CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE FEEDER: SUL FISSERO GIA’ ASSEGNATO IL TITOLO?
Nelle ore che hanno preceduto la prima prova del Camp. Italiano Individuale feeder sul Fissero si è detto e scritto tanto e di più, ognuno grazie al mondo moderno dei social media ha potuto dire la sua e le 160 persone partecipanti hanno espresso le più disparate considerazioni.
Tanti commenti, qualcuno moderato, altri più coloriti, ma alla fine dobbiamo guardare il risultato di questa esperienza.
In ogni caso ci sarà uno strascico e i vertici della federazione dovranno inevitabilmente correre ai ripari per il futuro riscrivendo regole nuove CHIARE e INDISCUTIBILI.
La prima regola da introdurre è il ruolo che dovrà avere il GRUPPO NAZIONALE DI LAVORO del feeder con la possibilità, come è già stato in passato nella pesca al colpo, di giocare un ruolo DECISIONALE e non solo consultivo.
E’ auspicabile che le persone che faranno parte di questo gruppo di lavoro, elette dai Presidenti o dai pescatori o scelte dal Comitato di settore Fipsas, possano riunirsi immediatamente ogni volta che si renderà necessario per assumere decisioni condivise a maggioranza su ogni questione come le problematiche che si sono riscontrate quest’anno.
Non deve accadere MAI PIU’ che per uno sport, che deve essere caratterizzato da serenità e amicizia, debba trasformarsi in un ring dove vince chi ne dice di più e più grosse.
Non funziona così la vita, la pesca è libertà, felicità, inventiva, amicizia e divertimento.
Occorre dunque fare delle scelte precise se si vogliono utilizzare ancora certi campi gara come Ostiglia, Fissero e Canalbianco, lasciare libertà di esche nelle quantità classiche non per limitare la pesca del siluro che è e rimane un pesce e senza quello certe gare sarebbero state davvero tristi (Zamboni ha vinto il Pasinetti, Govi e Maini l’italiano a coppie) ma al contrario occorre NON LIMITARE O VIETARE, ma PREMIARE chi adotta la tecnica più difficile quella di insidiare pesci piccoli come possono essere le Acerine o le alborelle dove sono presenti.
Come si faceva una volta nelle gare del colpo al pesce piccolo si potrebbe dare un punto al grammo e magari dare dieci punti al pesce piccolo per rendere competitiva la scelta del pesce piccolo nei confronti del pesce siluro.
Se lo facevano negli anni 70 e 80 i nostri padri della pesca al colpo non vedo perchè non si possa fare adesso anche nel feeder e visto che ci sono lancio anche altre riflessioni.
Fare gare tecniche solo fouille e ver de vase per annullare il siluro non risolvono il problema perchè il siluro da tre etti può sempre abboccare e quindi cosa si fa in casi come questo? E’ un pesce e come tale deve essere considerato valido.
Tornando alla gara del Fissero chi ha vinto con il siluro, a ragion veduta, ha già un mezzo piede sul podio finale perchè avendo a disposizione altre due gare ad Ostellato basta un altro primo che il gioco, grazie allo scarto intero di una prova, è fatto.
Lo so che è troppo tardi e questo porterebbe altre polemiche ma visto i tanti cambiamenti presi anche sull’onda emotiva della pressione delle persone, non sarebbe male rivedere questa decisione introducendo il mezzo scarto per dare anche a chi ha fatto un secondo o un terzo di potersela giocare.
Ad Ostellato di fatto con questo criterio dello scarto intero della prova peggiore i giochi sono già fatti e con il peso ottenuto con i siluri (Andrea Canaccini 19,810 Lenza Emiliana Tubertini, Massimo Rossi 12,940 I Cagnacci Trabucco, Giancarlo Plazzi 12,190 Tubertini Fishing Club) di fatto hanno già ipotecato questo campionato.
Quando sarà il momento di proposte da discutere ce ne sono diverse come la durata delle gare, il sistema del controllo esche, la visibilità dei piatti porta esche, i format dei campionati, la gestione delle allerte meteo, la quantità di esche e via chi più ne ha più ne metta.
Noi di MF, che non saremo giornalisti intellettuali patentati ma semplici appassionati che raccontano e scrivono come possono, cerchiamo sempre di diffondere questa passione con positività e poche polemiche.
Diciamo che ci sono tante cose buone che vanno preservate e da queste occorre partire e andare avanti.
Il campione del ciclismo Gino Bartali era solito dire la battuta “l’è tutto da rifare” , noi diciamo invece che c’è qualcosa da correggere ma non “l’è tutto da rifare”.
Tornando alla gara del Fissero abbiamo riscontrato una prova molto difficile caratterizzata da un campo gara avaro di catture mentre in passato in questo periodo avevamo visto una pescosità scarsa ma qualche pesce bianco c’era.
Solo la linea corta sembrava dare qualche cattura di piccole Acerine, che alla pesa assicuravano pochi grammi, insidiate con terra e fouilles e Ver de Vase.
L’alternativa come già detto, era stare cinque ore ad aspettare una mangiata del siluro ma vista la limitazione delle esche il rischio di un cappotto era molto concreto.
La ricerca di acerine risultava essere una pesca molto tecnica ma quella era e con l’approccio giusto e le canne giuste poteva avere una sua dignità.
Le skimmer, le grosse breme o i carassi di questo canale non si sono fatti vivi, nonostante siano presenti, ma i canali di cemento hanno delle pesanti controindicazioni che spingono il pesce al largo e non è un caso se a Cavecchia i picchetti migliori sono sempre stati quelli a valle fuori dalla strettoia.
I siluri sono anche usciti, qualcuno lo ha anche perso, ma c’è chi li sa pescare bene, come nel caso di Canaccini che ha dato spettacolo chiudendo la gara con quasi venti chili e adesso con quel peso gli basta fare un primo anche stiracchiato ad Ostellato, che ha già mezzo scudetto cucito sul petto.
Vedremo come andrà a finire ma abbiamo l’impressione che l’esito finale di questo campionato sia già scritto.
Ringrazio Natascia Baroni per il lavoro svolto con le dirette e le foto, un lavoro prezioso a favore di tutti.
A.S.
Campionato italiano individuale feeder Fissero 1° prova di finale