1° MEMORIAL VELIO TUBERTINI: VINCONO LA PASQUINO COLMIC E LA TUBERTINI!
CLASS SETTORI ASCONA CECCONA e SAMICE FERRO
CLASS SETTORI TR CARRARO
CLASS SETTORI CENTRALE e POZZI
1 MEMORIAL VELIO TUBERTINI CLASSIFICA FINALE SQUADRE
4 MEMORIAL SIMONE CARRARO CLASSIFICAINDIVIDUALE
No, non é un bisticcio di parole ma la sintesi di questa bella giornata di agonismo che è stato il 1° Memorial Velio Tubertini – 10° Memorial Van den Eynde – 4° Memorial Carraro ed anche il 1° Porte Aperte organizzato da una Aziende del nostro settore, una novità interessantissima che, ne sono certo, ha decretato l’inizio di un modo nuovo di intendere eventi di questo tipo e che avrà sicuramente un seguito.
Invitati dall’Azienda, per l’occasione, anche i Dirigenti federali nazionali Antonio Fusconi e Massimo Rossi e l’Amministratore Delegato della FIOPS, avv. Ruscelli, che hanno ribadito, in un breve intervento prima delle premiazioni, le sinergie e le importanti collaborazioni in essere tra la Federazione e quella che oggi é certamente la più attiva Associazione di operatori del settore.
La parte agonistica dell’evento ha fatto registrare la vittoria della Pasquino Colmic A di Reggio Emilia, che con 8 penalità frutto di 3 vittorie di settore ed un quinto posto, dal gradino più alto del podio ha alzato al cielo il trofeo celebrativo della memoria di Velio Tubertini, precedendo due formazioni della corazzata Amo Santarcangiolese Colmic, la B e la A, che hanno toccato rispettivamente quota 9 e 10 punti. Subito giù dal podio ma con punteggio simile alla terza, Jacopo Falsini e compagni dell’Oltrarno Colmic; a seguire un poker di formazioni con 11 penalità composto da, nell’ordine, Ravanelli Trabucco, Team Crevalcore Tubertini, Lenza Aglianese Colmic e T.C.A. Firenze Maver.
Ma procediamo con ordine. Sotto la regia e con il grande impegno “sul campo” dei soci del GPO Tubertini e del Team Crevalcore Tubertini, oltre 500 agonisti hanno risposto “presente” all’invito dell’Azienda di BAazzano, che dei Memorial, ormai da un decennio, ha grande esperienza.
Dopo le edizioni disputate ad Ostellato ed in Canal Bianco, la scelta del Cavo Lama come teatro dell’evento ha certamente colto nel segno come richiamo ma ha certamente reso più complesso il lavoro degli organizzatori, che hanno dislocato i presenti sui campi gara compresi tra P.te Ferro e P.te Samice e tra Ponte Ascona e P.te Ceccona quelli partecipanti ai Trofei di A/2 ed A/1 mentre le formazioni disputanti il CIS 2018 e la serie A/3 si sono posizionati sulle pedane del Campo Centrale con l’appendice del tratto dei “Pozzi”, tratto sul quale hanno trovato spazio anche la pattuglia di iscritti alla gara dei singoli, intitolata al compianto Simone Carraro. Proprio questa manifestazione é stata vinta da Gianni Giovagnola della Golden Fish, che ha certamente ringraziato il compagno di Società Costarelli, che ha sostituito all’ultimo momento per cause di forza maggiore, per avergli lasciato il posto vincente.
Un Cavo Lama discretamente pescoso ma non sempre esaltante, come capita di sovente in questo periodo in cui il piumino dei pioppi e il recente riempimento lo rendono piuttosto complesso da decifrare, ha offerto comunque un ottimo test di prova, anche in vista dei prossimi appuntamenti di calendario che vedranno, oltre al CIS, tutti i vari campionati del nord Italia passare da queste parti da qui ad un paio di settimane.
Per la gran parte l’impostazione principale é stata quella sulla linea lunga della roubaisienne con l’alternativa della ricerca dei carassiotti sulla distnza tra i 7 ed i 9 metri dalla sponda, chance che ha premiato molto di più nei tratti Ferro/Samice ed Ascona/Ceccona, mentre sul Centrale, privo di vegetazione spontanea sulla riva di pesca, ha pagato molto meno e comunque solo in qualche tratto; si sono viste all’opera anche diverse canne inglesi, impiegate prevalentemente nella ricerca di pesci alla base dello scivolo della sponda opposta. Quasi ovunque, comunque, una nota prevalente é stata quella di una pasturazione sobria, in quantità ridotta e con i bigattini che hanno fatto la differenza solo in alcuni tratti, almeno a prestar fede alle testimonianze raccolte nel dopo gara.
Detto della parte prettamente agonistica, passiamo all’altra vincente di giornata, ossia Tubertini, inteso sia come brand che come famiglia.
La scelta, che invero all’inizio aveva destato non poche perplessità, di organizzare il raduno del prima e dopo gara proprio nella sede aziendale di Bazzano é stata, alla luce del bilancio finale, certamente una scommessa vinta e lo hanno dimostrato le centinaia di presenze registrate sia al momento della distribuzione delle buste con i posti gara che il dopo gara quando, ancora più numerosi, i concorrenti e gli accompagnatori sono tornati nell’ampio parcheggio aziendale
allestito perfettamente ad area espositiva (complimenti alle ragazze e ai ragazzi dello Staff Tecnico Tubertini che hanno saputo integrare esteticamente le tante rastrelliere delle canne ed i panchetti in visione per tutti, con il podio ed il tavolo della direzione di gara, posti alla base del imponente obelisco con il nome dell’Azienda che campeggia su tutta l’area!).
Non meno frequentata é stata l’area ristoro, perfettamente attrezzata, dove sia al momento della colazione del mattino che per il pranzo pomeridiano, gli amici della CCL Pesca In Tubertini di Vignola hanno dato dimostrazione di sapersela cavare ottimamente con bevande ed affettatrici, almeno quanto lo sanno fare con gli attrezzi da pesca. Bravi!
L’altra grande scommessa vinta oggi da Glauco Tubertini é stata la proposta di offrire a tutti, agonisti e pescasportivi, la possibilità di visitare l’Azienda dall’interno, un “Porte Aperte” che ha consentito, a tutti coloro che lo hanno desiderato, di vedere dal vivo questa grande realtà produttiva che é oggi la Tubertini, nelle sue varie connotazioni: dall’imponente area di stoccaggio e spedizione delle merci, alle interessantissime zone produttive, dove prendono forma le decine di serie di galleggianti Tubertini o dove vengono preparate le migliaia di bobine di trecciati e monofili che compongono la gamma Tubertini, fino al mulino dove si producono le famose pasture Tubertini. In ognuna di queste aree, gli addetti Tubertini hanno omaggiato di vari prodotti e gadget i tanti, incuriositi spettatori che durante tutta la giornata hanno percorso il tour appositamente allestito all’interno dei capannoni dell’Azienda, illustrando loro le varie fasi di produzione e lavorazione delle decine di migliaia di prodotti che da Bazzano prendono poi le vie di tutta Europa per raggiungere milioni di pescatori.
Quando, alle 19 di domenica 20 maggio, é calato il sipario su questo grande spettacolo che é stato il 1° Memorial Velio Tubertini, alle telecamere e ai microfoni di IFtv é stata consegnata la soddisfazione di Glauco e Matteo Tubertini, investito oggi della prestigiosa carica di officiante la premiazione finale, che hanno ringraziato tutti i presenti e anticipato che l’edizione 2019 riserverà già ulteriori sorprese e scommesse.
E visto come é andata oggi, c’é da crederci!
Angelo Borgatti