CAMPIONATO REGIONALE CAMPANIA – LA PAROLA AI PROTAGONISTI
Dopo la quarta prova del Campionato Regionale Campania, disputatasi sulle rive del fiume Volturno a Capua, in località Campo Sportivo, appare doveroso fare una disamina della manifestazione soprattutto a seguito dei cospicui lavori effettuati dalla locale sezione Fipsas.
Nel mio precedente articolo ho avuto modo di elogiare il lavoro svolto dai dirigenti locali, che hanno reso di nuovo le sponde agibili ai pescatori e fruibili a tutti. Di sicuro, come traspariva dal contesto dell’articolo, negli anni a venire (e sperando che una nuova piena non distrugga il lavoro svolto), il fiume sarà ancora più bello ed allettante, anche perché, ne sono certo, le breme aumenteranno di numero e di grandezza, rendendo veramente affascinante la pesca.
Quanto alla gara di domenica 15 luglio, mi sembra opportuno ascoltare i protagonisti della prova e, in particolare, i vincitori, i quali hanno sicuramente dato prova di un’ottima interpretazione del campo gara. Vincere con sole 8 penalità significa non solo aver interpretato al meglio la gara, per di più svoltasi in due manche, ma anche essere riusciti a creare una sintonia di squadra davvero invidiabile. I complimenti, pertanto, vanno a Ettore Scala, Luigi Napolitano, Leonardo Giugliano, Francesco Nunziata e Carlo Nunziata che pur non avendo gareggiato, ha accompagnato la squadra facendo da ottima sponda. A tal proposito ho sentito Luigi Napolitano, contentissimo della vittoria di giornata e della classifica individuale.
Ciao Luigi, complimenti per questa vittoria e per il primato in classifica progressiva. Ti chiedo subito come ti è sembrato il Volturno.
Grazie Michele dei complimenti. In effetti, grazie all’ottimo lavoro di preparazione del campo gara eseguito dalla Fipsas di Caserta, il campo si è presentato in buono stato, con sponde accessibili e molto più curato, rispetto agli altri anni. Sicuramente è stato meno faticoso portare giù nella postazione l’attrezzatura; addirittura, in alcuni tratti, era possibile arrivare fino alla postazione con la macchina. Veramente un bel lavoro! Mi auguro che si continui in questo modo, così da garantire più posti a disposizione e, quindi, poter disputare una gara singola e non più in due turni.
E della pescosità cosa mi dici?
Devo dire la verità: sono rimasto molto sorpreso, sin dalle prove, della pescosità. A differenza degli altri anni c’era molto più pesciolame, grazie anche all’aumentare delle breme.
Questo avrà condizionato il vostro modo di interpretare la gara. Come avete impostato la pesca e quali strategie avete adottato?
A seguito di varie prove, ho preferito impostare la gara con vele da 15, 12, 10 e 8 grammi e galleggianti all’italiana di 10, 8 e 6 grammi. Ho iniziato con un bel fondo iniziale di circa 10 palle di pastura abbastanza chiara e cinque palle di ghiaia e bigatti incollati. Ho pescato per tutta la gara sulla linea dei 13 metri sfruttando al massimo la passata e per fortuna alla pesa ho portato circa una trentina di catture ottenendo la vittoria del settore con oltre 6 kg.
8 penalità significano solo una cosa: un’ottima organizzazione di squadra.
Ammetto che tenevamo davvero tanto a questa gara. Io e la mia squadra l’abbiamo preparata nei minimi dettagli facendo prove su prove, utilizzando vari sistemi di pesca. Grazie allo sforzo di tutti siamo stati ripagati sia il sabato che la domenica. Personalmente posso ritenermi soddisfatto, visto che dopo tre gare ho solo tre penalità. La splendida prova di tutta la squadra ci ha portati in testa alla classifica generale.
Infine volevo ringraziarti per l’intervista. Questa rappresenta per me ei miei compagni di squadra una bellissima occasione. Ringrazio i miei compagni, primo fra tutti, Carlo che in questa gara era in veste di C.T. e che con la sua presenza ci è stato di grande aiuto, ancora un grazie affettuoso va ad Ettore, Francesco e Leonardo per l’ottima prova disputata.
Ciao Luigi, alla prossima.
Si sono dimostrati degni interpreti della gara anche i ragazzi dell’APSD Pietrelcina Hydra e del Lenza Club Brezza Colmic, entrambi con 13 penalità. Il migliore risultato (un primo contro un secondo), ha premiato i beneventani, ma il valore rimane immutato per entrambe le squadre.
Ci parla della propria gara, Antonio Facchiano di Pietrelcina.
Ciao Antonio, complimenti per la tua gara. Eravamo fianco a fianco e ti ho visto interpretare al meglio la gara, specialmente nell’ultima ora. Ricordo che mi dicesti che l’ultima ora era, per te, quella più proficua, e così è stato.
E’ vero Michele, spesso sono riuscito a risolvere le gare nella parte finale. Grazie per i complimenti.
Antonio, come ti è sembrato il Volturno, specialmente riguardo alla gara disputatasi lo scorso anno?
Allora Michele, io dico sempre “Volturno gioie e dolori”! Sicuramente quest’anno il fiume si è presentato meglio dello scorso anno. Ricordo che non avevamo le postazioni e proprio il mio picchetto venne ricavato la mattina a colpi di badile, dopo le mie (e non solo mie) rimostranze. Quest’anno c’erano comode postazioni, ma c’erano anche troppe piante sommerse che hanno reso la pescata molto più impegnativa.
Alla fine ne siete usciti alla grande.
Sì, l’APSD Pietrelcina si è difesa bene; abbiamo lasciato un po’ di lenze in acqua ma non siamo stati gli unici. Al sabato hanno pescato Masone Federico e Ricci Nazzareno, che totalizzano 7 penalità. Proprio Ricci, dopo aver lasciato 8 lenze in acqua a diverse distanze, decide di pescare a bolognese sotto la sponda opposta, recuperando qualche pesce. Masone è partito da subito, trovando un buon fondo, facendo un pesce ad ogni passata. La domenica abbiamo pescato io e Pasquale Alfieri, totalizzando 6 penalità, frutto del mio quarto e dell’ottimo secondo di Pasquale.
A questo punto svela ai lettori di Match Fishing come avete impostato la gara.
Abbiamo impostato la gara pescando a 13 metri, con poca pasturazione pesante e pescando molto leggeri rispetto a tanti altri, nell’ordine di 6-8 g, arrivando anche a 4 grammi nell’ultima ora.
Allora, Antonio, in definitiva, cosa ne pensi del Volturno?
Bisogna riconoscere che tanto è stato fatto ma che tanto bisogna ancora fare.
Ciao Antonio, ci vediamo sull’Ufente.
Anche Lucio Coluccino, del Lenza Club Brezza Colmic è di parere simile a quello di Antonio Facchiano, sia sulle condizioni del campo gara, sia sulla pescosità.
Ciao Lucio, complimenti anche a te ed alla tua squadra per gli ottimi risultati in questa gara e nel campionato in generale. Come ho già chiesto agli altri, come ti è sembrato questo Volturno?
Ciao Michele, era qualche anno che non venivo sul Volturno, perché questo campo gara era uscito dai campionati di A6 prima e di A5 adesso, pertanto non lo frequentavo da un bel po’. Devo dire che l’ho trovato in buona forma, ma chiaramente c’è ancora molto da fare. Purtroppo, trattandosi di un fiume, le sponde non sono omogenee per tutti ed alcune postazioni sono decisamente più avanti, o più indietro, rispetto alle altre. Anche gli incagli presenti nel fiume sono di certo un problema perché non consentono a tutti i pescatori di pescare nelle stesse condizioni, ma purtroppo i fiumi sono così. Se ricordi bene, Michele, quando ci incontrammo per il gruppo di lavoro che doveva decidere i campi gara, io proposi sia il Volturno che l’Ufente, proprio perché c’è necessità di pescare anche nei fiumi e non solo nei laghi.
Si, Lucio, lo ricordo bene e ricordo che decidemmo di mettere anche Bomba per inserire la pesca all’inglese, indispensabile in un campionato.
Assolutamente! Non si può pescare sempre e solo a roubasienne. Ma tornando al Volturno, io credo che, facendoci poche gare, il pesce si ammassa in alcune zone, lasciando quasi vuote delle altre. Con il passare del tempo, e facendoci più gare, il pesce si abituerà al chiasso e il Volturno diventerà un ottimo campo gara. Inoltre, io credo che il problema della non omogeneità del campo gara venga acuito dal fatto che le zone sono composte da 25 pescatori e non 20 o 30. Mi spiego meglio, il settore tecnico di fatto interrompe il settore con la conseguenza che i settori non possono essere collocati in maniera uniforme per tutti. Il tecnico da 5 spezza il settore che, altrimenti, poteva essere collocato in maniera da essere più uniforme per tutti, magari saltando i picchetti con gli incagli.
Come hai pescato e che galleggianti hai usato?
Allora Michele, dalle prove svolte nei giorni precedenti la gara, anche se sono state poche, avevamo capito che per vincere bisognava prendere le carpe e, quindi, bisognava stare quanto più fermi possibile. Inoltre, il giorno della gara, le breme erano completamente sparite. Perciò ho deciso di usare galleggianti da 10 a 15 grammi, con al massimo 20 grammi. Ho avuto la fortuna di prendere subito un bellissimo barbo di circa 3 chili, qualche altro pesce durante la gara e, poi, una carpotta di 7/800 grammi nel finale, salpata quasi sul fischio finale che mi hanno consentito di piazzarmi secondo.
Bene Lucio, state facendo un ottimo campionato, mi sembra.
Sì Michele, inutile dire che puntiamo alla vittoria finale o, almeno, alla promozione in serie A, ma sappiamo che è un campionato molto difficile con ottimi concorrenti.
Allora, in bocca al lupo, Lucio. Ci vediamo sull’Ufente.
Ciao Michele e grazie
Per Match Fishing Italia
Michele Lozupone