MASTER E VETERANI: GINO GOVI E ROBERTO TORRI I NUOVI LEADER
La classifica dei Master si allarga ogni anno e ora assistiamo all’irruzione dei tecnici della nazionale: Gino Govi stampa un favoloso 2,15 e mette dietro Rudy Frigieri che firma un 2,57 – Nei Veterani Roberto Torri torna in testa con 2,93, interrompendo la lunga serie di Bagarello
Fra le varie classifiche di Rendimento, una di quelle più “volatili”, insieme a quella Internazionale, è sicuramente quella dei Master, dove le posizioni cambiano repentinamente sia per il numero delle gare valide relativamente modesto che per la possibilità di un vasto turn over.
Ci fa molto piacere che i Master, qualifica che si ottiene con il sessantacinquesimo anno di età e categoria istituita solo da un paio d’anni, stiano riscuotendo un successo crescente, facendo un pò cadere quel ridicolo “tabù” per cui un forte garista si sentirebbe quasi “sminuito” a gareggiare in questa categoria. Al contrario, ci si è accorti che, oltre ad una possibilità di emergere abbastanza concreta, c’è anche una visibilità non indifferente, basta pensare ai titoli italiani e soprattutto all’attività iridata, senza contare anche la specifica classifica di Rendimento, l’accesso al Pasinetti ecc.
LA “CARICA” DEI C.T.
Quindi arrivano in categoria anche dei “pezzi da Novanta”, in grado di rivoluzionare la graduatoria. All’inizio dell’anno avevamo visto affacciarsi in pole position Gino Bacci (Gambero Milords Maver), ma adesso hanno fatto irruzione addirittura i tecnici della Nazionale maggiore, che evidentemente sono anche garisti molto forti e con delle prestazioni di alto livello legittimano ulteriormente la loro posizione e credibilità nello staff federale.
Così in testa al Rendimento si è installato Gino Govi (Amo Santarcangiolese Colmic), seguito da Rodolfo Frigieri (Oltrarno Colmic), mentre sarà da seguire anche Massimo Ardenti, che dall’anno prossimo entrerà in griglia e che è già salito sul podio del C.I.. Complice anche – come si diceva – un numero relativamente basso di gare di ammissione, infatti sono solo le prime due prove del Campionato Italiano ad essere ad iscrizione libera, quindi un totale di dieci nel quinquennio, a Govi è stata sufficiente una notevole stagione 2019 (2,67, secondo soltanto ad uno scatenato Graziano Pieroni – Lucchesi Maver, che ha conquistato alla grande il titolo italiano davanti a Zucchi e allo stesso Ardenti), condita da altri tre o quattro bei risultati al Pasinetti per raggiungere la media davvero straordinaria di 2,15, sia pure tutta da confermare proprio perché ottenuta in sole 11 gare.
Rudy Frigieri di gare ne ha fatte quindici con due belle stagioni da 2,56 e 2,81 (nel 2018 ha dovuto saltare le ultime due prove di finale, in quanto concomitanti con il Mondiale per Nazioni…) e per lui c’è un ottimo ingresso con 2,57 che già preannuncia un bel duello col suo vice-CT nel 2020.
Poi c’è il duo del Gambero Milords Maver, con gli inseparabili Loris Macchiavelli e Gino Bacci, che vanno a braccetto, entrambi al loro primo apparire nel Rendimento, anche se Gino era già in pole nella griglia di partenza e quest’anno si è tolto la bella soddisfazione di un bronzo individuale, oltre all’argento a squadre nel Mondiale sudafricano di categoria. Per loro, rispettivamente, 3,09 e 3,27. In questo tourbillon di nuovi ingressi,quarto posto per Piergiorgio Gherbin (C.C. Vicenza Colmic),
un elemento sicuramente meno illuminato dai riflettori, ma di sicuro affidamento. Enrico Landi (G.P.O. Tubertini) si è trovato un pò sballottato e, complice anche una certa “stagionuccia” da 4,67, ha potuto fare ben poco per difendere il suo scettro, perdendo qualche posizione.
Nei dieci altri due “novizi” come l’ottimo Renato Russo (Arno Team Trabucco), sesto a 3,44 ed il citato, esplosivo Pieroni per il quale si attende una conferma, almeno parziale, dello strapotere del 2019. A chiudere Albano Bandieri (Quattro Ville Colmic) e Giuseppe Lazzaro (River Club Tubertini).
NUOVA PUNTATA DEL DUELLO TORRI-BAGARELLO
Detto dei Master, eccoci ai Veterani, dove ormai, a parte la parentesi di Galigani cinque anni fa, si assiste costantemente alla sfida fra Natale Bagarello (Minerva Rossoblu 68 Team Bazza) e Roberto Torri (Borghigiana Maver), che hanno conquistato rispettivamente quattro e tre volte il titolo, senza però mai uscire dal podio. Stavolta tocca a Torri, che per la verità da ben quattro stagioni era sempre lì a soffiare sul collo dell’intramontabile campione patavino, senza però riuscire a scalzarlo.
Il fiorentino vince con 2,93, unico sotto il muro dell’elite, grazie anche ad una serie di stagioni bellissime e dense di soddisfazioni, con titoli italiani e mondiali ed il primo posto nella classifica iridata a punti degli ultimi cinque anni, davanti a Riccardo Galigani. Una classifica questa nella quale siamo stati sempre grandi protagonisti, a cominciare da Luciano Bazza e poi Tino Pagliari.
Senza dubbio meritato lo scettro per il grande Roberto che indubbiamente è uno che ha le “stimmate” del vincente, ma va anche detto che gli anni che passano giocano a suo favore, almeno nei confronti di Bagarello, il quale, per quanto encomiabile al massimo grado per quello che ancora riesce a fare, comincia a risentire di qualche “acciacco”, tanto che in più di una occasione aveva preannunciato un ritiro.
Quest’anno comunque è riuscito a fare il Pasinetti ed un paio di prove dell’italiano, portando a casa un’ottimo 3,33 stagionale, che lo consolida sulla media appena superiore al tre. Inoltre le sue attuali 19 gare già da sole gli consentiranno di mantenersi in classifica in ogni caso per un bel pò…
Al terzo posto, ecco Claudio Garuti (Team Crevalcore Tubertini), con 3,19, che guadagna una posizione rispetto all’anno scorso, anche se in griglia era secondo, precedendo di poco lo stesso Torri e Pagliari (Aurora Castelletto Tubertini), il quale si mantiene in quarta posizione, al termine di una stagione che lo ha visto chiudere con la media di 4,00, lui che ha dovuto scartare il fantastico 2,08 del 2014…
Guadagna tre posizioni rispetto all’ottavo posto dell’anno scorso Giovanni Marranzano (Cesanesi Milo),
che è andato a che a podio nel tricolore, con un bellissimo stagionale di 2,61 terzo dietro a Torri ed al Campione Italiano Angelo Zanotti (Pescaluna Ballabeni-Tubertini).
Nei dieci sono anche Mauro Biondi (Amo Santarcangiolese Colmic), Romeo Trivellato (Garisti Vercellesi Milo), Giampiero Magistri (Compedive Shimano), Federico Pasotti (Leonessa Colmic) e Franco Lodi (4 Ville Colmic).
In allegato le classifiche dei primi trenta Master e Veterani.
Allegati: