La pesca in kayak

Nel numero di dicembre 2016 de “Il Vicino” (  http://www.lenzaorvietana.it/?cat=173 )  pubblicammo un articolo su questa disciplina, la pesca con il kayak, che stava prendendo piede e che prometteva di essere performante come poche altre.

In quell’articolo, piuttosto generico e steso raccogliendo informazioni sul Web, non si parlava della componente più importante di un’azione di pesca: quella delle emozioni che assalgono chi la esercita a bordo di un “guscio” che cavalca le onde.

La pesca in kayak, denominata “kayak fishing”, riconosciuta dalla FIPSAS e ed assurta a specialità che consente di disputare Campionati a tutti i livelli, consiste nel praticare la pesca a bordo di un “kayak sit on top” ( letteralmente “seduto sopra”), appositamente studiato.

Una perfetta sintesi  tra la pesca e lo  sport all’aria aperta.

Il natante differisce dalla canoa per il  fatto che chi sale a bordo si trova al di sopra dello specchio d’ acqua e, contrariamente a quanto si possa pensare, è molto stabile e sicuro.

La propulsione può essere a pagaia o a pedali e la scelta spetta al pescatore in base alle proprie esigenze e alla disciplina di pesca.

Oggi abbiamo la possibilità di farvi descrivere le emozioni,  le sensazioni e  le forti scariche di adrenalina che questa disciplina induce in chi la pratica e che nessuna foto, per quanto tecnicamente perfetta, riesce a suscitare.

Lo facciamo in compagnia dell’amico Simone Gorini che recentemente si è aggiunto alla famiglia della Lenza Orvietana Colmic Stonfo e che pratica questa specialità da non molto ma con ottimi risultati anche agonistici.

Infatti è risultato 1° assoluto nel 2017 nel primo trofeo Kayak Fishing Italia, ha ottenuto un buon piazzamento nel Campionato Italiano 2019 e nel 2020 parteciperà, sempre con i colori della Lenza Orvietana, al Campionato Italiano ed al Campionato Europeo Hobie,  Da bravo pescatore ed amante della natura, così descrive le sensazioni suscitate da questa specialità:

Il poter navigare liberi sul mare, su di un lago o di un fiume è indescrivibile se non lo si è  provato e  immergersi nella natura arrivando in zone che solo il kayak ti permettere di raggiungere, insieme alle emozioni suscitate dalla pesca e che ogni pescatore conosce, induce una serie di sensazioni che sul kayak vengono amplificate.
Combattere un pesce su un mezzo come questo ti porta l’ adrenalina a mille. Tutto contribuisce:  la canna che si piega, il kayak che viene spostato,  il pesce che non può essere forzato e va combattuto fino a riuscire a stancarlo. Se pratichiamo la traina possiamo cercare delle prede più grandi, ed allora navighiamo portando a spasso la nostra esca fino al momento in cui il cicalino della frizione del mulinello suona ed il cuore comincia a battere; ferriamo il pesce ed ecco che  comincia la battaglia mentre teniamo ben ferma la canna ed il kayak prende la direzione del pesce che lo farà muovere. Le sensazioni che ne scaturiscono non si possono descrivere, devono essere provate !!!!
E se capita una giornata in cui non si pesca nulla, come ogni pescatore sa, il solo girare con il kayak su qualunque specchio d’acqua è appagante e comunque la giornata non è perduta: si fa attività fisica all’ aria aperta
“.

Simone ci tiene a precisare che chi pratica questo tipo di pesca si trova a far parte di una  grande famiglia dove ci si aiuta e ci si scambiano consigli e che spesso le competizioni sono un modo per incontrarsi all’insegna del vero spirito sportivo.

Per chi ama gareggiare, come accennato, questa disciplina è presente anche sul versante agonistico permettendo di partecipare a trofei e campionati durante i quali gli atleti si confrontano  tra di loro testando  le proprie capacità tecniche per cercare di migliorarsi.

Offre anche un consiglio a chi volesse iniziare questa disciplina: è sempre meglio rivolgersi a chi già la pratica perché cercare di esercitarla senza avere le giuste informazioni può essere inappagante e diventare pericolosa soprattutto se la si fa in mare.

Per eventuali informazioni gli interessati possono scrivere alla Lenza Orvietana Colmic Stonfo all’indirizzo mail info@lenzaorvietana.it

Simone Gorini  / Renato Rosciarelli

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