DIVERSAMENTE ABILI O DISABILI DIVERSI

Premessa: Queste sono riflessioni sulla base di quello che sta succedendo, secondo me, nel settore disabili, non mere lamentele di un isterico, rimasto fuori dal gioco.

Dopo il Campionato Italiano e la mia ennesima esclusione dalla Squadra Nazionale, ho avuto modo di riflettere con calma su cosa si sta verificando nel settore disabili.

Dal mio punto di vista, per come viene trattata la disabilità, in questo settore ci sono delle cose che non vanno bene. Dunque: la Federazione ha optato per cinque scelte tecniche al fine di comporre la Squadra Nazionale. Così il C.T. potrà scegliere chi, più dotato anche a livello fisico, possa affrontare con maggior sicurezza i campi di gara!

Con questa formula, però, non a tutti viene data la possibilità di vestire la maglia azzurra; perlomeno non a quelli con disabilità importanti, cioè coloro che hanno la maggiore difficoltà motoria nell’azione di pesca. E’ stata, quindi, imboccata la strada dove la fisicità investe un ruolo fondamentale nelle scelte le C.T.

Premesso che non ci sono disabilità belle e disabilità brutte: tutte le disabilità, per chi le vive, sono brutte! Esistono però disabilità che compromettono la prestanza fisica del soggetto ed altre che la limitano molto meno o per nulla. ( ovviamente stiamo parlando di azione di pesca ) Privilegiare quest’ultima categoria di atleti si risolve in scelta poco sportiva ad excludedum e, come tale non solo ingiusta ma anche non logica in quanto fondata sulla non dimostrata equazione: più forza fisica=più capacità tecnica!

Ho avuto la fortuna e l’onore di vestire tre volte la maglia azzurra ed ho ricordi bellissimi. Ma, alla luce dei fatti recenti, oggi la vedo come un miraggio. Sarei veramente contento di una smentita.

Il Campionato Italiano è ora, purtroppo, una gara fine a se stessa, perché non dà l’accesso come in passato ad un Club Azzurro, con una classifica.

Quindi, per chi come me ha spirito agonistico ed è poco decubertiano, non ci sono più gli stimoli giusti a parteciparvi. Per fare cosa?  Numero? Per far vedere che il settore disabili è in crescita? Per fare un favore a chi?

Certo lo si potrebbe fare con lo scopo di diventare Campione Italiano (e non è che faccia schifo). Ma farlo, come avviene oggi, attraverso una prova secca, inaridisce e impoverisce il tutto risolvendosi, praticamente, in un… terno al lotto.  Credo, infatti, che quelli di noi di un certo livello tecnico (mi metto anch’io, forse immeritatamente, tra questi), vivano il Campionato Italiano come un trampolino verso la maglia azzurra. Dire che non è così sarebbe pura ipocrisia.

Se per qualche ragione, che a me sfugge, non possiamo più fare il Club Azzurro, Allora Il Campionato Italiano avrebbe un senso fatto in più prove e  su campi gara che non siano laghetti.

Ma che siano dei luoghi dove la pesca sia il più possibile simile a quella che poi verrà svolta al mondiale. Allora sì che il C.T. potrebbe farsi un’idea precisa della squadra da schierare al mondiale!!

Comunque il sunto della situazione è che, con questa formula, chi, come me, ha un marcato handicap è tagliato fuori a priori nonostante l’esperienza e le capacità acquisite. Il prossimo anno non so se avrò la voglia e lo spirito per rimettermi in gioco.

A tale proposito, mi sono anche sentito dire “beh, se tu sei uno che molla così facilmente…..“. Probabilmente questa persona non ha bene in mente il mio carattere: io non ho mai mollato in vita mia e non lo farò mai. Salirò sul panchetto fino a che ne avrò la forza. Dovessi farlo con i denti!!

E per ultima cosa vi siete chiesti perché il numero dei partecipanti di anno in anno si assottiglia sempre di più? Il movimento disabili aveva raggiunto, in passato, anche oltre trenta partecipanti al Campionato Italiano; poi, piano piano, il numero è andato scemando fino ai 12 iscritti e 10 partecipanti di oggi e questo, ovviamente, non è dovuto al fatto che non ci sono più disabili. E’ che con le vostre scelte avete indotto la gente a non parteciparvi più.

E’ stato distrutto tutto quello che di positivo, con fatica, negli anni era stato creato !!

Ciao. Un caro saluto.

Luca Cipollini

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