ITINERARI DI PESCA: A BARBI, CAVEDANI E NON SOLO A ZENSON DI PIAVE

Con l’amico Walter Lorenzon siamo tornati a pescare su uno dei meravigliosi fiumi del veneto e questa volta l’itinerario ci porta sul Piave nel tratto che scorre a fianco del paese Zenson di Piave.

Non è difficile arrivare sul posto di pesca, come vedete dalla cartina sotto, basta uscire a Noventa di Piave e dirigersi verso la destinazione di pesca che dista a soli quattro chilometri dal casello autostradale.

Nel tratto interessato troviamo un ambiente molto naturale con tanta vegetazione che fa da contorno al corso del Piave.

I pescatori locali hanno predisposto un tratto molto accogliente con circa 25 postazioni di pesca che ben si addicono non solo per pescate in solitaria ma anche per sfide sociali tra amici.

Le postazioni di pesca sono comode perchè con l’auto si può raggiungere lo spot, scaricare e riportare l’auto fuori dalla sbarra se non ci dovesse essere posto.

Infatti in questo tratto di fiume siccome si trovano diverse specie di pesci sono diverse le specialità che si possono praticare; dalla bolognese, lo spinning, al feeder.

Il posto è accogliente e rilassante e la pescata non è mai scontata.

Un fiume come questo ospita cavedani anche di taglia notevole, barbi, carassi, tinche, carpe, breme e in alcuni periodi dell’anno risalgono pure cheppie (insidiate in preferenza a spinning) e i cefali che però preferiscono stazionare qualche chilometro più a valle.

Il nostro Walter Lorenzon abita molto vicino a questo spot e lo conosce molto bene e per questo ci offre alcuni consigli:

“questo è il mio fiume, abitandoci a pochi metri di distanza, ci ho pescato milioni di volte e ho imparato che , come tutti i fiumi, il meglio di se questo fiume lo regala solo quando l’acqua inizia a smontare.

Infatti trovandoci a circa 25 km dalla foce del mare il flusso dell’acqua è condizionato dalla marea, e quando questa smonta il pesce da il meglio di se.
Quando invece la marea monta e l’acqua del fiume tende a rimanere poco mossa se non ferma, le mangiare diventato assai difficili ma non impossibili.

In questo caso la soluzione c’è, basta scendere di filo e di amo e le mangiate si riescono a vedere ancora.

Le esche giuste? i soliti bigattini o se troviamo l’acqua leggermente velata a causa di qualche temporale, allora anche il verme può regalare sorprese.

Io personalmente uso di solito una pastura al formaggio dove metto tanti bigattini sfusi in mezzo quando pesca a gabbietta con il feeder, diversamente se decido di insidiare solo i cavedani preferisco utilizzare solo un pasturatore black cap caricato con soli bigattini sfusi o semi incollati.

Vi ricordo che in questo tratto la profondità è notevole, si aggira sui sei metri, e i pesci di taglia mangiano sul fondo per cui è consigliata una canna lunga se si pesca a bolognese non meno di sette metri per lenze che vanno da un grammo e mezzo con acqua lenta quasi ferma o con 5-6 grammi quando defluisce verso il mare.

Qualcuno riesce anche a pescare con la canna fissa lunga 8-9 metri per passare come ai vecchi tempi.

Invece pescando a feeder bastano canne da 12 max 13 piedi e sono consigliati pasturatori che variano in base alla corrente che si trova.

Durante l’anno ci sono due settimane di risalita delle cheppie e in questo caso la pesca a spinning diventa spettacolare.

Insomma se avete intenzione di fare un salto da queste parti, controllate la licenza se è in regola con il versamento della tassa regionale e siate riforniti di una buona scorta di bigattini e ghiaia se pescate  bolognese mentre a feeder con un chilo si pesca tranquillamente diverse ore.

Il pomeriggio i posti di pesca sono in zona ombra e verso sera di solito sono i momenti dove si realizzano le migliori catture.

Io ve ne mostro alcune che sono riuscito a fare ultimamente”

Per pescare a feeder la linea migliore è quella del centro fiume, mentre se si intendono insidiare i carassi o le carpe è consigliata la linea lunga vicino la sponda sull’argine opposto.

Il fondale è pulito e sia le passate così come la pesca sul fondo a feeder non fa riscontrare particolari problemi.

Il fiume Piave a Zenson è un’altra opportunità dove trascorrere una bella giornata di pesca.

Un saluto a tutti da Walter Lorenzon”.

 

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