MAGICO MINCIO A PESCHIERA: PESCI AFFAMATI E CANNE ROVENTI

Pesci affamati e canne roventi potrebbe essere il titolo del film registrato oggi non a Cinecittà a Roma ma a Peschiera del garda sul fiume Mincio.
Attore principale, pardon pescatore protagonista Sebastiano Brunelli un ragazzo fortunato che vive a pochi chilometri dal meraviglioso campo gara veneto.

Quando gli agonisti dei vari paesi europei, che a settembre nel mondiale per nazioni avrebbero dovuto calare le lenze in queste acque, si morderanno le mani perchè pescare in questo posto è già un lusso godere dell’impatto ambientale ancor prima di iniziare a pescare e prendere qualche pesce.

Se poi la giornata trascorsa con la canna in mano regala anche qualche cattura allora è goduria allo stato puro come quella che ha provato il forte agonista della Pescatori Nord Est Maver.

“arrivo sul fiume e mi piazzo in prima zona, sono deciso a fare una pescata al pesce di taglia, infatti adotto un approccio per vedere poche mangiate ma buone.

Decido di partire con un terminale sostenuto che ho variato durante la pescata tra lo 0,17 e lo 0,20, lungo almeno un metro e venti con cambio di amo a seconda del tipo di innesco che intendevo caricare.


Ho legato ami del 12 fino al 16 e ho sempre innescato bigattini vivi e caster.

Ho fatto una pasturazione classica con pastura al formaggio, tanta canapa e mais perchè volevo attirare pesci di taglia e per feeder ho usato una classica gabbietta specifica per acqua corrente.

Scelgo una linea metà fiume dove trovo un fondale senza erba e poco dopo, alimentando con bigattini incollati e granaglie, mi parte la canna ma mi strappa la lenza.

Succederà ancora, mangiate da paura, con pesci enormi mai visti, una, due, tre, quattro, cinque volte ma purtroppo strappo il terminale ogni volta.

Mi decido a montare un nylon dello 0,20 e insisto, nonostante la prima ora e mezzo sia stata un incubo perchè non ero riuscito a portare a guadino neanche un pesce.

Infatti mi accorgevo che sul fondo, sopra al letto di ghiaia, avevo un letto di cozze e questi mitili ogni volta mi tagliavano il terminale.

Mi sposto di qualche metro e finalmente mi accorgo di avere un fondale pulito e infatti da li a poco mi riparte la canna e dopo una battaglia di 40 minuti riesco a portare a guadino una bella regina di almeno 13 chili.

La pescata non finisce qui, riesco a catturare anche dei grossi cavedani tra i 2 e i 3 chili e qualche scardola”.

Insomma la ripresa della pesca dopo questo lungo periodo di stop causa covid 19 ha reso i pesci affamati e le canne roventi come quelle di Sebastiano Brunelli oggi sabato 9 maggio a Peschiera del Garda.

Sono stati tanti i pescatori oggi a lanciare l’esca in uno specchio d’acqua e abbiamo scelto, come simbolo della rinascita di questa passione la pescata di Sebastiano Brunelli con il quale ci complimentiamo per le belle catture.

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