TROFEO SEI NAZIONI: VINCE LA SVIZZERA
Sul fiume Ombrone a Grosseto si è disputato il Trofeo sei Nazioni al quale hanno preso parte 6 squadre di club provenienti da diversi paesi europei come Italia, Lussemburgo, Olanda, Svizzera, Austria e Germania.
I criteri per partecipare a questo evento li sceglie il paese interessato in accordo con la rispettiva federazione.
Per quanto riguarda l’Italia il diritto di partecipazione spetta alla squadra che vince la Coppa Italia e per rigor di classifica a questa edizione doveva partecipare la squadra del Boretto Po ma per probabile rinuncia alla fine ha partecipato la seconda squadra classificata cioè l’Amo Santarcangiolese Colmic.
La squadra del Patron Mauro Biondi, già protagonista in Italia nei più importanti tornei nazionali, ha schierato una formazione altamente competitiva arricchita dalla conduzione tecnica, in via straordinaria, del CT Rudy Frigeri.
I romagnoli di Santarcangelo hanno cercato di prepare al meglio questa compoetizione, la prima per loro di livello internazionale, e ci tenevano a fare bella figura, ma il fiume toscano, non ha consentito la realizzazione di un sogno.
Il fiume è sempre il più rischioso dei campi gara per via dei picchetti che non possono avere una naturale omogeneità e il sorteggio dei posti gara che solitamente può agevolare o penalizzare coloro che non riescono a capitare nei posti migliori.
La Svizzera in gara 1 ha avuto dalla sua tutti i fattori favorevoli e giustamente da bravi pescatori sono riusciti a sfruttarli al meglio chiudendo in testa davanti all’Italia.
Gli elvetici dopo le otto penalità di gara 1 hanno chiuso la seconda manche con 15 penalità sufficienti per salire sul gradino più alto del podio con 23 penalità davanti all’Amo Santarcangiolese Colmic per sole tre penalità.
L’Amo ci ha provato, spronata dal CT Frigeri e dal Presidente Biondi , doveva recuperare qualche punto alla squadra Svizzera ma alla fine, pur vincendo la seconda manche, non riesce ad andare oltre il secondo posto assoluto.
Le 13 penalità di gara 1 vengono riconfermate anche in gara 2 e alla fine con 26 penalità è solo argento ma è pur sempre un posto di prestigio anche se da una gara disputata “in casa” era giusto e scontato fissare l’obiettivo al massimo livello.
Terzi i ragazzi della squadra olandese che dopo gara 1 non speravano certamenete più di agguantare il podio che pareva saldamente nelle mani dell’Austria.
Una bella gara da 16 penalità consente ai ragazzi Olandesi di salire sul podio per la medaglia di bronzo.
In evidenza il nostro Gino Govi bravo ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio individuale mentre sul terzo gradino sale Andrea Fronza.
Cala il sipario sulla bella manifestazione del Trofeo sei nazioni 2018, così come un anno fa quando ai laghi Tensi fu la squadra della Pasquino Colmic a vincere il trofeo.
Da sottolineare la bella e puntuale organizzazione curata dalla sezione FIPSAS di Grosseto con la impeccabile direzione di Giampalo Ricci Presidente della sezione.
Saluti a tutti gli amici di MF da Sergio Amaduzzi.
sei nazioni 2018 dati 1 prova
sei nazioni 2018 dati 2 prova
sei nazioni 2018 dati clas finale ind
sei nazioni 2018 dati clas finale
Svizzera 1° classificata
Amo Santarcangiolese 2° classificata
Olanda 3° classificata
Gino Govi primo classificato individuale
Andrea Fronza terzo classificato individuale
GLI SVIZZERI DEL TEAM SENSAS VANGERON NEUCHÂTEL SI AGGIUDICANO IL TROFEO DELLE 6 NAZIONI
di Francesco Pervangher
Il trofeo delle 6 Nazioni (o trofeo dell’amicizia) nell’ambito della pesca al colpo non è paragonabile a un mondiale e neppure a un europeo, eppure è una competizione di carattere internazionale di tutto rispetto.
Per potervi accedere in Svizzera è necessario ottenere la terza posizione nel campionato svizzero (che si svolge nell’arco di tre prove). In Italia è invece vi si accede tramite la vittoria alla prova secca in coppa Italia. Insomma le squadre presenti schierano degli agonisti più che competitivi.
Dopo aver esultato per la vittoria della gara di sabato con 8 punti, il Team Vangeron Sensas è riuscito a portare brillantemente a termine il trofeo grazie al secondo posto nella seconda prova (13 punti) e a un punteggio complessivo di 23 punti. I padroni di casa dell’Amo Santarcangiolese giungono secondi con 26 punti. I forti pescatori italiani hanno svolto un’ottima seconda prova, vicendola, ma questo risultato non è bastato per contenere la forza della squadra Svizzera. La terza piazza è stata raggiunta dai bravi pescatori olandesi.
Tornando alla prestazione degli elvetici, un plauso va indubbiamente fatto a tutto il Team e soprattutto all’artefice di questo risultato, un pescatore che ha già fatto parlare di sè in passato per il prestigio del suo palmarés. Si tratta di Jacques Belliard, campione europeo individuale (si chiamava ancora coppa europa) a Notthingam negli anni 90′, campione del mondo individuale master a Roma nel 2014, pluri campione svizzero e più volte Nazionale con la Svizzera.
Belliard (Jacky per gli amici) ha saputo costruire una bella squadra, dando spazio a dei pescatori collaudati come Rob Tomlinson (già in evidenza al mondiale per Club sul Brian nel 2013), Roberto Pasini (agonista della Svizzera italiana con alle spalle diverse esperienze in ambito internazionale), Salvatore Biancamano (Toto per gli amici – con il pesce gatto nella foto), Attila Hajdu (un vero uomo di squadra), Riccardo Cunha (avvicinatosi da pochi anni alla pesca al colpo ma già capace di ottenere delle belle soddisfazioni). Jacky Belliard il sabato non ha pescato, preferendo dare spazio ai suoi pescatori, che ha cullato, che ha valorizzato e che gli hanno regalato una gran bella vittoria.
Nella pesca i risultati arrivano in questo modo, condividendo, facendo delle rinunce, curando i dettagli e indubbiamente mettendo in atto le conoscenze acquisite durante gli allenamenti e nel corso di una vita di esperienze vissute lungo i corsi d’acqua di mezza Europa. Complimenti Jacques Belliard e complimenti a tutto il tuo super Team, importante anche il supporto di Rui de Oliveira.
E pensare che in Svizzera una discutibilissima legge vieta la pratica del catch and release e si può quindi immaginare in che condizioni possa essere difficile praticare questo meraviglioso sport. Ma gli svizzeri sono duri a mollare. Un bravo a tutti gli agonisti presenti a questo bel trofeo e all’anno prossimo.