Campionato Regionale Veneto 2018: Vince con grande merito la L.C. Mogliano Preston.
E’ finita.
Il meraviglioso fiume Mincio a Peschiera ha consegnato la vittoria finale a chi più di altri l’ha meritata: la Lenza Club Mogliano Preston.
Lo avevo anticipato nel mio precedente report, solo una gara disastrosa poteva togliere a questi ragazzi il titolo regionale.
Ed invece hanno fatto una gara eccezionale, una gara di sole 13 penalità.
Quasi a suggellare la loro superiorità nel 2018.
A conti fatti sono una media di circa 12 penalità a gara. Credo non ci sia altro da dire.
Per Roberto Giabardo e soci è stata un’annata da incorniciare, infatti, nello stesso giorno vincono il Campionato Regionale Veneto ed anche il Promozionale di Venezia.
Complimenti anche ai ragazzi del promozionale, che in Brian portano alla bacheca di Mogliano un altro ambito trofeo.
Ed in una giornata come questa, non potevo non andare a fare i complimenti a Pipo ed al resto degli amici mentre giustamente festeggiavano la vittoria.
Ne ho anche approfittato per fare una mini intervista a Roberto Giabardo, per gli amici Pipoti.
“Pipo immagino siate contentissimi dopo il secondo posto dell’anno scorso.
Indubbiamente è una grandissima soddisfazione. Siamo partiti bene ed abbiamo finito meglio. È stato un campionato combattuto e bellissimo, e per questo ancora di maggior valore.
Indubbiamente vi ho visti molto carichi e concentrati. Oggi ha pescato anche Vezzalini ed ha fatto un gran primo di settore. Ma tutta la società ha dato il massimo.
Vero, eravamo concentrati e come hai potuto vedere, visto che eri qui anche te, la tensione era alta già dal venerdì. Ormai il CRV è diventato un campionato di altissimo valore e non puoi lasciare niente al caso.
Ma io vorrei, se mi permetti segnalare un ragazzo della squadra vincente, che ha raggiunto una continuità di risultati impressionante, ed è Fregonese David.
Mi fa piacere che lo hai notato. David chiude con tre 2° e due 3° posti.
Il simbolo della regolarità, quella regolarità che alla fine ci ha fatto vincere questo titolo.
Per chiudere, oltre ai tuoi ragazzi c’è qualcuno che vuoi ringraziare o a cui vuoi dedicare questa vittoria?
Guarda Moreno, vorrei davvero approfittare per fare un grossissimo e speciale ringraziamento a BettiSport ed a Sport Sile, due realtà che ci hanno sempre sostenuti ed aiutati.”
Tornando alla gara è stata quasi, e ripeto quasi, a senso unico: inglese. Acqua quasi ferma e poche alghe a galla. Condizioni ideali.
Ma non bastava saper pescare bene. Bisognava pescare bene all’inglese “in Mincio”, che è diverso.
Le mangiate erano poche ed un pesce in più o in meno faceva la differenza. Eccome se la faceva. Scardole mostruose.
E non tutti le hanno prese. Non pochi hanno dovuto scapottare con il pescetto, sottoscritto compreso, magari a galla in 13 mt, nella speranza anche di qualche cavedano o scardola.
Nel complesso la gara è stata molto omogenea in tutte e quattro le zone: circa 2300 grammi procapite. Un dato che si tramuta in circa 3 pesci (e forse anche meno), vista la taglia delle scardole che ho potuto vedere.
Dietro ai vincitori, si confermano gli amici della Cannisti Sandonatesi Colmic che hanno disputato un ottimo campionato.
Sul terzo gradino del podio Pesca Sport Maver che chiude le ultime due prove con un doppio 12 penalità e vanno quasi a sfiorare il secondo posto. Sono costate care le 25 penalità del Brian.
Nell’individuale vince Un regolarissimo Muner Hellenio della Futura 2000 Colmic con 8.5 penalità.
Ma con le stesse penalità arriva anche Giovanni Montanari dei Cannisti Sandonatesi Colmic, il quale si trova secondo solo per il minor peso. Certamente resta l’amaro in bocca, ma tanti complimenti a tutti e due.
Al terzo posto un veterano mai domo come Claudio Contiero con 9 penalità. Per lui, che è un ottimo alborellista, fatale il 4 posto in Brian.
Per chiudere alcune riflessioni personali.
Siamo partiti con una prima prova in Adigetto (campo gara che non ho mai gradito per una questione sicurezza, e lo scrissi anche nel 2017), rinviata per maltempo e conseguente impraticabilità degli argini.
Ma la situazione è stata a mio avviso, ottimamente gestita con due gare in Idrovia in un unico fine settimana. Scelta poco dispendiosa e di buon senso.
Non ho capito lo spostamento di data del Bianco ma va bene.
Del Mincio già abbiamo detto, solo esserci vale la pena di pagare il biglietto, come si suol dire. Troppo bello. E non regala solo mitiche giornate di pesca.
Poi l’esperimento del campo gara picchettato al sabato per il solo CRV, da quel che ho potuto vedere io, è stata un’ottima soluzione. Finalmente abbiamo trovato posto senza litigare e senza trovarci secchi lungo tutto il campo gara. Speriamo si possa ripetere nel 2019.
Come ha detto Roberto Giabardo, ed io condivido appieno, è stato un campionato di altissimo livello. Combattuto sino all’ultima prova, ed anche piuttosto impegnativo, in tutti i sensi. Vedere squadre sul campo gara già dal giovedì o venerdì è quasi da categoria superiore.
Certo la A2 è un altro livello, innegabile, ma……….
Per quanto mi riguarda sono rientrato nel circuito dopo 13 anni di inattività agonistica. È stato un rientro meraviglioso per quanto riguarda il fattore umano. Impagabile la compagnia, le cene, le bevute, i raduni, le prove.
Ma allo stesso tempo quasi traumatico a livello sportivo. Difficilissimo.
Chiudo con una media di circa 6.2, ma ci salviamo bene con una squadra matricola.
Ho poi, cercato di raccontare le 5 prove così come lo ho viste io da agonista e da commentatore.
Dopo 35 anni di agonismo spero di essere stato sufficientemente competente ed obiettivo.
Ringrazio Paolo Bettella, con cui ho avuto il piacere di collaborare, per le classifiche e le foto pubblicate in questi miei report.
L’appuntamento è ora per il 2019 con forse qualche novità nei campi gara.
Moreno Coin Asd Team Riviera
CRV 5
finale_veneto_IND
finale_Veneto_SQ