto gli aculei non riuscirebbero ad espletare il loro compito.

Quindi, ricapitolando, andiamo a vedere quali sono le zavorre più adatte a seconda di determinate situazioni:

  1. In caso di mare mosso e forti turbolenze i piombi che terranno maggiormente il fondo sono sicuramente il Cono, la Piramide, la Sfera e lo Spike;
  2. In caso di vento frontale andremo ad utilizzare il Rocco Top o lo Sporten;
  3. In situazioni di mare formato o poco mosso scelte vincenti saranno quelle di adoperare il piombo Ogiva e il piombo a pera plastificato (entrambi adattabili anche ad un mare abbastanza calmo, utilizzando grammature leggere);
  4. In condizioni di mare calmo e assenza di vento utilizzeremo il piombo Wing e il Tommy per la buona tenuta del fondo a medio-lunga distanza; il Rocco Bomb e il piombo A-B Uno per cercare la lunga distanza.

 

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