SPECIALE FEEDER: Profili e Personaggi: TOMMY PICKERING!
La leggenda della pesca sportiva, uno fra gli agonisti piu’ amati non solo in Italia, ma in tutto il mondo e per chi come me, ha l’onore di conoscerlo ed avere un’amicizia particolare, lo considera non solo un Campione, ma anche una persona “Speciale”, un vero gentlemen della pesca, il suo fair play inglese, arriva dritto al cuore di chi puo’ anche solo per un momento scambiare due parole sui campi gara. Ha vinto tantissimo, sia nel colpo che nel feeder, ed ora si è rimesso in gioco, entrando nella Nazionale inglese Master del Colpo e come obiettivo cerchera’ di conquistare l’unico titolo che gli manca, da appendere alla sua infinita bacheca di vittorie.
Attualmente veste i colori di casa MAVER, ama il nostro Paese e molte volte ha partecipato a varie manifestazioni, l’ultima proprio a Peschiera, lo scorso anno nelle finali del CIS FEEDER, gareggiando con la Cannisti Castelmaggiore Maver ed ha visto trionfare sempre i colori della casa Bolognese, con il Gambero Milord, a cui qualche suggerimento non avra’ negato.
Rimettetevi molto comodi, perche’ qui c’è moltissima “carne sul fuoco”!!
Per MF
Natascia Baroni
Tommy, per prima cosa ti ringrazio per avermi concesso questa intervista, per me è veramente un’ onore poter raccontare la tua storia di pescatore, a tutti i nostri amici italiani, che ti stimano enormemente. Comincio subito nel chiederti quanti anni avevi la prima volta che sei andato a pescare e chi ti ha trasmesso questa passione?
Avevo circa 6 anni quando mio zio Jack, mi portò per la prima volta a pescare in un laghetto locale e catturai un piccolo pesce persico con i vermi, ricordo ancora oggi quanto ero eccitato e da quel momento la pesca mi ha catturato per la vita…….ahah. La passione per questo sport mi ha preso subito e cosi’ sono andato a pescare quasi tutti i fine settimana con lui. Sono cresciuto cosi’, poi con il passare degli anni sono andato a pescare con i miei amici.
Quali attrezzature possedevi in quel periodo?
Mio zio Jack ha fabbricato la nostra attrezzatura, ha creato una piccola scatola di legno da montare, come panchetto. Realizzò le canne fisse e gli anelli della canna erano spille di sicurezza, come anche galleggianti o penne che trovava in giro. Mio zio Jack, era molto bravo a fare queste cose.
A quanti anni hai partecipato alla tua prima gara di pesca e che risultato ottenni?
Penso di avere avuto circa 12 anni, grazie ad alcuni club locali del mio piccolo paese, che hanno organizzato delle garette per i giovani pescatori, ma dopo una stagione mi hanno permesso di pescare con gli adulti, visto che stavo vincendo tutte la competizione Junior!!
Ti ricordi che premio vinsi in questa occasione?
Non riesco a ricordare cosa vinsi nelle competizioni Junior, ma quando ho pescato contro gli adulti, avevo 14 anni. Ho vinto la mia prima competizione per adulti, totalizzando 13.025 punti, ovvero 800 gr ed ho vinto 5 sterline ( € 6,00), nel 1969 erano molti soldi, quasi uno stipendio di una settimana. L’anno dopo ho vinto circa 9 gare ed è lì che ho iniziato ad essere veramente competitivo.
Poi hai fatto il grande salto: partecipare alle gare agonistiche. Ci fu’ qualcuno in particolare che ti spinse nel cominciare a fare le competizioni?
Sì, quando avevo 17 anni ho incontrato Denis White e mi ha portato a pescare e dopo un po ‘ci siamo resi conto che entrambi volevamo la stessa cosa….. vincere!!!
Cosi’ abbiamo formato il club “ Barnsley Blacks”, eravamo ossessionati dalla competizione e dal successo, e devo ringraziarlo perche’ abbiamo raggiunto dei risultati bellissimi, e lui, anche se adesso ha 74 anni è ultra competitivo!
Vincesti subito le prime gare importanti oppure all’inizio della tua carriera ti trovasti in difficolta’?
No, ho vinto subito sono stato uno studente veloce e con Denis, che mi ha allenato, ho potuto vincere delle competizione anche molto importanti. Cosi’ venni chiamato per far parte della squadra inglese, ovviamente per il colpo, avevo 23 anni ed era il 1978, dicevano che avevo molta abilità nel pescare e la giusta ambizione per vincere.
Qual’ è la tua tecnica di pesca preferita, visto che pratichi sia la pesca al colpo che quella a feeder?
Non ho una tecnica favorita, mi piacciono tutte le abilità di pesca, voglio solo vincere e non mi interessa il metodo che uso, utilizzo la tecnica che in quel momento mi permette di competere, ma ho avuto molto successo con il Waggler e con il Feeder. Non mi importa se vinco con 1 kg o 140 kg, si tratta sempre di vincere!!!
Hai avuto la possibilita’ di girare il mondo: il tuo campo gara preferito?
Sono stato fortunato ad aver viaggiato in tutto il mondo e sono stato in alcuni posti incredibili, ma i miei luoghi preferiti sono: al primo posto l’Italia, al secondo il Sud Africa ed al terzo l’Irlanda. I miei campi gara favoriti sono: Umbertide in Italia, Bloemhof in Sud Africa ed Inniscarra in Irlanda.
Com’è il Pickering pescatore?
E’ molto competitivo, ama vincere ma è giusto ed onesto, anche se non vince, ha sempre fatto i complimenti agli altri quando vincono. E’ un uomo che prima di tutto ama la sua famiglia, ama competere nella pesca, ama tutti gli altri sport e gli piace aiutare gli altri ed ottiene un grande brivido quando riesce a farlo.
Mi fai il nome di un pescatore di oggi o del passato, che stimi profondamente?
WOW!!! Ne ho davvero tanti: da giovane il mio eroe era Ivan Marks; il mio mentore Denis White; il mio migliore allenatore Dick Clegg; e poi ritengo che Steve Ringer sia il pescatore piu’ forte del momento, uno dei migliori talenti naturali che abbia mai visto!! Poi stimo anche Kevin Ashust, Roberto Trabucco. Come migliori amici dall’estero ho Angelo De Pascalis e Adrian Van Heeve.
Da qualche anno sei legato al marchio MAVER UK, di cosa ti occupi nello specifico?
Come consulente il mio lavoro è quello di promuovere il marchio Maver nel miglior modo possibile anche aiutando i nuovi pescatori sponsorizzati, che hanno bisogno di consigli. La promozione dei vari marchi è molto importante, stimola il pescatore a migliorarsi. Invece molti anglers lo vedono solo come un fattore di vendita dei prodotti e questo è sbagliato!
Come si svolge la tua settimana tra lavoro, passione ed impegni?
Programmo i miei impegni settimanalmente, ho diversi oneri, che vanno dai filmati, al testare i vari prodotti e logicamente dal pescare.
Cosa fai quando non vai a pescare?
Amo lo sport, in particolare il calcio ed il cricket. Vado a guardare il calcio con mio figlio Thomas, siamo abbonati presso la nostra squadra di football del cuore la Leeds Utd. Faccio spesso il nonno alla mia nipotina Cadie e poi ho molto tempo per andare fuori a pescare.
Ed ora parliamo di gare: nel 1989 diventi Campione del mondo individuale colpo, una soddisfazione immensa, cosa ricordi di quel giorno?
Si, un giorno molto speciale, uno dei migliori giorni della mia vita, l’unica delusione di quel giorno è che il team Inghilterra è arrivato terzo e come pescatore di squadra avrei volentieri consegnato la mia medaglia d’oro individuale per una medaglia d’oro a squadre, ma è stato comunque un giorno incredibile e non dimenticherò mai la Bulgaria, la cerimonia di apertura e la presentazione erano incredibili!!
Te lo avresti mai aspettato?
Sinceramente si, poiché penso che gli atleti di alto livello dovrebbero aspettarsi di vincere, altrimenti qual’ è il punto di estensione della competizione, di massima è difficile vincere, ma come pescatore mi aspetto di vincere ogni volta che prendo parte ad una competizione.
E da qui è iniziata la tua ascesa nel mondo agonistico inglese: hai vinto tantissimo a livello individuale ed a squadre, ma c’è una gara in particolare che ti rimarra’ sempre nel cuore?
I miei ricordi piu’ belli sono stati nel 1985, con la Nazionale Colpo dove abbiamo vinto in Italia, sul fiume Arno per la nostra prima volta e nel 2014, con la Nazionale Feeder, dove abbiamo vinto per la prima volta l’oro a squadre. Ma è stato un momento speciale anche quando mia figlia Emma, ha vinto nel 2008 il mondiale Individuale Donne Colpo in Ungheria. Quando vedi tua figlia vincere un Mondiale, ti toglie il respiro!!!! Questi sono i tre momenti piu’ belli che ho nel mio cuore grazie alla pesca.
Alessandro Scarponi e Tommy Pickering ad Ostellato nel lontano 1984 in un quadrangolare
Ed invece quella che ti ha segnato in modo negativo perche’ è andata male?
Ce ne sono molti, ma in particolar modo due mi hanno segnato: 1990 in Yugoslavia, dove in entrambe le giornate non ho preso pesci e questo è costato all’Inghilterra, la perdita della medaglia d’oro; e nel 2010 al Fishermania in Inghilterra, dove lottavo negli ultimi minuti di gara per salpare un pesce importante, e che poi ovviamente non sono riuscito. Bisogna ricordare sempre i momenti negativi, per poi trovare piu’ forza ancora e ritornare a vincere.
C’è un pescatore con cui avevi legato maggiormente in quel periodo e magari ancora oggi avete un rapporto stupendo?
Si, con il mio migliore amico Denis White, ci siamo conosciuti quando avevo 17 anni nel 1972 e siamo ancora amici. Nonostante lui abbia 74 anni, e non facciamo le stesse competizioni, siamo sempre in contatto.
Chi era l’atleta che a livello nazionale ti dava piu’ “filo da torcere”?
Non avevo paura di nessuno, avevo rispetto per il pescatore che riusciva a battermi, mi è sempre piaciuto pescare al meglio, per fare una sorta di autodifesa ed è stata una bella sfida non aver mai paura di essere battuto, perché può renderti più forte!!
Voi in Inghilterra siete abituati a pescare sia al colpo che a feeder fishing in una stessa gara, ma secondo te in quale tecnica sei piu’ bravo?
Ahahaha, alcune persone penseranno che sono stato fortunato ad essere bravo in entrambe le specialita’, ma la maggior parte del mio successo è stato, come detto in precedenza grazie al Waggler ed al Feeder.
Ed ora vorrei parlare anche di tua figlia Emma, una fortissima pescatrice che ha vinto tanto, seguendo le orme del padre. Quanto sei fiero di lei?
Sono orgoglioso di entrambi i miei figli Thomas ed Emma. Vado a pescare con mia figlia ed alle partite di calcio con mio figlio, una combinazione perfetta per un padre!! Emma è un’incredibile pescatrice, come sua madre, ha preso le capacità naturali di sua madre e da me la determinazione, una combinazione perfetta.Emma è un genitore single, quindi è difficile per lei andare a pescare per tutto il tempo, ma quando Cadie sara’ più grande andrà meglio e dovremmo fare attenzione, ahahahah.
State passando la vostra passione anche ai tuoi nipotini. Hai ancora tanta pazienza con i bimbi?
Non c’è niente di piu’ bello che insegnare ai propri nipoti a pescare. Ho molta pazienza con loro come nel corso degli anni quando allenavo i bambini, è molto importante rimanere calmi per insegnargli, altrimenti non è un bene e dobbiamo mostrargli come godersi lo sport.
Per otto anni sei stato CT della nazionale femminile inglese, dove militava anche tua figlia. Com’è stata questa esperienza per te e soprattuto è stato difficile non fare favoritismi, visto la presenza di Emma, che si è strameritata la maglia della nazionale e la indossata per tanti anni?
Mi è piaciuto molto allenare la squadra femminile, è stato il mio momento preferito. Avevamo una squadra fantastica di cui faceva parte anche Emma. E sì, è stato difficile, ma lei era lì per merito e non l’avrebbero mai scelta soltanto perche’ era mia figlia. Se fai parte di una squadra guidata da “Tommy Pickering”, sei qui perché te lo sei meritato, grazie alla tua bravura.
E con queste ragazze qual’ è stato il mondiale piu’ bello?
Sicuramente, quando abbiamo vinto in Inghilterra l’oro a squadre e con Sandra Scotthorne l’oro individuale. Vincere nel tuo Paese è la cosa piu’ bella!!
Ma ora parliamo del Pickering CT della nazionale inglese di feeder fishing. Per 8 anni, sei stato il Manager di questa fantastica nazionale, ma in alcuni mondiali anche atleta, la piu’ medagliata al mondo, sia a livello individuale che a squadre. Qual’è stato il mondiale piu’ bello e quello invece piu’ deludente?
Il mondiale del 2014, è il miglior ricordo che ho per il feeder, in quanto è stato il nostro primo oro a squadre ed abbiamo vinto l’oro individuale con Steve Ringer. Non posso comunque scordare il 2016 in Serbia, dove arrivammo secondi e dopo i risultati del 2014/2015, quest’ultima fu come un triplete. Anche se, la Serbia la porto dentro con rammarico, perché eravamo in testa nella prima giornata ed io ho sbagliato la tattica nel secondo giorno, e cosi’ siamo arrivati secondi in classifica finale, ero davvero arrabbiato!!
Ma, non potro’ mai scordare anche il mondiale vinto nel 1985 al colpo, rimarra’ per sempre nei miei ricordi.
Tu scegli gli atleti che porti a vestire la maglia della nazionale, quindi è sempre una grande responsabilita’. Un CT deve avere questo potere e scegliere i pescatori che ritiene migliori da portare ai vari mondiali. Quindi tu non sei d’accordo con chi fa le selettive e magari porta i primi 6 atleti della classifica in nazionale?
Io credo che un coach deve scegliere i pescatori che porta ad un mondiale, perche’ deve fidarsi completamente di loro e gli agonisti del loro Ct. I pescatori devono seguire attentamente cio’ che dice il CT, altrimenti hanno piu’ potere di pescare come vogliono loro, individualmente e non potrei mai lasciare che questo accada. Logicamente, poi è il Ct che diventa responsabile dei risultati.
Cosa hai cercato di insegnare a tuoi ragazzi in questo periodo?
Ho cercato di insegnargli a fare nella vita le cose giuste e corrette ed a godersela.
Loro ti hanno sempre rispettato in maniera totale, l’ho vedevo anche io sul campo gara di un mondiale ed all’esterno è una cosa veramente bellissima. Ma ti hanno fatto mai arrabbiare veramente?
Si è vero, mi piace fare le cose a modo mio. Nei giorni di prova, per farli rimanere calmi, li lascio un po’ piu’ tranquilli. Gli dico: “rimanete freddi” , “rimanete concentrati e calmi”, se rimangono cosi’, freddi e calmi, tu li hai sotto controllo!! Non puoi pescare se non tieni sotto controllo le tue emozioni. Ammetto che durante gli allenamenti glielo dico spessissimo!
Come li gestisci?
Penso che un allenatore debba avere una relazione diversa con ciascuno di loro, ognuno è diverso ed ha bisogni diversi. Con qualcuno ci vuole il braccio piu’ forte e con altri no. Non si puo’ trattare tutti allo stesso modo. Credo che questo sia il motivo per cui alcuni team vanno male.
Qual’ era la forza della vostra squadra ?
Ho avuto dei grandi pescatori, tutto cio’ che dovevo fare era immergerli nella pesca internazionale, in piu’ andavamo d’accordo, cosa importantissima.
E’ piu’ difficile essere CT o agonista?
Mi piaceva fare il coach, ma è molto difficile devi pianificare tutto, ma amo profondamente pescare e questo mi mancava molto.
Negli ultimi anni il feeder, ha preso sempre piu’ piede nel mondo, questo sicuramente grazie anche a voi inglesi. Attualmente, secondo te, chi sono le 5 Nazionali piu’ forti?
WOW, direi: Inghilterra, Ungheria, Germania, Olanda, Russia ed Italia.
La Nazionale Italiana di feeder, è ancora “giovane”, avresti da dargli un consiglio?
SCEGLI I TUOI MIGLIORI PESCATORI!!!! Lascia che i CT scelgano la proprio squadra, senza selezioni. Se volete arrivare nelle prime 3 squadre al mondo, dovete lasciare ampia scelta ai coach. Le selezioni non scelgono i pescatori piu’ forti!!!!
Tu, conosci molto bene la nostra mentalita’, visto che sei stato spesso in Italia per lavoro e per varie gare, è molto diversa da quella inglese?
Molto diversa. Premetto che io adoro l’Italia e la sua gente, amo il cibo e pescare da voi, nei vostri campi gara. Ma in Inghilterra in una competizione, noi possiamo pescare come vogliamo: all’inglese, a feeder ed a roubaisienne. Ma io AMO L’ITALIA!!!!
Recentemente siamo stati in Spagna, all’Iberian Master, dove ormai tu partecipi ogni anno. Cosa ti piace di questa competizione? E’ una delle mie competizioni preferite, se non la mia preferita, adoro vedere i pescatori di tutta Europa insieme. Siamo tutti in un albergo molto bello, mi piace pescare su quel fiume anche se la pescata è molto difficile, ma adoro questa competizione.
Quali sono le difficolta’ che hai trovato nel Rio Xuquer?
Prendere dei pesci ahahahah. Prima devi sperare di allamarli, poi devi impedirgli di entrare nei sassi o nella vegetazione, sono sempre in tensione finche’ non ho guadinato un pesce. Ma trovo tutto questo eccitante!
Ora ti aspetta un altro obiettivo, il Campionato Mondiale Master Colpo. Uno stimolo nuovo che ti ha ridato carica?
Oh, siiiiiii. Sono talmente eccitato di rappresentare la mia Nazione con questa Nazionale di pesca. E’ un’altra occasione per me, a 64 anni, mi sento un uomo nuovo!!!ahahahah.
Voi inglesi siete i maestri nella pesca all’inglese ed a feeder, essendo anche i creatori di queste tecniche le avete nel vostro DNA. Come hai vissuto l’avvento della roubaisienne inventata dai cugini francesi?
Si, il feeder fishing in Inghilterra è arrivato nel 1980, quindi sono molti anni che lo pratichiamo. La roubaisienne è arrivata piu’ o meno nello stesso periodo, ma è molto piu’ popolare in Inghilterra, viene soprattutto praticata nel periodo estivo.
Nelle vostre gare nazionali potete pescare indifferentemente con qualsiasi tecnica, cosa che purtroppo non succede ancora qui in Italia. Quindi secondo te, queste tecniche, possono convivere tranquillamente insieme?
Certo, in Inghilterra lo facciamo in ogni gara, anche se ci sono piu’ competizioni rivolte al feeder. Ma penso che in Europa, sia meglio mantenere le due tecniche separate in gara, rende piu’ facile la scelta ai pescatori.
In Italia ci sono pochi giovani che praticano la pesca sportiva, invece in Inghilterra?
Tutti gli sport hanno problemi ad attrarre i giovani. Ogni Nazione, dovrebbe avere degli insegnanti nelle scuole che seguono i ragazzi. Ci sono moltissimi giovani che hanno appunto bisogno di essere allenati e far parte di una squadra.
Questo sport nella tua Nazione è considerato molto importante, addirittura in alcune competizioni c’è la presenza ad esempio di SKY Sport o di altre testate giornalistiche inglesi?
Non proprio, dobbiamo noi occuparci del nostro sport da soli e non fare affidamento sugli altri. E’ davvero un peccato.
Tu come altri tuo colleghi inglesi, siete proprio agonisti professionisti, la pesca è il vostro lavoro. Per raggiungere questo traguardo bisogna vincere tanto e fare enormi sacrifici. Credo che solo in Inghilterra ci sia questa possibilita’, ovvero di fare del proprio hobby un lavoro?
Molti pescatori hanno fatto di questo hobby il loro lavoro, c’ è chi produce attrezzatura da pesca, chi ha un negozio, chi è agente di commercio o magari chi in combinazione è agente e consulente per un’azienda di pesca.
Sei un personaggio stimato in tutto il mondo, che consiglio ti senti di dare ai giovani italiani che leggeranno questa tua intervista?
Semplicemente goditi la vita, goditi la pesca e se sei bravo in quello che fai, il resto andrà a posto, ma GODITI PRIMA LA VITA!!!!
Sei anche un ex detentore del record del mondo di 323 £ 11 once in 5 ore?
Si, la competizione di chiama EMBASSY PAIRS e si svolge in Danimarca. E’ stata una grande impresa battere questo record, era il lontano 1995, ma ne è valsa la pena, con un montepremi di 50,000 sterline, ovvero € 60.000. E’ stata una giornata indimenticabile, ho vinto pescando con la roubaisienne a 6 metri, catturando 170 breme e 6 persici.
Meglio la pesca di quarantanni fa’ o quella odierna?
Uguale, a dire il vero cambiano solo i pescatori ed i luoghi. Ma oggi come all’ora, l’importante è vincere, certo non avevamo la stessa attrezzatura, ma i migliori pescatori vincevano di piu’!
Ma cosa sogni ancora?
Ahahahah, sogno di vincere ancora delle grandi competizioni, e quest’anno magari una medaglia d’oro al Mondiale Master Colpo per team. AMO LA COMPETIZIONE E VINCERE!!!!
Grazie mille Tommy, a nome mio ma sicuramente anche a nome di tutti i pescatori italiani, che vedono in te una “leggenda della pesca mondiale”!
E’ stato un vero piacere. Un saluto a tutti gli amici di Match Fishing Italia!
Palmares:
ORO Campionato del mondo Individuale Colpo 1989
3 ORI al Campionato del Mondo a Squadre Colpo
1 ORO Campionato Europeo per club Colpo
3 volte Campione d’Inghilterra
1 ORO Park Dean Masters Champ 2004
1 ORO Embassy Pairs
Per otto anni è stato CT della nazionale donne inglese vincendo: 3 ORI a squadre e 3 ORI individuali.
Per otto anni è stato CT della nazionale seniores inglese di feeder fishing con cui ha conquistato 2 ORO, 1 ARGENTO e 4 BRONZI.
E’ ex detentore del record del mondo 323 £ 11 once in 5 ore.