ECCELLENZA FEEDER NORD-OVEST: UNA FIUMA MOLTO DIFFICILE PREMIA IL TEAM LBFITALIA PRESTON
Domenica 9 giugno, in Fiuma località Mandria vecchia, si è svolta la seconda prova del Trofeo Eccellenza girone nord ovest di pesca a feeder che vede la partecipazione di 20 squadre (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta ).
La gara è stata organizzata dal Team Feeder Lenza Mantovana con Giudice di Gara il Sig.Giuliano Deserti, persona sempre disponibile, esperta e gentile che insieme al nostro Presidente Aldo Mari ed a tutti i ragazzi del Team hanno svolto un lavoro di preparazione del campo gara, pesatura e redazione delle classifiche in modo encomiabile ed ai quali, facendomi portavoce dei commenti raccolti fra i vari agonisti, va il nostro più sentito ringraziamento.
Essendo la seconda prova, c’erano squadre che avendo fatto bene nella prima volevano difendere la posizione acquisita e chi, invece, essendo già attardati, aspettavano questa prova per riportarsi in alta classifica.
Questo è il caso del Team LBFITALIA (Preston Innovations) dei fratelli De Pascalis che, usciti da Peschiera con un punteggio non all’altezza delle loro possibilità (24,5) si sono aggiudicati la seconda prova con una stratosferica (viste le difficoltà che si incontrano ora sulla Fiuma) prestazione per complessive 8 penalità.
Al secondo posto di giornata un’ottima Lenza Paradiso (Trabucco) squadra A, con 10 penalità.
A seguire al terzo, quarto e quinto posto le fortissime compagini della A.D.P.S. Lanza (FishingItalia) che con questi risultati hanno dimostrato tutto il loro valore.
Noi delle due squadre del Team Feeder Lenza Mantovana, che avevamo come obiettivo di difendere e se possibile migliorare le posizioni acquisite, abbiamo ”toppato” in pieno la prova classificandoci tredicesimi con la mia squadra e ventesimi con la Squadra A.
Una vera “Caporetto”, che ci porta ad un ruzzolone in classifica progressiva dove ci collochiamo all’ undicesimo e quattordicesimo posto.
Le prove delle settimane scorse e degli ultimi giorni ci avevano dati degli elementi tali da guardare con fiducia a questa gara ma, si sa, il giorno della gara tutto cambia ed è un’altra storia.
Mentre nei giorni precedenti la Fiuma, ad inizio giornata, si presentava con acqua praticamente ferma per poi, con il passare del tempo, muoversi anche in modo importante, domenica non è stato così.
Infatti il canale si è presentato come al solito con acqua ferma e tale situazione si è protratta per quasi tutta la gara, alternando momenti di leggera corrente non paragonabile a quella dei giorni precedenti.
Questo ha reso i pesci ancor più sospettosi e la pesca, di per sé già molto tecnica, ancor più complicata.
Sta di fatto che si può ben dire che hanno vinto e occupato le prime posizioni i migliori in assoluto. Complimenti a loro e per noi un’esortazione a rimboccarci le maniche per salvare il salvabile nella prossima gara di luglio.
L’impostazione della gara per i più è consistita nel essere pronti su 4 situazioni e linee diverse di pesca.
Una linea a 27/28 mt da riva per pescare non a ridosso del canneto ma sotto allo scalino, per poi passare, in caso di necessità, attaccati al canneto o, per chi aveva la fortuna di aver davanti un’ansa, di entrarvi.
Un’altra opzione era quella di preparare un fondo a 10/12 mt da riva per vedere se nelle ultime ore si trovava qualche pesce preziosissimo. Ultima in ordine di elencazione ma non di importanza, visto che ha portato i risultati migliori e alla vittoria, la preparazione di un fondo molto carico di ogni ben di Dio (caster, bigattini vivi e stirati, vermi tagliati, canapa, mais) a due metri da riva, un pò a valle della piazzola di pesca, per insidiare le grosse breme che poi hanno fatto la differenza per chi le ha trovate (io uno di questi ).
Parlando a fine gara con Angelo De Pascalis, approfittando della sua proverbiale disponibilità, mi ha confermato che la loro strategia prevedeva appunto questa opzione di pesca perchè per vincere il settore o al massimo arrivare secondi era indispensabile catturare una bremona o due. Diversamente era difficile fare un buon piazzamento con solo 10/ 20 carassietti.
Questa la chiave del successo di ieri: pescare i carassietti o ciò che veniva sulle linee scelte con feeder molto piccoli e leggeri, curando bene gli inneschi ma poi ogni 40 minuti d’orologio provare con una lenza e canna adeguata nel sotto riva, innescando su un amo generoso (come del resto il finale), due o tre lombriconi e… trovarci le bremes, che in Fiuma sono veramente enormi (oltre 3 kg di peso !).
Da parte mia la soddisfazione per un buon secondo di settore fortissimamente cercato e voluto attraverso una pescata molto molto tecnica e “raffinata”, impostata sulle linee precedentemente illustrate esclusivamente a fuillis e vdv, con feeder small da 15 gr. Caricato ad ogni lancio con un pizzico di fuillis fra due tappini di pastura molto soffice e innescando su un amo leggerissimo del 22 un solo vdv. Ho preso 15 carassietti mediamente da 100 gr (10 a 27 mt. e 5 a 10 mt. nell’ultima ora, quando non si prendeva più nulla ) e a metà gara, al secondo tentativo, nel sotto riva dove avevo preparato un fondo generoso, ho trovato il jolli vestito da bremona di kg. 1,800/1,900.
Poi, ad una manciata di secondi dalla fine della gara, sulla linea dei 10 mt che mi stava dando gli ultimi carassi ho allamato un’altra breme anch’essa oltre il kg e mezzo: solo il tempo di vederla e la sirena mi ha tolto ogni speranza di vittoria… Peccato ma le gare sono anche questo.
Mi batte per 170 gr. il concorrente alla mia destra, Rocca Oscar della Lanza A.D.P.S. con una super bremona XXXL di oltre 3 kg. Bellissima e che ha meritato la foto che vedete.
La prossima gara del 14 luglio, in Fissero località Cà Vecchia, non mi vedrà presente: sarò in Val Badia ed i miei avversari saranno le trote del Gadera ed i porcini dei meravigliosi boschi dell’Alto Adige (almeno spero). Dal fresco delle Dolomiti vi penserò augurandovi il meglio.
Roberto Generali